Leopolda ultimo atto.Sala affollatissima per ascoltare il discorso finale di Renzi che chiude il terzo giorno della convention. Rosato rassicura Conte: “Da noi nessun attacco al Pd”. Boschi: “Questa è la nostra casa”

 

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 Renzi chiude la decima edizione della Leopolda

No all’alleanza strutturale con i Cinque Stelle, sì a una competizione leale col Pd, porte aperte a chi vuole uscire da Forza Italia. Matteo Renzi sale sul palco alle 12,30, accolto da un tripudio di applausi. “Il prossimo anno dicono che forse non la facciamo più la Leopolda. Continueremo a farla ma non potremo fare un abuso edilizi per allargarla. Popolo della Leopolda, non avere paura: quando uno fa una canzona dopo una scissione fa una canzone molto migliore di quelle fatte prima,  come è accaduto a Tommaso Paradiso, e quando uno fa un partito dopo una scissione gli viene molto meglio di prima”, dice. “Siamo pronti a guardare al futuro recuperando la speranza. la Leopolda è quel luogo in cui da 10 anni si viene a prendere un pieno di esperienze e di energia. Si viene a credere che il futuro sia soltanto di demagoghi e populisti che vivono di slogan. Abbiamo fatto degli errori. Si impara sbagliando diceva Philip Roth. Ma quello che non è successo alla Leopolda è fare errori per qualunquismo”. 

“Grazie dal profondo del cuore a tutti. Il primo applauso è per i volontari e per le migliaia di persone che sono rimaste fuori. Il popolo della Leopolda non ha paura. Questo è il luogo in cui i sogni si popolano, in cui fioriscono delle idee e proposte, nascono delle amicizie. Noi non abbiamo paura, e ci prendiamoci cura l’uno degli altri”. Lo ha detto Matteo Renzi concludendo la Leopolda.  “Se si vuole far politica si devono fare le cose sul serio, vale per quota 100 e vale per l’immigrazione. Quando dicevamo ‘aiutarli a casa loro’ non era uno slogan, ora le grandi aziende di stato stanno investendo in Africa”.
L’affondo su Salvini è pesante: “Il disegno di Salvini aveva come obiettivo il Colle. Quello che chiamano imbroglio di palazzo per noi ha un nome: si chiama democrazia parlamentare”, dice Renzi rivolteo al leader della Lega. “Goditi il Paese, caro omonimo, che a governare il Paese ci pensiamo noi”. Questa maggioranza ha il dovere di eleggere il futuro inquilino del Quirinale nel 2022: “Il ruolo del Quirinale è un ruolo chiave. Se rimane questa legislatura in vita il presidente che ci accompagnerà fino al 2029 sarà espressione di forze politiche che credono nell’Europa, non mettono in discussione l’euro, non affollano le piazze circondati da Casapound, che mette in discussione valori costituzionali e la memoria condivisa. Non è nella disponibilità del premier, che peraltro non è un parlamentare, e di altri leader politici, anche loro non eletti in Parlamento -, che questa legislatura abbia il dovere di proporre una maggioranza europeista e antisovranista per l’elezione del nuovo capo dello Stato”.
Sull’alleanza con i 5 Stelle il giudizio è netto: “Non faremo un’alleanza strutturale con loro, non è il nostro mondo”. Porte aperte invece a cgi è rimasto nel Pd: “Io non so se quelli che sono rimasti nel Pd rientreranno, noi intanto partiamo. Noi andiamo, e se vogliono venire avranno sempre le porte aperte ma i tentennamenti di qualcuno non possono bloccare una carovana che ha voglia di correre”. A Zingaretti e Franceschini propone un patto: “Insieme facciamo ripartire il progetto Ventotene, facciamone la casa dell’Europa”. Nessun conflitto col Pd ma una sana competizione. A parte alcuni valori e idee comuni, “sul resto saremo competitor del Pd; noi vogliamo fare quel che ha fatto Macron e che certo non ha avuto il consenso dei socialisti francesi. Vogliamo assorbire larga parte di quel consenso, vogliamo arrivare come minimo sindacale in doppia cifra”, annuncia Renzi. “Vogliamo offrire uno spazio a chi non crede nella casa dei sovranisti e non sta in un disegno strutturale di alleanza tra Pd e M5S”

