METAFORE E PENSIERO FRA NUOVI MEDIA E ALLARMI GLOBALI

Metafore e pensiero fra nuovi media e allarmi globali

Metafore e pensiero sono legate a doppio filo dalla dimensione del possibile e dell’immaginario: l’immagine metaforica ci permette di andare oltre la realtà fattuale e accedere a molteplici e polimorfi significati emozionali delle cose e degli eventi. Un potenziale ben conosciuto dalla comunicazione mediatica che spesso però fa leva sull’emotività del pubblico per bypassare il pensiero e persuadere in modi “occulti”

Qual è il rapporto tra metafore e pensiero? È di recente pubblicazione Chi manipola la tua mente?(2010) un libro di Anna Oliverio Ferraris incentrato sui così detti “persuasori occulti” dell’attuale comunicazione mediatica, sfruttatori dell’emotività delle menti del pubblico per influenzarne e controllarne opinioni e atteggiamenti. Anche i risultati di un recente studio della Stanford Universitysembrerebbero dimostrare il potere delle metafore comunicative utilizzate dai media nell’indirizzare pensiero e opinioni del grande pubblico. Ma in che modo le metafore influenzano il pensiero? Quanto incidono sulle opinioni che ci facciamo di eventi socialmente rilevanti come fatti di cronica o di macroeconomia? Vediamo meglio che relazione c’è fra metafore e pensiero.

 

Metafore e pensiero: persuadere con le emozioni

Per comprendere meglio la relazione tra metafore e pensiero nella comunicazione mediatica, può aiutarci anzitutto la psicologia della comunicazione che sottolinea come quello fra media e pubblicosia un rapporto complesso e non lineare. Le metafore sono potenti strumenti persuasivi perché possono sollecitare direttamente la componente emozionale del ricevente della comunicazione bypassando quella razionale e influenzando quindi opinioni e atteggiamenti senza la mediazione del pensiero razionale.

 

La teoria della probabilità dell’elaborazione di Petty e Caccioppo, una fra le più note teorie della persuasione comunicativa, sottolinea infatti l’importanza di due parallele modalità di processamento delle informazioni, quella emozionale e quella razionale che non sempre viaggiano congiuntamente ma possono, a seconda degli interessi, della preparazione del pubblico e della natura del messaggio, anche separarsi fra loro esponendo un certo messaggio ad essere valutato essenzialmente per la validità razionale dei suoi contenuti o più direttamente per le emozioni che esso sollecita.

 

Metafore e pensiero: siamo dominati dalla paura

Metafore e pensiero quindi potrebbero, paradossalmente, anche non viaggiare insieme nel senso che, sollecitando fortemente la componente emotiva si potrebbero effettivamente sollecitare giudizi e atteggiamenti più dettati dall’emotività che dal pensiero razionale. Ne sono un esempio le parole utilizzate in questo periodo da politici e testate giornalistiche per parlare della situazione economico-finanziaria nazionale e internazionale con cui si parla del “baratro” della recessione economica che incombe o del rischio che il default finanziario di altri paesi possa “contagiare” l’economia nostrana. Una cosa pare evidente, il linguaggio della comunicazione mediatica sempre più spesso mira a far leva su emozioni negative di allarme, rabbia o paura stimolando raramente un pensiero critico su quanto sta avvenendo e su quali risorse occorra mettere in campo. Metafore e pensiero o dovremmo piuttosto dire metafore senza pensiero?

METAFORE E PENSIERO FRA NUOVI MEDIA E ALLARMI GLOBALIultima modifica: 2019-07-05T10:46:59+02:00da bezzifer
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