IL GOVERNO DI CARTA Con un torchio e abbastanza inchiostro, tutti miliardari.

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Pur detestando Salvini, oggi l’uomo più pericoloso esistente in Italia, devo ammettere che è un fenomeno. Riesce a scavalcare la realtà con la perizia di un saltimbanco. Va in America (ricevuto non da Trump, come avrebbe voluto, ma dai suoi sottoposti, niente selfie con il pazzo), e parla dell’Europa come se fosse cosa sua: dirò, farò, cambierò.

In Europa, va detto una volta per tutte, non conta niente. Non solo: su 28 paesi aderenti, ben 27 hanno votato contro l’Italia perché la smetta di fare debiti. Salvini, quindi, non solo non conta niente in Europa, ma ha anche contro tutti.

Però in America va e ciancia come se fosse lui il capo dell’ambaradan europeo.

E poiché la sua nuova tecnica è quella di umiliare il socio, cioè Di Maio, tratta con sufficienza l’ultima trovata dei 5 stelle (il salario minimo, una cretinata) e dice: prima la flat tax.

Fino a ieri non pensavo che Salvini e i suoi volessero davvero uscire dall’Europa e dall’euro, ma adesso ho qualche serio dubbio. Parlano di nuove spese come se non ci fosse un domani: quota 100, flat tax, e via di questo passo. Nessuno ha ancora fatto bene i conti, ma credo che il disavanzo, invece di stare entro i limiti del 2 per cento, stia arrivando ormai più vicino a 4 che al 3 per cento. In queste condizioni, Bruxelles potrebbe solo metterci sotto osservazione, in camera iperbarica, e tenerci lì per almeno una decina d’anni.

Queste sono mosse di chi vuole farsi buttare fuori di casa. D’altra parte, i due consigliori di Salvini, quei BB, Borghi e Bagnai, due emeriti stracciaculi, non fanno alcun mistero: vogliono andarsene via dall’euro e, come i bambini, avere finalmente dei torchi con cui stampare le amate lire. Lire che nel mondo non vorrà nessuno, ma questo lo si scoprirà quando sarà tardi.

Ma loro sono i profeti e i sacerdoti di questa nuova religione: più soldi stampi, più ricco sei. Puoi anche passare la vita sul divano di mamma e farti dare i soldi per le sigarette dal nonno, l’importante è che Bagnai e Borghi abbiano abbastanza carta e inchiostro per stampare dei fogli di carta, con scritto su “lira”. Ne daranno un po’ anche a te.

Quello che hanno in mente è una nuova forma di economia circolare: non si riciclano bottiglie e plastica, ma carta. Ogni pezzo di carta, vecchi giornali, antichi romanzi, imballi, tutto viene trasformato in denaro sonante sotto forma di lire. Non ci sono limiti, tutti diventeranno miliardari.

È l’apoteosi della demenza senile.

Ma, purtroppo, è anche il futuro che ci aspetta dietro l’angolo.

IL GOVERNO DI CARTA Con un torchio e abbastanza inchiostro, tutti miliardari.ultima modifica: 2019-06-20T08:58:27+02:00da bezzifer
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