Ieri.Giornata che stempera le tensioni. Incontri fumosi sul programma ma in un clima più sereno. Il Pd prigioniero del negoziato mette alla prova Conte per risolvere la grana dei vicepremier. Il Colle chiede tempi brevi

Sul muso di Di Maio, direi; pesantemente ridimensionato la sua parabola politica finisce qui e non se ne sentirà la mancanza. Non ne sentiranno la mancanza neanche gli stellini, statene certi…Di Maio, che ha subito l’iniziativa politica di Salvini a danno del proprio movimento, ne seguirà la parabola discendente e di fatto e’ commissariato da Grillo. Perché ! A giudicare dall’ultimo intervento di grillo, anche il sommo garante del m5s sconfessa di fatto giggino. Ormai il bibitaro ha i minuti contati! Credo che Conte cercherà di sistemarlo in qualche modo per opportunità politica ed al solo scopo di evitare divisioni nei 5S alla vigilia del varo del nuovo governo.

Quanti referenti poltici servono a un governo per essere stabile? Risposta il minor numero possibile. Il governo più stabile e con possibilità di ottenere risultati dall’attività parlamentare è il monocolore. Ci è arrivata solo la DC. In due interlocutori si ha un esecutivo stabile e di possibile legislatura. Poi dipende dai due interlocutori. In tre gli equilibri si complicano. Lo sapete che il problema matematico che riguarda il moto indipendente di tre corpi non è ancora stato risolto dalla matematica? Trovare un punto di equilibrio si fa avventuroso e la massima aspirazione di un esecutivo del genere è il traghettamento del governo verso uno e due obiettivi fissati e poi estinguersi. In questo esecutivo sono almeno in quattro se non in cinque (a seconda di come si raccattano i voti per arrivare alla fiducia al senato) per cui c’è necessità di sfoltire. Allora Zingaretti è formalmente intoccabile, Renzi c’è ma non si vede e non si può toccare… Conte però può ri elevare Di Maio… giusto? Si avrebbe un esecutivo sempre pericolante ma con una sponda in meno, giusto? E chi è l’unico che non ha capito chi può fargli davvero le scarpe? Di Maio? Esatto!

Ma a nessuno piacerà il nuovo governo, ma l’approccio non può che essere pragmatico e non resta che sperare in una squadra rinnovata e di miglior qualità. E’ da sperare anche che i programmi siano in discontinuità e che il PD si interroghi sulle cause della sconfitta alle politiche ed altrettanto i 5S sulla debacle alle europee, maneggiando con cura materie delicate come immigrazione, sicurezza e temi sociali, lasciando in seconda fila quelli di visivi relativi ai diritti e cercando di fare piuttosto che disfare.