Direzione Pd, Zingaretti apre alle minoranze: “Il Congresso è finito”

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È la prima riunione della dirigenza del partito dopo l’addio dell’ex premier. Il segretario si dice pronto a “scelte straordinarie”. Orlando: “L’uscita di Renzi? Motivi personali”. Gentiloni: “Siamo l’unico argine all’attacco ai valori progressisti”. Torna dopo una lunga assenza anche Rosy Bindi.

Fare il punto sullo strappo di Renzi e sull’alleanza con i cinquestelle alle prossime regionali in Umbria. Sono i temi principali della direzione Pd convocata oggi a Roma, al centro congressi Cavour. Ad aprire la riunione la relazione del vicesegretario Andrea Orlando, mentre le conclusioni sono state affidate al segretario Nicola Zingaretti. Che ha detto innanzitutto: “La scissione come liberazione? Per me è il contrario”. E poi: “Il Pd è il luogo del riformismo”. E ha aperto alle minoranze: “Le mozioni congressuali che si sono confrontate sei mesi fa si interrogavano su come costruire un’alternativa ai gialloverdi. Ora questo scenario è stato superato in positivo. Siamo proiettati in un’altra fase. Abbiamo bisogno delle minoranze. Vedremo con che modalità riorganizzare il dibattito interno”. E si è detto pronto a scelte straordinarie.
 
Una direzione affollata: c’è anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, seduto in prima fila. E il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Ed è tornata a partecipare alla Direzione, dopo una lunga assenza nell’era Renzi, anche Rosy Bindi.

 

IL lessico della politica. Quando “i nostri” sono minoranza in un partito o movimento, e “gli altri” sono maggioranza, si loda la pluralità di idee e opinioni, il partito in cui “si discute”, dove non c’è un “pensiero unico del leader”. Quando “i nostri” sono finalmente maggioranza e “gli altri” minoranza, alle manifestazioni di dissenso dalla nuova linea politica e ai loro autori si riserva uno dei termini più di moda: “DIVISIVO” QUESTO E IL LESSICO POLITICO DELLA COMMEMORAZIONE.

 

SI! La commemorazione di ciò si tratte che è stata lasciata ad Orlando e sapete perché? Alle ultime elezioni il deputato Orlando è stato bocciato al maggioritario e ripescato nel proporzionale. E questo il Senatore Renzi glielo fece presente alla sua maniera (tipo Letta). Ma questa ovviamente l’articolante l’ha dimenticato. Io no.

Scorrendo poi il giornale mi sono imbattuto nella faccia di Bertinotti che esprime un giudizio su Salvini.

Vogliate riportare  al Sig. Bertinotti che lui non è assolutamente in grado di esprimere alcun giudizio non solo su Salvini ma su tutta la classe politica tuttora in carica.

Durante la Presidenza del Parlamento  se ne guardato bene dal promuovere una solo legge in favore dei lavoratori che citava nei comizi. Ma alle tutte le feste romane era presente. E’ durato in carica 1 anno e mezzo ma ha goduto dei privilegi per 10 anni. Già la legge era quella ma anche quella dei lavoratori era quella.

La condanna di Renzi: attaccato sulla sua personalita’, mai per i fatti! Renzi ha una visione liberal dem per il futuro del PD, tipo quelle delle sinistre dei paesi occidentali piu’ moderni, poco gradita ai postcomunisti,che si credono rappresentanti di masse che invece non esistono piu’, sempre a caccia di elementi di socialismo dentro qualunque azione venga fatta.Con Renzi segretario non hanno mai rispettato la disciplina di Partito, lo hanno attaccato nei talk show ovunque fosse possibile,gli hanno fatto perdere il referendum sempre per la sua arroganza,la sua smania di potere, le sue bugie.Allora bravo Renzi ora,rendi l’attuale Governo oggi indispensabile ancora piu’ forte.

Direzione Pd, Zingaretti apre alle minoranze: “Il Congresso è finito”ultima modifica: 2019-09-23T19:17:49+02:00da bezzifer
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