Che spettacolo si sparano baggianate imbarazzanti con tono saccente, il magico mondo del web.

Risultati immagini per LA BUFALA DELL’IVA SUI TARTUFI E SUI PANNOLINI.LA BUFALA DELL’IVA SUI TARTUFI E SUI PANNOLINI.
Sono diversi giorni che i più stolti (e i più furbi) dicono che Italia Viva in realtà difende i più ricchi perché “vuole impedire che salga l’IVA sui beni di lusso (come i tartufi, attualmente al 5%) e scenda quella sui beni di largo consumo (come gli assorbenti e i pannolini, attualmente al 22%). Così facendo – dicono – potremmo avere le risorse per finanziare la riduzione del cuneo fiscale!
Proviamo a capire perché è una bufala.
Italia Viva non si è opposta a rimodulazioni di aliquote a PARITÀ DI GETTITO. Cioè se nel 2019 lo Stato prelevava complessivamente 100 di Iva agli italiani, non abbiamo nulla in contrario se nel 2020 (al netto di quel poco di crescita dei consumi e del recupero evasione) il gettito è sempre 100, ma con differenti combinazioni del paniere di beni e servizi sottoposti alle diverse aliquote.
Quello a cui ci siamo sempre dichiarati contrari sono le “rimodulazioni” che, alla fine, fanno si’ che il gettito totale sia 105. Perché vorrebbe dire che gli italiani hanno pagato 5 in più di tasse. E non crediamo che sia una buona idea. Semmai, ci farebbe piacere che il gettito totale – se compatibile con le condizioni di finanza pubblica, fosse 99 (cioè inferiore all’anno precedente).
Che succede se l’aliquota sui tartufi passa dal 5% al 22%, e quella sugli assorbenti/pannolini passa dal 22% al 5%? Davvero otterremmo un sacco di gettito in più da destinare agli scopi più nobili?
Vediamo.

La base imponibile dell’Iva è la spesa nominale su quel particolare bene o servizio. La spesa nominale, a sua volta, è data dal prodotto del prezzo per la quantità consumata (=la spesa su telefonini è il prodotto del prezzo unitario per il numero di telefonini acquistati).
Il prezzo unitario del tartufo è piuttosto alto, ma il suo consumo non è estremamente diffuso.
Al contrario, il prezzo di assorbenti e pannolini è molto più contenuto, ma questi beni sono consumati da decine di milioni di persone tutti i giorni.
È quindi plausibile ipotizzare che la spesa nominale annua su pannolini e assorbenti sia più alta di quella su tartufi. Ne deriva che la mossa proposta – rimodulare le aliquote – porti ad una DIMINUZIONE del gettito complessivo Iva, anziché un suo aumento. Quindi non solo non si otterrebbero risorse da destinare alla riduzione delle tasse sul lavoro, ma bisognerebbe addirittura alzarle per coprire il buco così formatosi.
Ma siamo prudenti, e arriviamo a ipotizzare che in realtà gli italiani spendano ogni anno in tartufi quello che spendono in assorbenti e pannolini. Ipotesi azzardata, ma percorriamola per assurdo. Ebbene, in quel caso il gettito Iva complessivo rimarrebbe invariato (esattamente come chiede Italia Viva) e quindi non ci sarebbero risorse aggiuntive da destinare ad altre finalità.
A diffondere questa bufala sono stati i più stolti (cioè coloro che genuinamente non sono in grado di comprendere questo semplice ragionamento).

Oppure i più furbi. Ma su chi siano e perché lo facciano, forse è meglio che eviti di esprimermi. Perché non abbiamo bisogno di polemiche, ma di buone idee.

Che spettacolo si sparano baggianate imbarazzanti con tono saccente, il magico mondo del web.ultima modifica: 2019-10-07T10:16:11+02:00da bezzifer
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