Del Pd sottolinea a più riprese limiti e errori di impostazione in materia fiscale: “Evitiamo i balzelli come la Sugar tax e l’aumento sulle partite Iva. Questo argomento che ci ha portato a discutere col pd. Io non voglio fare polemiche, ma su alcuni temi c’è una distanza. A cominciare dal fatto che in italia non si può aumentare la pressione fiscale, quando abbiamo governato noi è diminuita. Noi non possiamo diventare un partito che strizza l’occhio alla giustizia, noi siamo garantisti. Noi abbiamo un disegno opposto a quello del Pd. Da qui faccio appello a Dario Franceschini e Nicola Zingaretti, due amici e tali rimangono”. Non se ne è andato per contare di più, assicura: “Italia viva è aperta, non un partito fatto da uno che voleva contare qualcosa. Se volevo contare potevo restare nel Pd, lo abbiamo visto ad agosto che si può contare senza avere un ruolo. Se abbiamo fatto un partito nuovo è perché volevamo una casa dove dire con forza parole di libertà, uguaglianza, bellezza. Non l’ho fatto per me ma per noi”.
Un invito esplicito rivolto a Forza Italia, invece: “In piazza San Giovanni a Roma è finito un modello culturale di centrodestra, che io non ho mai votato, e Berlusconi non ha mai votato la fiducia a me, ma ha rappresentato per 25 anni un modello che aveva distorsioni, ma ha cercato di rappresentare l’area liberale del Paese. Salvini ha preso le redini, capisco il disagio di dirigenti e militanti di Forza Italia – aggiunge -. A chi crede che c’è spazio per un’area liberale e democratica dico venga a darci una mano. Italia Viva è aperta”.

Fa un accenno anche al rinvio alla condanna in primo grado dei suoi genitori: “Salvini ha cercato la rissa personale, ha parlato dei miei genitori dal palco di san giovanni, dicendo che loro non sono incensurati, dimostrando di non conoscere la Costituzione”, però “lui condannato per offesa a pubblico uficiale non è incensurato”.
Sulla pressione fiscale insiste a lungo, chiedendo al governo di non alzare le tasse e di ingaggiare un pool di professionisti disposti a “lavorare gratis” per ridurre la spesa pubblica. “La lotta all’evasione”, dice, “è nata qui alla Leopolda.
Un annuncio finale, che segna il prossimo appuntamento: “Un nuovo big bang degli amministratori da organizzare nel mese di giugno, dopo le regionali. Ospiteremo un nuovo ‘Big Bang’ degli amministratori locali come 8 anni fa, e porteremo centinaia, migliaia di amministratori ad aderire a Italia Viva. Il nostro progetto che parte per rappresentare quell’area liberale, quell’area democratica, quell’area riformista di cui il Paese, stretto dall’accordo 5 Stelle-Pd da una parte e dai sovranisti dall’altra, ha bisogno: non c’è soltanto uno spazio, c’è un bisogno”.

Di prima mattina Maria Elena Boschi aveva postato una foto in cui si vedono lunghe file di persone in attesa di fronte ai cancelli già alle 6 di mattina per partecipare alla giornata conclusiva della decima edizione della Leopolda a Firenze che sarà chiusa dal discorso di Matteo Renzi.  “Non potevamo non fare alla stazione Leopolda la Leopolda numero 10, e soprattutto non poteva non nascere alla Leopolda Italia Viva: è la nostra casa, è da qui che è iniziato tutto ed è da qui che continuerà la nostra avventura”, ha detto Boschi aprendo i lavori.  “E’ bello che siamo diventati talmente tanti che la Leopolda purtroppo non ci contiene più tutti”, ha aggiunto, salutando i partecipanti all’interno e all’esterno della ex stazione, insieme a Eugenio Comincini in rappresentanza del gruppo di Italia Viva al Senato, sostituendo il capogruppo Davide Faraone che “ha fatto un po’ tardi e poi ci spiegherà perché”, ha detto Boschi, sottolineando che con Italia Viva “ci impegniamo a portare avanti le proposte emerse dai tavoli di lavoro” di ieri mattina.
I primi interventi della giornata erano stati affidati a tre delle quattro presentatrici ‘Millennials’ della kermesse: Arianna Furi, Benedetta Onori e Danja Stocca. Il capogruppo al Senato Ettore Rosato rassicura Conte: “Nessun attacco al Pd, identifichiamo la nostra caratteristica in una proposta. Non abbiamo problemi con nessun altro partito, siamo interessati a rispondere alle esigenze degli italiani, che chiedono cose concrete, non litigi tra partiti”. Così Ettore Rosato di Italia Viva rispondendo ai giornalisti a margine della Leopolda a Firenze, dopo la polemica di ieri sul Pd “partito delle tasse”. Italia Viva insomma “non si sente toccata” dalle parole del premier Giuseppe Conte – che ieri ha detto “qui bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo”, dice Rosato. “I partner di governo hanno sospetti su di noi? Non ci interessa – dice il coordinatore nazionale di Iv. Ribadiamo un concetto chiaro: ci siamo impegnati a non aumentare le tasse nel fare il governo. Ci sono alcune tasse dal gettito peraltro ridotto che possono essere eliminate, mi sembra che anche il M5S la pensi come noi. Da noi nessun ultimatum”.

