MANICOMIO DI BANDIERA

Neo-statalismo a cinque stelle: l’Alitalia verrà nazionalizzata, paghiamo noi.

I misteri relativi all’Alitalia sono almeno due. Come mai continua a perdere soldi (complessivamente 7-8 miliardi di euro fino a oggi), è il primo. Cattivo management? Be’, ormai sarà cambiato dieci volte. Tutti incapaci?

Il secondo mistero è ancora più indecifrabile: quale fascino esercita sui governanti? Siano essi di destra, di sinistra, nuovi o vecchi, non importa. A un certo punto vengono presi dalla frenesia di salvare l’Alitalia da se stessa: e giù

 miliardate come piovesse. L’unico che era riuscito a liberarsene (rifilandola ai francesi) era stato Romano Prodi. Ma poi è arrivato Berlusconi e la compagnia è stata di nuovo salvata, a spese nostre.

Adesso tocca al governo del cambiamento, cioè ai 5 stelle soprattutto. Affinché non ci siano più dubbi, sia pure utilizzando vari soggetti, l’Alitalia verrà di fatto nazionalizzata, come nei tempi antichi.

C’è quindi anche la novità di un neostatalismo a 5 stelle, ormai conclamato e non più nascosto. Ma questa, forse, è la novità meno clamorosa. I seguaci di Di Maio vivono dentro una sorta di sogno paranoico: al di fuori di loro stessi (pensano) ci sono solo lobby, truffatori, imbroglioni, profittatori, i Rotschild e Soros.

Un nuovo mondo, quindi, può essere costruito solo nazionalizzando tutto, controllando come la gente spenderà i pochi soldi del reddito di cittadinanza e obbligandola a stare a casa alla domenica con la famiglia a giocare a tombola.

Per fortuna, ci sono le leggi e i mercati, e quindi per nazionalizzare bisogna tirare fuori dei soldi, che non abbiamo, e così gran parte dell’industria italiana si salva.

La contraddizione sta nel fatto che poi questo stesso neostatalismo promette privatizzazioni per cifre inverosimili. In realtà, il sogno segreto (ormai non più tanto) è quello di portare quanta più roba si può nelle mani dello Stato, dove infine sarà data in gestione a ex dj della Riviera romagnola, segretarie d’azienda leccesi, ragionieri della Val Camonica.

Francamente, cominciano a venire un po’ di brividi. Più che un nuovo mondo, questo sembra un nuovo manicomio.