Se non risolviamo il tema dei Media siamo SPACCIATI !

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“Per tenere aperta Ilva ho firmato dodici decreti, raccolto insulti dei miei ex compagni di partito che mi hanno accusato di essere l’omicida dei bambini di Taranto, perso voti e ricevuto minacce di ogni genere. L’ho fatto e lo rifarei perché se Ilva chiude, chiude l’intera industria del Mezzogiorno. Dunque: è incredibile sentirmi dire che io voglio chiudere Ilva dagli stessi che tacevano quando venivo insultato per il contrario. Sono vaccinato rispetto agli insulti ma rimane il disgusto per la viltà di certe polemiche.” Matteo Renzi

RISPONDONO SEI SENZA ALIBI Proviamo a non raccontarci palle. Al netto di critiche e responsabilità anche nostre per aver ceduto ai ricatti grillini, in ballo c’era la tenuta del Paese, i voti a Di Maio e soci che proponevano aree verdi al posto dell’Ilva, chi li ha dati? A Taranto hanno fatto il pieno, a Cornigliano e Novi Ligure idem. Chi ha consegnato il paese a demagoghi e populisti sono stati liberi cittadini con il loro voto. Quindi va benissimo ridistribuire responsabilità, ma i cittadini che si sono fatti fottere da un gruppo di ciarlatani dilettanti hanno le loro e grandi. La piú grande di tutti averli portati al governo. Questo é un Paese ostaggio della superficialità umorale del suo popolo che si innamora di chi racconta favole, lo percula e lo tratta forse anche a ragione come incapace di intendere e di volere. Un paese di faciloni che pensa di poter chiudere senza pagarne dazio una azienda che produce l’1% del pil, che ha un indotto ampio che soccomberà di fronte ad una crisi irreversibile e che per questo da fiducia a degli incapaci che raccontano che ciò sia possibile senza conseguenza alcuna. Ora tutti a costernarsi e preoccuparsi ad accusare la politica, quella che hanno scelto a rappresentarli, incompetente, inetta, approssimativa figlia di di una srl che si ingrassa sulla loro credulone ria e di un mantenuto della politica che “vomitava” sui meridionali fino a pochi mesi fa ed oggi é stato acclamato loro condottiero. Un paese senza memoria che coltiva parassitismo, assistenzialismo, clientelismo. Con poteri dello Stato che spesso divengono paralleli quando vi sono da difendere privilegi e prebende. Che interferiscono pesantemente nella sua storia e nel suo futuro. Che fanno politica non dovendo e non potendo farla per ruolo e missione. Un paese dove la sinistra aspetta il messia, un condottiero capace di riesumarla dai loculi in cui sopravvive e nel mentre sogna e fa harakiri. Dove stucchevoli prime donne rosicanti pontificano al calduccio di qualche poltrona fuori confine. Questo é il bel paese, dove uno che mangia come un porco e selfeggia anziché lavorare per ció per cui é pagato, viene visto come un semi dio mentre tra una polenta ed un cotechino prova a trascinarci fuori dall’Europa con la benedizione di Trump e Putin. Questo é l’Italia che ci meritiamo e il problema della sopravvivenza di una delle colonne della sua politica industriale, la cima di un iceberg contro il quale il sistema paese rischia di schiantarsi ed a pagare il caro prezzo di questa follia come al solito saranno proprio i più deboli.

