Taglio del cuneo fiscale, rinnovo dei contratti pubblici e rivalutazione delle pensioni: partono i tavoli di confronto in vista della scrittura della legge di bilancio.

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TUTTO BELLO.A PAROLE SEMBRA CHE HANNO FATTO TUTTO.IN REALTÀ NON HANNO FATTO UN CAZZO, PAROLE PAROLE PAROLE E ANCORA PAROLE.DI FIRMATO E CONCORDATO NIENTE.SOLO IPOTESI DI QUELLO CHE FORSE SI PUÒ FARE.AUGURI ITALIA.

Il confronto tra governo e sindacati sulla manovra 2020

Il taglio del cuneo fiscale, le risorse per rinnovare i contratti del pubblico impiego che scadranno a fine anno, la rivalutazione delle pensioni, gli investimenti su cui puntare e lo sviluppo al Sud. Sono questi i temi su cui sindacati e governo M5s-Pd hanno deciso di lavorare insieme in vista della scrittura della manovra 2020. I tavoli di confronto si apriranno nei prossimi giorni.

L’APERTURA DELL’ESECUTIVO

Intanto a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte, insieme ai ministri dell’Economia e del Lavoro, Roberto Gualtieri e Nunzia Catalfo, ha incontrato i leader i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. I rappresentanti dei lavoratori hanno apprezzato l’iniziativa, sottolineando che si è aperto un «confronto vero». Ma è troppo presto per dare un giudizio sul merito, che dipenderà dalle risposte che arriveranno.

CHIESTO UN CALO DELLE TASSE ANCHE PER I PENSIONATI

I sindacati chiedono, infatti, di passare «dalle parole ai fatti», slogan che accompagna l’assemblea nazionale dei delegati di Cgil, Cisl e Uil in programma mercoledì 9 ottobre ad Assago, in provincia di Milano. La questione su cui insistono è il calo delle tasse anche per i pensionati, mentre considerano ancora «non sufficienti» le risorse in campo, circa 2,7 miliardi di euro, per abbassare il cuneo fiscale dei dipendenti. L’obiettivo è allargare stanziamenti e platea.

VERIFICHE SUL RINNOVO DEI CONTRATTI 2019-2021

«Il taglio del cuneo fiscale lo vogliamo, ma le cifre messe sul tavolo ancora non sono sufficienti, vanno aumentate», ha detto Landini, chiedendo che l’intervento non riguardi «solo i lavoratori fino ai 26 mila euro» e coinvolga anche i pensionati. Per quanto riguarda invece i rinnovi dei contratti pubblici 2019-2021, il governo arriverebbe a mettere sul piatto circa 5,4 miliardi di euro, a copertura dell’intero triennio. «L’esecutivo ha garantito che le risorse ci sono», ha detto Furlan. Ma le cifre sono al centro di una verifica tecnica al ministero dell’Economia.

IL NODO PREVIDENZA

Sul fronte pensioni, infine, oltre a ribadire la necessità di rivedere la legge Fornero, i sindacati hanno insistito per un pieno adeguamento degli assegni rispetto all’inflazione, attualmente previsto solo per le pensioni fino a tre volte il minimo (1.522 euro lordi al mese). «Serve una rivalutazione delle pensioni in essere», ha sottolineato Barbagallo. E un nuovo confronto a Palazzo Chigi è in programma prima che la manovra venga messa nero su bianco.

 

Taglio del cuneo fiscale, rinnovo dei contratti pubblici e rivalutazione delle pensioni: partono i tavoli di confronto in vista della scrittura della legge di bilancio.ultima modifica: 2019-10-08T11:30:48+02:00da bezzifer
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