Congresso Pd, Calenda attacca Zingaretti: “Se vogliono ripartire da D’Alema, non ci siamo” L’ex ministro dello Sviluppo economico critica il messaggio inviato da Nicola Zingaretti al ventennale di ItalianiEuropei, la fondazione di cultura politica dell’ex primo ministro. Il governatore del Lazio al Gr Rai: “Basta dispetti: dialoghiamo con le persone deluse intorno a noi”
“CALENDA ” Se volete il rientro di D’alema NOI NON CI STIAMO.Ha ragione Calenda ,riartiamo su basi nuove libero progressiste.Cosa c’entra d’Alema ! Rischiamo ancora di farci addormentare.Ci vuole gente giovane e sveglia con le idee ben chiare e fare una tabula rasa senza dimenticare la lezione positiva del nostro passato dove tutto non é da buttare.Coraggio Calenda!!!!!!
“A che punto è la notte?”. In attesa del Pd, D’Alema prova a riunire i pezzi della sinistra
A Roma il 20esimo anniversario della fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema è diventato l’occasione per riunire sotto lo stesso tetto diversi pezzi della sinistra italiana e provare a gettare uno sguardo sulle prospettive del futuro. Presenti all’evento, oltre allo stesso D’Alema, anche Marco Minniti, Andrea Orlando e Gianni Cuperlo del Pd, passando per Laura Boldrini e altri esponenti di Liberi e Uguali. “A che punto è la notte?”, si è chiesto l’ex governatore della Puglia Nichi Vendola citando un passaggio della Bibbia. “Le scissioni a sinistra hanno finito per penalizzare tutti, sia chi è rimasto, sia chi se ne è andato”, ha detto Cuperlo.
“Di fronte all’internazionale sovranista, noi andiamo alla spicciolata ognuno per sé? – si domanda Boldrini -. Alle elezioni europee è nostro dovere formare una lista unica”. “Fin qui la discussione del congresso Pd è stata troppo reticente, troppo tatticismo, e a noi interessano i contenuti”, risponde D’Alema. “L’alternativa al governo Lega-M5s? In questo momento un esecutivo di centrodestra appare come la prospettiva più probabile – ha aggiunto -. Anche perché dovrebbe essere uno dei compiti del congresso mettere in campo un’altra prospettiva politica, ma per ora non si vede”.
SI! La sinistra sinistra si è riunita a Convegno nella sede di Italiani Europei, ospiti di D’Alema. C’erano quasi tutti Bersani, Cuperlo, Orlando, Boldrini, Vendola, Bassolino e persino Minniti. Hanno preso atto tutti insieme di non avere un briciolo di idea o di progetto. Vendola lo ha detto chiaramente: dovremmo prima capire perché siamo finiti così. Ma figurarsi se ammetteranno mai di essere stati loro fra le principali cause del suicidio della sinistra. Ora sono allo sbando e si aggrappano tutti a D’Alema, che appare l’unico in grado di imbonirli con il sogno dell’assalto al PD per la riconquista della Ditta. Le quinte colonne ci sono e sono fortemente schierate con Zingaretti.
L’ammiccamento di D’Alema ad un non meglio identificato rapporto con Berlusconi lascia intendere che lui pensa di stare ancora al centro dello scenario politico nazionale ed è in grado di intercettare e distruggere progetti concorrenti di aggregazione riformiste al centro. Alla fine del meeting, tutti hanno invocato la speranza che il PD li accolga spostandosi sulle loro velleità politiche e ridando il potere al loro leader di fatto: D’Alema.
LA PENSO COME CALENDA che ha toccato proprio tutti gli argomenti, uno per uno, che hanno creato il danno dei rancorosi e velenosi personaggi che dall’interno, non da fuori, hanno danneggiato la SX Democratica PD. Sai questi simpatici personaggi rimasti al 1970 che fine hanno fatto dopo aver disastrato il PD da dentro ed aver sempre votato con le destromanie? Sono andati a danneggiare l’altra Sinistra Estrema portando solo un misero 1,5%. A questi D’Alema Bersani Speranza rimasti ad un tempo che fu che non tornerà mai più, nel 2018 manca il terreno sotto i piedi, balbettano con i soliti discorsetti: Ora bisogna approfondire: bisognava sempre approfondire per anni anche 1 singolo progresso. Questi pensano che il Lavoro sia l’art. 18. La gente di SX Democratica PD non dia voti ai pur bravi Candidati che pensano di ricominciare da questi e tanto meno allearsi con quel che resta dei Grillodx .Aggiungo,Zingaretti non è solo nel recupero di Da Lema, Scalfari, la repubblica e l’espresso ci stanno lavorando da molto, gli ultimi attacchi contro Renzi ne sono la conferma. In questo PD targato Zingaretti molti di noi non ci saranno, il PD è finito e lo hanno ucciso proprio quelli che oggi lo vogliono risuscitare. Un partito che è stato capace di formare dei comitati contro il suo stesso segretario e PdC non ha nessuna capacità di rigenerarsi, ammiro la posizione di Calenda ma avrebbe dovuto candidarsi, recriminare ormai serve a poco. Non vedo per quale motivo dovrei militare in un partito governato da coloro che hanno fatto fallire le riforme in cui ho creduto, mi spiace dirlo, ma questo PD non sarà mai più in grado di risollevarsi. In Italia manca un partito liberal democratico e progressista, ritardarne la nascita è un colpevole errore e questa volta mi rivolgo direttamente a Renzi.
