Cacciari cerca di spronare gli anti-leghisti: “M5s e Pd ci dicano subito cosa faranno per fermare Salvini” Il filosofo in un articolo sul Fatto Quotidiano: “La resa dei conti si fa ormai prossima e non vedo quale utilità abbiano i 5 stelle a rinviarla”

“M5s e Pd ci dicano subito cosa faranno per fermare Salvini”. A chiederlo è il filosofo Massimo Cacciari in un’intervento sul Fatto Quotidiano.

La resa dei conti si fa ormai prossima e non vedo quale utilità abbiano i 5 stelle a rinviarla. Anche la finzione del “contratto di governo”, come era troppo facile prevedere, ha cessato di funzionare. 

 Cacciari prosegue: Dal comodo limbo della aurea solitudine i 5 stelle sono usciti -e usciti nel modo peggiore (non certo solo per colpa loro). Da quel limbo sono stati cacciati per sempre. E ora?Protrarre l’agonica esperienza di governo con una forza che è chiaramente, al fondo, alternativa alla loro esperienza, potrà soltanto condurli a rovina.

Poi parla del Pd:Il Pd sembra sognarlo – e i sogni sono sempre pessimi consiglieri quando si tratta di dover essere vigili. Il crollo dei 5 stelle, oggi come oggi, non rafforzerebbe affatto un Pd che è ancor lungi dall’aver formato gruppo dirigente, strategia, ecc, bensì proprio la destra salviniana.

Il filosofo continua: Da che parte vogliono stare i 5 stelle? In che prospettiva vogliono cominciare a lavorare? Sono alternativi a chi? E in che direzione intendono cercare diverse intese? (…) Già alle elezioni di domenica da che parte stanno? (…) Non è forse vero che in ogni Paese il loro voto sarebbe contro gli amici di Salvini?(…) Ragionate 5 stelle – e ragionate Zingaretti&co.

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Cacciari è oramai affondato nel politichese provinciale che caratterizza la vita politica italiana. Il problema dell’Italia e dell’europa è come affrontare i problemi connessi alla globalizzazione, allo spostamento ad Oriente del baricentro economico e politico del mondo, alla quarta rivoluzione industriale, alle spinte migratorie, all’invecchiamento della popolazione ecc. Non saranno dei giochini parlamentari a sconfiggere la destra nostalgica ma la capacità del centrosinistra a dare risposte credibili ai problemi reali. La nostalgia del passato è propria di chi non sa vedere un futuro migliore. Purtroppo in questi giorni Cacciari non riesce a vedere altro che un accordo PD M5S.

Cacciari con il PD non ha nulla a che fare non lo ha mai amato,ama il vecchio PC. per questo i suoi consigli se li può tenere. Il PD (per fortuna) per il M5S e il male assoluto come pensa che si possano alleare. Forse come dice Renzi e Calenda trovare intese man mano su temi che possano unirli ma mai una alleanza. Del resto quelli del M5S sono limpidi e puri, sono il messia venuto a salvare l’Italia dai cattivi, salvo poi allearsi con i verdastri che puzzano di fascismo e vecchia politica e corruzione lontano un miglio.Un governo m5s -pd sarebbe perfetto per spianare la strada alla destra per i prossimi decenni, fatelo subito….dai COGLIONI.

MA NOTO:Un termometro, seppur rudimentale, degli imbarazzi dei 5S, è il silenzio dei suoi fan nei commenti alle notizie.
In quest’ultimo periodo si vedono i fan di Salvini scatenati, mentre i fan del M5S tacciono tutti.
Questo, a mio avviso è un segno che c’è la percezione che l’esperienza al governo con la Lega è al suo epilogo; e – visto che i commentatori a 5S non brillano per autonomia di pensiero – quando le strategie del movimento sono incerte, cala il silenzio.
Qualcosa di analogo, a dire il vero , succede nel campo del PD, dove chiunque rifletta sul futuro, sa che prima o poi si porrà il problema di un’alleanza con i 5S; il problema è solo quello dei tempi, dei modo, e dei personaggi con cui si arriva a questo confronto; e su questo punto non c’è chiarezza di intenti, e Zingaretti non sembra stia pilotando la nave con mano ferma.
Per la Lega, invece, il problema è più semplice; se queste elezioni le daranno o meno la forza di pensare ad un governo di destra che possa fare a meno dell’alleanza col M5S.
Il voto di domenica, che in teoria riguarda l’Europa e non gli equilibri italiani, riguarda in realtà questa domanda.