La trattativa segreta per finanziare con soldi russi la Lega di Matteo Salvini

Tre milioni di tonnellate di gasolio da vendere a un’azienda italiana: così il piano della Russia per sostenere i sovranisti alle prossime Europee si maschera da scambio commerciale. Il negoziato, condotto da un fedelissimo del vicepremier italiano

Mi sembra un ottimo lavoro… ma perché non profondere altrettanta passione e impegno nello scoprire gli altarini dei 5 stelle? Finora siete stati troppo teneri con il partito-azienda più opaco che sia mai esistito. E’ grazie ai galoppini stellati che oggi Salvini spopola (non s’era mai visto un partito che si suicida per fare spazio all’alleato di minoranza)… A nessun giornalista viene la curiosità di smontare il baraccone grillino?

COMUNQUE:Povero Putin, si atteggia a grande statista e invece gli rimane solo da sganciare soldoni (che gli servirebbero tanto a casa sua) a un piccolo mestatore di provincia che ovviamente si fa gli affari suoi (Venezuela docet). Dura fare la superpotenza senza una lira e senza un’idea da proporre al mondo, a parte i soliti slogan.

E dire che appena qualche decina di anni fa, chi in Italia osava schierarsi con la Russia, veniva subito “attenzionato” dai Carabinieri, in quanto considerato un pericoloso comunista. Per avere un’idea del clima dell’epoca, un mio conoscente, Maresciallo dei Carabinieri, mi disse che fu accolto nell’Arma con frasi del tipo: “qui non si fa politica, ma se votate DC o MSI la cosa non ci dispiace” e “schedare i comunisti è un dovere morale”!
Oggi in Russia abbiamo al potere Putin, ex KGB, ex PCUS, mentre in Italia abbiamo Salvini, ex Leoncavallino, ex comunista, che quando vede il suo idolo russo, viene colto da crisi mistiche. La novità però è che stavolta le Forze dell’Ordine sono schierate con Salvini!
Dobbiamo giungere alla conclusione che pure i Carabinieri ora stanno coi comunisti?
Sarei tentato di passare al turpiloquio, quindi è meglio se mi fermo qui.

“Perché mai qualcuno dovrebbe finanziare la Lega per delle elezioni che tutto il mondo sa che vincerà” dice asmo. Beata “innocenza” … Perché pensate che Trump abbia avuto bisogno del sostegno della fascio-sfera e del trollaggio russo, che hanno profuso fake news su fake news per favorirne l’ascesa al potere, nonostante fosse a capo di una fortuna economica considerevole?

Perché, foraggiare i troll costa caro, per chi vince trollando, smettere vuol dire cadere …

Scusate, ma in quale mondo civile si vede un mini$tro dell’interno occuparsi del prezzo del latte, delle infrastrutture di trasporti, dei porti, delle pensioni.

Non si tratta forse in questo caso di un golpe bianco, di una avocazione illegittima di poteri che la Costituzione non gli attribuisce? $alvini, deve essere omni-presente perché è il suo solo programma …

Il fascismo non se n’è mai andato.Come non se n’è mai andato il comunismo.Come la democrazia o il liberalismo,il paternalismo o il populismo.Altrimenti perchè studieremmo i classici.Sono le molteplici sfaccettature dell’animo umano che si accendono,si attenuano o si spengono per lunghi periodi,ma sempre presenti.Eternamente presenti.Appaiono e scompaiono,in connessione con eventi e sconvolgimenti:economici, naturali, tecnologici,morali.Cosa ha scatenato ora la buriana?L’arrivo sulla scena mondiale della Cina.L’emigrazione di massa dall’Africa.Il sovvertimento delle basi economiche da parte delle nuove tecnologie.L’Italia è stata colta con le mutande in mano:enorme debito, classe politica corrotta,un meridione ormai in mano ad una classe dirigente che lo tiene ostaggio,posizione geopolitica fragile. Ed ecco che ricompare all’orizzonte l’eterno crepuscolo. Che ammicca.

Nella Storia esistono, nel grande e nel piccolo, delle date spartiacque.un pó come a.C. e d.C. Quelle più recenti sono ad esempio il 9 novembre 1989 o l’11 settembre 2001. Finora peró dell’importanza di queste date ce ne siamo resi conto dopo gli eventi, al più durante. Nella nostra piccola storia italiana invece c’è una data prossima che sappiamo sin d’ora che sarà spartiacque per le piccole vicende italiane: quella in cui il Senato deciderà il salvacondotto per Salvini, che da quel giorno lo chiameranno, come un’autorevole (tanto per dire) penna ha già pre-annunciato: il Salvato. Da quel giorno, infatti, il Nord, nonostante i camuffamenti di Salvini, si sentirà ogni giorno più tradito e sarà sempre più inorridito all’idea di diventare una grande Campania. La famosa Italia dei fichi d’India di agnelliana memoria si profilerà in modo concreto e (forse) irreversibile.

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