Salvini attacca il piccolo eroe Ramy: vuole la cittadinanza per i suoi compagni? Si faccia eleggere

Il fatto che a salvare la scolaresca siano stati ragazzi figli di stranieri è andato di traverso al ministro della paura che non ha potuto sfruttare il fatto che il sequestratore fosse di origini senegalesi.

Quando si dice ‘a denti stretti’. la classe di San Donato sequestrata dall’autista dello scuolabus era lo specchio della società: italiani, ragazzi nati in Italia da genitori stranieri ma non ancora italiani, ragazzi nati all’esterno e venuti in Italia dopo.
Il classico esempio del fatto che aver negato lo Ius Soli è stata ed è solo una cattiveria fascio razzista alimentata dalla paura dello straniero,
Così Salvini è stato molto sobrio nell’elogiare i ragazzi di San Donato Milanese.
“Ramy vorrebbe dare la cittadinanza ai suoi compagni? Questa è una scelta che potrà fare quando verrà eletto parlamentare, intanto la legge va bene così”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, riferendosi al 13enne di orinigi egiziane che durante l’attentato al bus del 20 marzo ha telefonato ai carabinieri. “Sulla concessione della cittadinanza a Ramy – ha aggiunto il vicepremier – stiamo facendo tutte le verifiche”.

Il ministro Bussetti.Se a Ramy dovesse essere concessa la cittadinanza italiana sarei più che mai favorevole”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sottolineando che “al Viminale stanno lavorando per arrivare a premiarlo per il coraggio che ha avuto”.

MIO PUNTO DI VISTA. IERI essere italiani significava essere solidali.OGGI significa essere feroci con chi è diverso. UN PASSO GIGANTESCO XENOFOBO E DI SICUREZZA TANTO ULULATA DALLO SCIACALLO SALVINI.

Sulla cittadinanza a Ramy: “la cittadinanza non è un premio, ma un diritto. Ramy doveva averla già”

“Si sta parlando tanto della cittadinanza per questo ragazzo, Ramy. Salvini e Di Maio hanno detto che vogliono concedergliela, come se fosse un premio, una concessione del sovrano”.

“Ma stiamo scherzando? La cittadinanza non è un premio, è un diritto. Questo ragazzo parla italiano, vive in Italia, va a scuola in Italia, chiama i carabinieri italiani e ha salvato i suoi compagni italiani. La cittadinanza non è una concessione, è una cosa che avrebbe già dovuto avere”.

“Questo governo sta cavalcando un’onda popolare che si basa sul concetto che la ferocia, l’odio, sia una legittima espressione della libertà di espressione. C’è una postura di protervia nei confronti dei migranti che però non sta aiutando ad aumentare la sicurezza degli italiani. L’unico effetto che sta ottenendo è quello di peggiorare il clima in cui crescono i nostri figli. Essere italiani, a proposito di cittadinanza, un tempo significava essere solidali, come lo erano i nostri padri e le nostre madri”,