Confindustria insoddisfatta: “Manovra più restrittiva dai tempi di Letta”

Le imprese vedono l’Italia in bilico tra ripresa e recessione. Nel 2020 “svolta” possibile solo con un taglio del cuneo fiscale significativo, chiedono di ampliare la platea degli 80 euro e intervento su Irpef

Diciamo tranquillamente che non si fanno le nozze con i fichi secchi.
Ma qua mi pare siano tutti intenti, oltre che a criticare, a proporre manovre ed iniziative che alla fin fine prospettano miliardi (Confindustria 7 , Italia Viva molti di più) .
Si indicano i 2,5 mld per il prospettato taglio del cuneo fiscale in busta paga come un pannicello caldo, se non una vera e propria miseria ed in cambio, naturalmente a sentire i benaltristi, misure da favola che raddoppiano se non triplicano proprio quelle risorse che non ci sono. Ed infatti tutti questi fenomeni non danno conto delle coperture.

Al signore della Confindustria, mi permetto però un suggerimento:
Un appello ai suoi associati affinché paghino le tasse in maniera completa e non indulgano troppo in elusione ed altri ammenicoli vari per abbassare l’imponibile.

Visto mai che saltino fuori quelle risorse che soddisfino gli agognati desideri.Ma una seria lotta all’evasione fiscale non la vuole fare nessuno, altrimenti fanno la fine dei magistrati di mani pulite nel ’92-94. Allora tutti erano contro la corruzione politica, quando si arrivò ad indagare sui corruttori, molto fomentati giustizialisti si accorsero che loro erano la benzina di quella macchina. Molti degli attuali evasori sono contro l’evasione (degli altri), oltre ad essere elettori, questo lo sanno tutti i politici.
7 miliardi dalla lotta all’evasione è una presa per il c., Al governo, e non solo, lo sanno tutti