Alla convention renziana si affaccia anche Lele Mora. “Sono venuto a salutare Renzi, per curiosità. Ero mussoliniano? Io sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute. Renzi mi ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto. Perché sono vestito di nero? La camicia nera va sempre bene, snellisce”, ha spigato Mora, che tuttavia non sembra intenzionato a prendere la tessera del nuovo partito Italia Viva. “No, niente tessere. Se è la nuova Forza Italia? Beh, lo spero per Renzi”, ha aggiunto Lele Mora.

Non avrà invece nessun ruolo in Italia Viva l’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della fondazione Open e per anni “uomo Leopolda”. Si aspettava tutta questa gente? “Si, me l’aspettavo”, osserva Bianchi. “Sono molto contento che ci sia tutta questa gente, è la solita Leopolda di popolo”, dice ai cronisti. La fondazione Open è stata chiusa “perché era finito un ciclo – aggiunge – Questa edizione è stata organizzato da un comitato che ha raccolto i fondi per pagare l’organizzazione”. Bianchi non si dice preoccupato per le inchieste che lo coinvolgono (è indagato per traffico di influenze illecite dalla procura di Firenze): “Aspettiamo che facciano il proprio corso”.

Il deputato di Italia Viva Luigi Marattin promette di non ripetere sbagli del passato: “Di errori li abbiamo fatti anche noi, in questi dieci anni, abbiamo creduto che per crescere dovevamo imbarcare gente che in realtà cercavano solo un carro su cui salire e uno da cui scappare: a loro diciamo che questo errore stavolta non lo rifaremo più”.
Infiamma la platea la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova: “Vogliamo combattere la cultura del no, noi siamo la proposta che vuole risolvere i problemi del presente e costruire il futuro. Nel Pd non potevamo starci più perchè c’erano troppe guerre, troppe bande armate. Grazie per questa presenza contagiosa, per l’entusiasmo e la passione che avete trasmesso a tutti noi, per la competenza, la voglia e il contributo che avete dato nei tavoli”, dice Bellanova .”Oggi nasce la nostra casa , la casa dei riformisti, che vogliamo ampia accogliente e generosa. Ci sono tante precarietà: quanti giornalisti troviamo che sono precari, che sono pagati un tanto al pezzo?”. Su quota 100 chiarisce: “Non stiamo attaccando le persone che pensano di avere il diritto di andare prima in pensione, ma pensiamo che la politica riformista si dà delle priorità. La scelta è di mettere le risorse dove servono, per sostenere la crescita e le famiglie”. Così Teresa Bellanova dal palco della Leopolda, dopo che Italia Viva ha annunciato un emendamento in Parlamento per cancellare la misura per il pensionamento anticipata varata dal governo M5S-Lega.

Italia Viva acquista intanto anche un europerlamentare, il fiorentino Nicola Danti. E conferma la presenza tra i suoi sostenitori dello stilista Brunello Cucinelli, che sale sul palco. “Tornate ad investire nei grandi ideali, tornate ad investire nell’educazione, perché nell’ultimo trentennio abbiamo cercato di sostituire l’educazione con l’istruzione, ma ogni essere umano istruito è un essere umano che conosce qualcosa, e un essere umano educato è un umano aperto al mondo”, ha detto il re del cachemire.

Leopolda ultimo atto.Sala affollatissima per ascoltare il discorso finale di Renzi che chiude il terzo giorno della convention. Rosato rassicura Conte: “Da noi nessun attacco al Pd”. Boschi: “Questa è la nostra casa”ultima modifica: 2019-10-20T19:22:22+02:00da bezzifer
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