L’europarlamentare eletto nelle liste del Pd parla dell’annunciata lettera della Ue sui conti pubblici.

Ora che Salvini ha vinto le elezioni europee la campagna elettorale continua. E continua con le sue fanfaronate economiche che rischiano di portare l’Italia sulla Grecia
Sui conti pubblici, con l’annunciata lettera della Ue, “siamo a rischio vero”. Le “dichiarazioni di Salvini rischiano di riportarci al 2011”.
“La lettera della Commissione europea ci dirà di fare delle cose tragiche” ironizza Calenda, “come che dobbiamo investire sulla scuola, sul lavoro, sul welfare…
Salvini sta prendendo in giro gli italiani, dicendo loro che si può fare tutto. Ma non è così: il governo è fondato sulla razionalità, se non c’è la razionalità prima o poi andiamo contro un muro. La flat tax è una tassa che avvantaggia i ricchi ed è talmente ovvio che risulta inutile pure spiegarlo. Cosa vogliamo, una società come quella americana? Vogliamo abolire il servizio sanitario nazionale? Curare solo coloro che se lo possono permettere e gli altri li lasciamo morire per strada? Vogliamo questo? Io non credo proprio”. 
Lo ha detto Carlo Calenda (Pd) intervenendo a diMartedì su La7.