L’Europa unita è nata in Italia, non disperdiamo questa ricchezza.

Ha ragione Emmanuel Macron ad affermare che nel tempo delle tenebre l’Europa è nata in Italia con il Manifesto di Ventotene. Ma sarebbe sbagliato fermarsi ai sacri testi e farsi dare la linea dall’Eliseo, perché oggi nell’Unione siamo di fronte ad una inesorabile secessione. Le piazze ribollono, con motivazioni differenti, ma colme della stessa rabbia. In Francia, Spagna, Albania, Montenegro, Serbia, ma anche a Londra, dove si protesta contro la Brexit, e poi a Varsavia, Budapest, Bucarest, decine di migliaia di cittadini manifestano preoccupati per la restrizione dei diritti umani, proprio quelli che sono stati affrontati in primo luogo dal Trattato di Roma e poi incardinati nella Carta di Nizza. Gli italiani che credono ancora nel progetto comunitario possono quindi far sentire la loro voce di padri fondatori per ridare fiato a questi principi. Il Movimento Europeo ha indirizzato a tutti i prossimi candidati un Decalogo di cose concrete da realizzare lungo tre direttrici: Costituzione e Sicurezza, Politiche economiche e Riforme, Formazione.

Non si può però attuare nulla di questo programma senza radicare nelle fondamenta della nostra società e tra i giovani il principio di cittadinanza federale, che rappresenta il terzo livello, quello della formazione. Questo obiettivo può essere raggiunto rendendo obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado lo studio dell’educazione civica europea, dei trattati e della futura costituzione europea, mentre vanno introdotti elementi essenziali di studio del diritto europeo in tutte le facoltà universitarie. Solo così avrà ancora un senso parlare di Unione di diversità. Solo così l’Unione farà la forza.

Perché continuate a insistere che esiste in Europa chi è contrario al concetto di Europa. Il problema è che ormai giustamente si è contrari a questa Europa.E serve cambiare questa europa. E di questa attuale EUROPA sono colpevoli alla stessa stregua poiché entrambe non hanno avuto l’esatta visione di ciò che sarebbe dovuta essere davvero l’Europa facendola fallire ancora quando era in gestazione. Trovo vergognoso che si continui a propalare falsi concetti di propaganda che non fanno altro che distruggere ancor più il progetto europeo.

Sono d’accordo sulle tre direttrici di sviluppo menzionate nell’articolo, Costituzione e Sicurezza, Politiche economiche e Riforme, Formazione. L’approccio per un Europa di Stati federati sarà lungo e prenderà forse diversi decenni. E’ chiaro comunque che se non si faranno scelte eque e solidali per i diversi Stati, armonizzando il sistema fiscale, stabilendo un approccio che mutui i debiti pubblici non ne verremo fuori. Spero però che i popoli non si scoraggino perchè l’alternativa sarà quello di un Europa degli Stati sovrani che tanto sangue e disperazione ha comportato nel secolo passato

L’Europa unita è nata in Italia, non disperdiamo questa ricchezza.ultima modifica: 2019-03-11T12:32:05+01:00da bezzifer
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