Per i contrari alla riforma il risparmio reale (che emerge anche dall’osservatorio di Cottarelli) sarebbe di circa 57 milioni di euro ogni anno e l’importo sarebbe in ogni caso trascurabile rispetto alla spesa pubblica italiana complessiva. Sempre secondo i contrari alla riforma il taglio del numero dei parlamentari va inoltre ad incidere sulla rappresentanza delle minoranze e dei territori più piccoli (che saranno assorbiti all’interno di colleghi più grandi) senza tradursi in un reale efficientamento dell’iter di formazione delle leggi.
Un’altra obiezione mossa alla riforma è quella secondo cui in un momento storico in cui il Parlamento è fortemente indebolito nei confronti di un esecutivo sempre più “forte”, l’iniziativa si porrebbe come un gesto di disprezzo nei confronti del ruolo e delle funzioni dei parlamentari e come un attacco alla democrazia giacché va a minare anche quella divisione dei poteri che i padri costituenti hanno voluto inserire come sistema per abbattere eventuali distorsioni democratiche.
E TU CHE IDEA TI SEI FATTO?