Calenda ha ragione, il progetto SiamoEuropei non c’entra nulla con Zingaretti e spero che ne tragga le conclusioni rivolgendosi a Renzi e Macron. Il suo manifesto e’ stato firmato con “entusiasmo” da molti PERSONAGGI POLITICI.Il suo manifesto “Siamo europei” ha raggiunto quasi 200mila adesioni di comitati nati dal territorio urbano ITALIANO.

Carlo Calenda

Il no di Carlo Calenda lista aperta Pd per le Europee: “L’idea di Zingaretti non c’entra con noi. Pisapia? Mi auguro si candidi” L’ex ministro dello Sviluppo economico, ideatore del manifesto Siamo europei, al Corriere: “Io non sono disponibile ad alcuna operazione cosmetica”

Il suo manifesto “Siamo europei” ha raggiunto quasi 200mila adesioni di comitati nati dal territorio urbano ITALIANO. C’è una questione, però, che sta mettendo Carlo Calenda sull’attenti: il comportamento del Pd. In un’intervista al Corriere della Sera l’ex ministro dello Sviluppo economico parla dell’apertura di Nicola Zingaretti all’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che è stato tra i primi firmatari del manifesto. A preoccupare Calenda non è un’eventuale candidatura di Pisapia alle Europee di maggio, quanto la possibilità che il Pd si tiri indietro dal progetto di una lista unica Si legge sul quotidiano:

Giuliano mi è uno dei primi firmatari del manifesto “Siamo europei”. Non so se deciderà di candidarsi, personalmente me lo auguro davvero, ma sono certo che una lista Pd aperta, evocata da Zingaretti non c’entra nulla con il progetto “Siamo europei”.

La questione, come si anticipava, è l’atteggiamento del Partito democratico:

Vedo un inspiegabile avanti e indietro. Prima il Pd aderisce al manifesto e all’idea di lista unica, poi si parla di lista Pd aperta. Io non sono disponibile ad alcuna operazione cosmetica, tanto più se entrano in gioco Emiliano, Bersani, D’Alema e Grasso.

A chi gli chiede il perché della chiusura alle quattro personalità menzionate risponde che, Emiliano a parte, si tratta di soggetti che avevano auspicato una “convergenza” con i 5 Stelle. E, nella visione di Calenda, nel nuovo progetto non c’è spazio con chi ha messo in campo tale ipotesi.

L’idea di uno Zingaretti “federatore” non lo convince perché, sostiene, il mondo che il nuovo soggetto dovrà mobilitare “non può essere rappresentato solo dal Pd.

Quanto al futuro del Partito democratico, e all’ipotesi che il suo ex segretario fondi un altro soggetto politico, dice:

Non so se Renzi ha in testa un nuovo partito. Certamente un Pd tutto sbilanciato a sinistra perderebbe una percentuale significativa di votanti.

Sulla situazione del Paese risponde senza giri di parole: “L’Italia è sull’orlo del baratro”.

Calenda ha ragione da vendere, un fronte europeista serio deve ancora manifestarsi, siamo in fase embrionale, non vorrei che qualche “secondo posto” regionale galvanizzasse il PD a credere di poter andare avanti senza grossi cambiamenti, o che si possa firmare un manifesto a giorni alterni…
Per quelli che pensano di superare il 4% e avere più visibilità da soli tanti auguri, ma stanno ancora pensando al loro orticello e non al vero compito di un politico PER IL BENE DEL ITALIA.

 

Calenda ha ragione, il progetto SiamoEuropei non c’entra nulla con Zingaretti e spero che ne tragga le conclusioni rivolgendosi a Renzi e Macron. Il suo manifesto e’ stato firmato con “entusiasmo” da molti PERSONAGGI POLITICI.Il suo manifesto “Siamo europei” ha raggiunto quasi 200mila adesioni di comitati nati dal territorio urbano ITALIANO.ultima modifica: 2019-02-25T10:20:14+01:00da bezzifer
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