Non ho intenzione di perdere tempo a analizzare quello che ha detto Salvini, altri lo hanno già fatto e egregiamente. Volevo solo far notare un progredire delle sue tecniche. Fino a ieri, gli avevano insegnato che poteva dire impunemente delle balle, tanto nessuno va a controllare. Se poi uno ha l’avvertenza di dire quello che la gente vuole sentirsi dire (ad esempio che il suo disagio è colpa della Merkel o di Macron) gli applausi sono sicuri. Non è vero? E chi se ne importa.
Da ieri sera questa tecnica si è arricchita di un altro step: se ti fanno una domanda scomoda, non ti spaventare, non rispondere e parla di altro. Ti chiedono dei famosi 49 milioni fatti sparire dalla Lega (e per cui esiste una condanna definitiva)? E tu buttala subito sugli immigrati, che non sbagli mai.
Contro uno così è impossibile discutere, è come cercare di afferrare un’anguilla.
Infine, ricordarsi sempre di ribadire che io penso soprattutto agli italiani, che devono lavorare poco, andare in pensione presto, avere buone paghe e pensioni ancora meglio. Chi paga? A questa domanda, come nel gioco dell’oca, non si risponde, si torna alla questione degli immigrati. E li si può girare per un’ora.