Lavoro e salario minimo, duello fra Di Maio e Zingaretti. Che chiude ai Cinquestelle.

Il segretario dem critica il governo gialloverde e respinge ogni tentativo di apertura da parte del M5s. Renziani sul piede di guerra contro il leader del Movimento.

Ancora con la solita spocchia completamente fuori luogo e fuori tempo. Il Movimento non ha ancora capito che non è il PD che deve “redimersi”. Sono loro che con la Lega ci stanno portando a fondo economicamente e socialmente. Se non si redimono (loro) e cambiano direzione, continueranno ad affondare. E con loro il Paese. Altro che “avanti così”… Nel frattempo scommetto che Travaglio sta preparando un pezzo sulla “colpevole” chiusura del PD nei confronti del MoViMento. Lui per primo dovrebbe redimersi e chiedere scusa a tutti gli italiani.

“Redimersi”, questa è la strategia con la quale il capo del M5S in grave difficoltà con il suo alleato vorrebbe impensierire Salvini : aprire ad un PD che accetti l’umiliazione. Magari ci crede il bimbo alla sua immensa superiorità morale, ma se anche fosse non si cercano possibili aperture chiedendo l’umiliazione in cambio. Si tenga a queste condizioni l’alleato fascista, che prima o poi i nodi arrivano al pettine per tutti

Tò un articolo, piccolo e striminzito in verità ma comunque un articolo, su Zingaretti… Almeno abbiamo saputo che è a Napoli ad aprire la campagna elettorale per le europee. Forza Repubblica fate ancora un piccolo sforzicino per arrivare almeno a due titoli di sotto-sottofondo per la galassia PD. Siamo ben lontani dal risalto mediatico e dalle gigantografie del faccione di Salvini sbattuto tutte le mattine in qualche articolo sul giornale. Coraggio.Giornalai perché non ricordate pure che  l’Italia quando govermava il PD non era in recessione. Stavamo così bene con il governo Renzi-Gentiloni! Ma gli italiani che hanno votato il governo gialloverde saranno tutti ricchi sfondati per non rendersi conto che il Paese oggi è nella “meda”.Lo spread  con i governi del Pd era era a 126  , ora con i 5 stelle è salito a 250 e di miao chiede al pd di redimersi , ha la faccia come il culo ?

E che come sempre quel venditore di bufale di Di Maio, non sa quello che dice. Preferisco cento volte di più la Maria Elena Boschi che aveva costruito una riforma istituzionale di primo livello, ma che gli italiani ascoltando le bufale di Di Maio, di Salvini e di quel pervetito calunniatore di Travaglio, hanno malauguratamente bocciato. ORA.Di Maio deve sapere che tutti gli elettori del PD, intelligenti e non sprovveduti, dal 4 marzo 2018, fino ad oggi sono rimasti fedeli al PD proprio perché il PD non è sceso a loschi compromessi con il M5s che ha contribuito con calunnie e diffamazioni ad affossare un partito che quanto a onestà e bravura è ammirato da tutti i capi di Stato del mondo. La verità è che la Lega sta portando a termine  la moda del m5s. Di Maio si può ritirare sui boschi del suo paesello a raccogliere ramaglie e i pezzi di legno. Prima o poi lo seguirà anche il buzzurro “Salvirazzi”, rappresentante delle mastodontiche balle.

Ma se il PD e lo ripeto fino alla noia, se il PD si azzarda a fare anche solo un minimo di accordo son il M5s, per quello che può contare il mio voto se lo scorda e credo che debba scordarsi anche quello di tanti altri  suoi elettori, che insieme al sottoscritto e nonostante tutto hanno continuato a votarlo. Mi auguro che non si tiri in ballo ancora Renzi come motivo per questa posizione. E’ solo una questione antropologica. Con certe gente non c’è nulla da condividere, nemmeno l’aria che si respira. Accordi col M5S mai e poi mai ! Sento vicino il giorno che di questa setta di invasati e  incapaci non si parlerà più . La loro perniciosa presenza ammorba il panorama politico italiano il loro azzimato capo sta per terminare la sua avventura al Governo della Repubblica . Spero gli abbiano tenuto il posto di bibitaro al San Paolo . Non sono totalmente a favore di Renzi , ma su una cosa che egli dice sono pienamente d’accordo : nessun accordo o nessuna alleanza con quelli lì , si fottano e spariscano il più presto possibile dalla faccia della terra .

La strada giusta per arginare la deriva populista e sovranista grilloleghista l’hanno indicata gli spagnoli e il PSE di Sanchez. Il PSE è un partito post ideologico che ha mandato in pensione la vecchia guardia del socialismo storico del secolo scorso (in Italia la “ditta”), è semplicemente un partito della sinistra , progressista, riformista e democratica. Mutatis mutandis, quello che aveva in mente Renzi brutalmente fermato da una violenta campagna mediatica di odio personale da parte di chi a sinistra vedeva in pericolo le proprie posizioni di potere o a destra un grosso ostacolo alla propria egemonia. Gli spagnoli ci hanno indicato la strada per battere lega e m5s, speriamo che gli italiani capiscano la lezione.