Dalle prime stime (prudenziali) risulterebbe che in Italia sono al lavoro almeno una ventina di redazioni “invisibili”, che si occupano di far girare fake news per conto di Salvini e dei 5 stelle. Grosso modo un centinaio di persone, ma è probabile che siano molte di più.
Poiché anche questi signori mangiano, almeno un paio di volte al giorno e tengono famiglia, ovviamente sono pagate. Una stima (sempre prudenziale) ci porta a dire che questa gente costa 500 mila euro all’anno solo in stipendi. Poi ci sono le attrezzature, i locali, e tutto il resto.
Si tratta di una macchina imponente. Chi paga? Mistero. L’unica cosa abbastanza certa e che questi battaglioni invisibili di falsificatori seriali alla fine fanno capo (sia pure indirettamente e in modi nascosti) alla Lega e ai 5 stelle. Ignote rimangono invece le fonti di reddito con le quali vengono pagati questi giovanotti.
Poiché è quasi impossibili che queste spese siano elencate in ordine nei bilanci ufficiali, è molto probabile che giri una quantità impressionante di denaro nero. Di provenienza? Boh. Gestito da chi? Boh.
Servirebbe una bella commissione parlamentare. Oppure un bravo magistrato deciso a fare un po’ di pulizia fra gli avvelenatori di pozzi.