Sulla legge elettorale proviamo a seguire inglesi e francesi

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IO! Sono per il modello presidenziale francese, che è come per le elezioni dei nostri sindaci.Le due prime forze che non raggiungono il 50%+1 vanno al ballottaggio. E chi avrà più voti governa per 5 anni.Basta partitini che fanno l’ago della bilancia e si mettono all’asta, o vedere il solito mercato degli onorevoli, delle vacche.Non se ne può più !!!

MA! in Italia da un quarto di secolo si chiama “maggioritario” quello che in realtà è un proporzionale col trucco – con l’aggravante che, in varia misura e con diversi sistemi – agli elettori è sottratta la facoltà di scegliersi i loro rappresentanti.
Però la situazione inglese e francese sono molto diverse. Non solo per la differenza tra uninominale a turno unico o a doppio turno, ma perché in Inghilterra (e più ancora negli Stati Uniti) il parlamentare rappresenta gli elettori, NON il Partito. Discussioni deliranti come quella sul “vincolo di mandato” in quei paesi sarebbero impensabili. In quei paesi (in Inghilterra, ma ancor di più negli Stati Uniti) ogni eletto decide, volta per volta, esclusivamente in base alla sua interpretazione del mandato conferitogli dagli elettori, non in basre alla “disciplina di partito” – o di corrente.
In Francia, per la presenza di un Presidente che ha forse meno poteri di quello americano, ma un ruolo come capo di partito più marcato, l’indipendenza dei parlamentari è più sfumata. Soprattutto in seguito alla riforma del 2000, che ha portato la carica presidenziale da sette a cinque anni, oggi le elezioni politiche avvengono in coda a quelle presidenziali; di conseguenza vi è un effetto di trascinamento, che tende a sopravvalutare il peso del partito del Presidente, come è avvenuto ultimamente con En Marche, che dopo l’elezione di Macron ha ottenuto un grandissimo successo. Questo indebolisce notevolmente la capacità di controllo da parte del Parlamento sull’azione dell’esecutivo.

MA!La logica conclusione di questo puntuale ragionamento è una sola: FATE FARE LA RIFORMA ELETTORALE A PERSONE PREPARATE E NON A PERACOTTARI SUPPONENTI COME SONO PURTROPPO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ATTUALI PARLAMENTARI. Come fare? Basta usare un po’ di buon senso seguendo le indicazioni di consulenti adeguati e non le idee di improvvisati statisti che non hanno alcuna base di politica, di diritto pubblico e di cultura generale.

Sulla legge elettorale proviamo a seguire inglesi e francesiultima modifica: 2019-10-04T18:39:24+02:00da bezzifer
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