Né con Lotti né contro Lotti

Non c’è reato, per ora. Ma al di là dei termini legali, esiste in politica una questione etica. Come diceva Enrico Berlinguer

Io non penso che su 26 componenti il plenum, 2-3 persone possano decidere qualcosa. Al massimo possono tentare di danneggiare qualcuno, che potrebbe avvantaggiare altri.
Ma allora lo stesso si potrebbe dire di questa inchiesta: perchè su 26 componenti solo 4 intercettati? Le medaglie, anche quelle di carta velina, hanno sempre due facce

Mi pongo una serie di domande:
-come è nata questa indagine?
-il trojan era su tutti gli smartphone dei magistrati CSM o solo su alcuni?
-se era solo alcuni e non su altri, con che criterio sono stati selezionati?
-siamo sicuri che i cattivi siano solo quelli e siano così cattivi, e i buoni siano tutti gli altri e siano così buoni?
-la Procura di Perugia è caduta, volente o nolente, nel gioco delle fazioni?
– siamo sicuri che questa non sia che la punta di un iceberg ben più grosso, e che quindi il guaio non sia ben più grosso?
-se ci sono correnti che trafficano per avere un certo magistrato, come si può pensare che non ci siano altri che tramano per non averlo?
Conclusione: mi sembra un’indagine non a 360 gradi, ma a 36 gradi.

PS: Perchè Luca Lotti viene coinvolto diciamo pure chiamato da un gruppo di Magistrati per tramare contro Ermini e risolvere i LORO GIOCHI DI POTERE ? Perché i due sono amici in politica e questo fa comodo a quel gruppo di Magistrati ! Lotti si presta pensando di avere ancora del potere da spendere ma alla fine finisce nel tritacarne ed anche , secondo me , in cattiva luce come imputato davanti al suo Giudice naturale !! ORA! Il Presidente Mattarella è in gravissima difficoltà, e i problemi vengono tutti da politici e componenti dell’ANM militanti del PD! Drammaticamente Mattarella ha scoperto che le grida provenienti dalla magistratura di difesa dell’autonomia nasconde un difetto di fondo marcio: L’ANM non è in grado di autoriformarsi e quindi, la politica deve metterci mano perchè la giustizia è il problema per il Popolo italiano. Perfino più grave di quello dell’immigrazione.E su nessuno dei due punti il PD ha una posizione.

IO Né con Lotti né contro Lotti.MA COSA DICE LOTTI BASTA FANGO E IPOCRISIE. ECCO LA VERITÀ.Ho commesso reati? Assolutamente no. Ho fatto pressioni o minacce? Assolutamente no”

I rapporti tra politica e giustizia sono sotto la lente d’ingrandimento. La vicenda Palamara e le indagini che ne sono susseguite hanno provocato un ciclone all’interno degli alti livelli della magistratura. Tra i politici coinvolti c’è Luca Lotti. In questi giorni molte sono state le indiscrezioni e le ricostruzioni sui giornali. L’ex ministro è stato in silenzio fino ad ora, ma oggi ha deciso di rispondere alle accuse nei suoi confronti con un lungo post su Facebook.

LOTTI: In questi giorni ho dovuto sopportare una vera e propria montagna di fango contro di me. Ci sono abituato, un politico deve esserlo per forza. Ma davvero stavolta credo siano stati superati dei livelli minimi di accettabilità. 
Ho aspettato a parlare, anche perché ogni giorno sono state pubblicate strane e fantasiose letture dei fatti e pezzi di frasi captate durante alcuni incontri. Incontri a fine giornata, non pericolosi summit in piena notte come qualcuno tenta di raccontare. 
In queste ore ho letto di tutto: di rapporti tra magistratura e politica, di incontri segreti, di cupole, di verminai. Niente che abbia a che fare con la verità! Credo quindi che a questo punto sia opportuno un mio intervento. 
In questi anni ho incontrato decine di magistrati, per i motivi più svariati: se è reato incontrare un giudice non ho problemi a fare l’elenco di quelli che ho incontrato io, in qualsiasi sede. Mai sono venuto meno ai doveri imposti dalla Costituzione e dalle leggi. Procederò in tutte le sedi contro chi in queste ore ha scritto il falso su di me e lo farò a testa alta come un cittadino che crede nella giustizia e in chi la amministra.
E allora di cosa stiamo parlando da due settimane? 
Ecco i fatti.
In un incontro che si è svolto in un dopo cena ho espresso liberamente le mie opinioni: parole in libertà, non minacce o costrizioni. È stato scritto che lì sarebbero state decise le nomine dei capi di alcune Procure, scelta che in realtà spetta al Csm: ricordo infatti che queste nomine vengono approvate da un plenum di 26 persone, sono proposte dalla V Commissione e necessitano il concerto del Ministro della Giustizia. 
Quindi ho commesso reati? Assolutamente no. 
Ho fatto pressioni o minacce? Assolutamente no. La conferma, peraltro, è arrivata anche ieri dalle parole di Morlini, che ho incontrato una sola volta in tutta la mia vita. 
Ho fatto pressioni in merito al futuro della Procura di Roma per avere dei vantaggi personali, come qualcuno sostiene? Assolutamente no. Qualcuno ha addirittura scritto che una mia opinione personale avrebbe potuto condizionare il processo Consip! Niente di più falso, niente di più assurdo. Come sarebbe stato possibile? La realtà è che la Procura di Roma nel dicembre 2018 ha chiesto per me il rinvio a giudizio per favoreggiamento, ma anche l’archiviazione per il reato di rivelazioni di segreti d’ufficio. I miei dubbi su questa inchiesta li chiarirò durante l’udienza preliminare. Ma deve essere chiara una cosa: qualunque siano i futuri vertici della Procura di Roma la mia udienza davanti al Gup è già in corso e verrà definita come è giusto che sia, senza alcuna interferenza. Detto in altre parole: anche se il futuro il Procuratore di Roma dovesse essere mio fratello, la richiesta di rinvio a giudizio è già stata fatta e sto affrontando il procedimento penale. Non c’è alcun collegamento tra la nomina del Procuratore di Roma (che certamente non può dipendere da me) e il mio procedimento. Questa è la pura e semplice verità. 
Ripeto: questi i fatti. Il resto sono solo parole. Anzi, il resto è solo un contorno fatto di strumentalizzazioni, illazioni e ipocrisie. Sono l’unico politico della storia della Repubblica italiana ad avere incontrato magistrati e ad avere liberamente espresso opinioni personali? E soprattutto, da dove deriverebbe il mio strapotere tanto forte da arrivare a condizionare le scelte del Consiglio Superiore della Magistratura?
Infine trovo squallido che mi si accosti, anche lontanamente, ad attività di dossieraggio. Gli esposti che riguardano Pignatone e Ielo a Roma e Creazzo e Turco a Firenze sono firmati da magistrati che non conosco e che non ho mai incontrato.
Lasciatemi in conclusione fare due semplici domande: com’è possibile che durante un’inchiesta ancora in corso e che riguarda altre persone vengano pubblicate intercettazioni senza rilievo penale di non indagati? Come sono arrivate nelle redazioni dei giornali quelle intercettazioni? Le risposte a queste domande non sono a salvaguardia del sottoscritto, ma di tutti i liberi cittadini.

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Né con Lotti né contro Lottiultima modifica: 2019-06-14T09:55:53+02:00da bezzifer
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