PER QUESTO IO SOSTENGO CHE! Se non risolviamo il tema dei Media siamo SPACCIATI ! Ex ILVA! Se ne esce ricordando ossessivamente che se in Italia c’è uno che ci ha messo la faccia è stato un giovane premier trentottenne, fiorentino che si è assunto la responsabilità di provare a salvare l’ILVA, mettendoci i soldi, firmando 12 decreti uno dietro l’altro, e ricevendo allora gli insulti dei 5 stelle e del suo ex compagno di Partito tale Emiliano che lo chiamò assassino di bambini. Quindi quali sarebbero esattamente le colpe? Abbandoniamo tutti i sensi di colpa, sia sull’ILVA, come su Bagnoli e come sulla terra dei Fuochi. Matteo Renzi c’è sempre stato ed è stato sempre coerente con il suo senso dello stato per lo sviluppo e per la salute dei cittadini. Sono invece tutti gli altri che devono rispondere delle loro posizioni. Perché quello che manca in questa paradossale vicenda che può segnare la fine definitiva della credibilità italiana è una sola: cosa ne sarà DELL’IVA se chiuderà chi effettuerà il necessario indispensabile risanamento industriale dell’area? Chi mai tutelerà’ Taranto ed il quartiere Tamburi? Perché al momento c è una sola certezza per Taranto: la creazione di Un’immensa Bagnoli moltiplicata per mille grazie a Barbara Lezzi, ai cinque stelle alla magistratura e al pessimo Emiliano. Però…. Per il momento chi ossessivamente va contro Renzi e Italia Viva sono tutti i media. Con ospiti ben scelti e conduttori compiacenti. Noi ci informiamo, siamo sui social, seguiamo i progetti e le idee, ma mettiamoci nella testa di chi più o meno attentamente ascolta e non si occupa affatto di politica, bene tutti costoro sono inconsapevolmente condizionati. E dunque … Quindi ne esce che Renzi si fa gli affari suoi, che è stato il male assoluto e che in questi giorni… Avrebbe addirittura, anzi ha ritolto lo “scudo” ad Arcelor Mittal … La conclusione quindi è che Matteo Renzi sia inaffidabile. Non si sente affatto dire che anche Il PD di Zingaretti ha votato quella maledetta fiducia, e non si sentono neppure una sola critica verso gli stellati. Io sono sempre più convinto che finché tutti i media saranno nelle disponibilità di chi non vuole alcun cambiamento per l’Italia (non dimentichiamo mai che siamo la terra e la nazione de Il Gattopardo ), pur con tutta la nostra passione disinteressata ed entusiastica, non andremo lontano. Il mio ottimismo rimane ben saldo … Ma … ma se non risolviamo il tema dei Media siamo SPACCIATI !

UN ESEMPIO LAMPANTE! CARTABIANCA E I SUOI SONDAGGI. Il programma “Cartabianca” condotto da Bianca Berlinguer e in onda il martedì sulla terza rete della Rai, è l’unico a dare “Italia Viva” di Renzi ad una soglia bassa, che, fino ad adesso, non ha mai superato il 4% (ieri sera, 3,9%), mentre tutti gli altri istituti di sondaggi danno lo stesso partito sopra il 6%, e in crescita. E inoltre, nonostante la legge elettorale vigente prevede la soglia minima del 3% per entrare in parlamento (tanto che il partito di LeU nel 2018, l’ha superato di pochissimo!), nel programma citato si continua a discutere come se la soglia minima per entrare in parlamento sia al 4%, e concludendo quindi che, in base ai sondaggi da loro diffusi, “Italia Viva” non entrerebbe in parlamento. E ciò, senza che nessuno obietti (ne giornalisti, ne altri interlocutori, e nemmeno la conduttrice). In questo programma, con la partecipazione costante del più “autorevole” opinionista che c’è in giro (Corona, ospite fisso!), ci si ostina a tentare di ridimensionare e rendere marginale la figura di Renzi, del partito che ha contribuito a fondare e dei parlamentari a lui vicini. Con un danno d’immagine non indifferente, e con l’aggravante che ciò avviene in una televisione pubblica, per la quale i contribuenti versano un apposito canone! SPERO CHE QUALCUNO FINALMENTE SI SVEGLI E FACCIA IN MODO CHE NELLE TELEVISIONI PUBBLICHE, O GESTITI CON DENARO PUBBLICO, I PROGRAMMI DI INTRATTENIMENTO POLITICO VENGANO CONDOTTI CON LA DOVUTA IMPARZIALITÀ.

 

 

Se non risolviamo il tema dei Media siamo SPACCIATI !ultima modifica: 2019-11-07T10:52:07+01:00da bezzifer
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