E’ vero: il linguaggio sposta i voti e condiziona le opinioni dei cittadini.

 

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Credo che per una certa parte della sinistra (sinistra della quale anche io mi onoro di far parte)  non il  sinistro alla d’alema o centri sociali per capirci.  Il poter dare del fascista dall’avversario politico sia un’intima goduria, la realizzazione di un sogno inconfessato, il poter sognare di essere negli anni’70, impegnati nei conflitti quotidiani di un’epoca gloriosa. La mancanza di sincronizzazione con le problematiche contemporanee causa però un’inefficacia di questa politica di sinistra… La caccia al fascista inesistente non fa rendere conto di cosa sentano di avere bisogno gli elettori e fa perdere di conseguenza elezione dopo elezione. A cosa servirebbe, poi! Detto ad un fascista, lo rende orgoglioso, detto a un non fascista (il 99% dei votanti Lega) lo fa solo infuriare e lo rende ancora più maldisposto verso la sinistra. In effetti, il suo unico risultato positivo è causare piacere in chi lancia l’accusa.

“La risposta è il linguaggio… Il potere della parola. Del suo utilizzo, della  capacità, se maneggiata con metodo scientifico, di trasformare il bianco in nero, il cerchio in quadrato, l’indigesto in leccornia.” Esattamente. Dall’uso del linguaggio è nata la coscienza umana e sono i media ora a gestirne il Potere. Media che creano e disfanno consenso alla bisogna del ricco padrone che ne detiene il possesso. Perché solo i ricchi possono averne il possesso per ribadire ciò che si sa da sempre, ossia che Denaro è Potere e viceversa. La democrazia è una barzelletta, non è altro che il contentino che il ricco dà ai poveracci e ai simplicitti ingegni, l’abbiamo smascherata da tempo, significa semplicemente far bastonare il popolo dal popolo in nome del popolo, e chi se ne riempie la bocca mistificandone il concetto, non fa altro che lavorare per il padrone a danno della stragrande maggioranza di tutti gli altri ridotti alla sua schiavitù. Il ricco padrone, l’unico responsabile delle ruberie che si fanno alla cosa comune, delle carneficine che si fanno in nome della sua morale e dello sfascio in generale di tutto il pianeta.

Essere contro Salvini significa essere contro quello sovra citato,aggiungendo il razzismo e contro l’autoritarismo dello Stato, cioè, il fascismo e le persecuzioni delle etnie. Si, infatti i Salvini e i Meloni sono fascisti, filo capitalisti, filo finanza,filo banche. Come mai raggiungono il quasi il 50%dei consensi! Lei domanda. Perché l’economia italiana e’ in profonda crisi da oltre dieci anni e questo significa crescente disuguaglianza, ansietà esistenziali, corruzioni politiche, una politica inetta al servizio del grande capitale, istituzioni inefficienti, partiti e movimenti altamente instabili, disoccupazione, povertà e grande degrado delle città insieme a ostentazione di ricchezza e opulenza, e la sensazione della gente di contare nulla. E’ a questo punto le persone senza più un solido appiglio o riferimento esistenziale sono prede ideali per i demagoghi come Salvini, -prima italiano, poi verde padano e poi di nuovo italiano- e la Meloni, sempre fascista di ferro ma con l’immagine d’innocente ragazzina, puntano il dito verso le cause di tutta questa situazione verso i più deboli, i più poveri, i diversi, i “forestieri” che alla fine sono immigranti, neri, arabi, musulmani. Salvini e Meloni li demonizzano e buttano odio a cascata su di loro. Non c’e’ cosa al mondo più facile di trovare un capro espiatorio per un popolo abbandonato dai suoi politici. Salvini e Meloni a questo punto le figure paterne e materne garanti di sicurezza e protezione esistenziale.

E’ la solita tesi del ruolo centrale della comunicazione nella formazione dell’opinione pubblica. Ma non regge. Sui media si trova tutto e il contrario di tutto. Ora, con Internet, la varietà e l’accessibilità delle informazioni è aumentata enormemente. Perché qualcuno ascolta certe campane e non altre? Perché, anche a parità di livello d’istruzione e di condizioni socioeconomiche, a qualcuno sentire Salvini parlare fa vomitare, mentre in altri suscita approvazione ed entusiasmo? La radice del problema sta nella coscienza individuale, sulla cui formazione e crescita influiscono fattori genetici, l’educazione e l’ambiente familiare, la scuola, l’ambiente sociale specifico di ognuno. Il fatto è che la maggior parte delle persone hanno un grado di evoluzione mentale-emotiva insufficiente ad affrontare i problemi di una società complessa e articolata come quella attuale. Gran parte della “massa sociale” è composta da materiale inerte, facilmente manipolabile, capace di votare oggi 5S, domani Lega, dopodomani PD. Coscienze come foglie trasportate dal vento, un vento fatto da umori e vicende personali, discorsi sentiti qui e là, impulsi momentanei, tra i quali prevalgono i più rozzi e primordiali, del tutto inadeguati alla situazione sociale attuale. Nessuna elaborazione individuale intelligente delle informazioni, ma solo un assemblaggio meccanico semi casuale di fattori esterni. Se non si riesce a trasformare abbastanza massa sociale inerte in massa attiva non c’è soluzione.

 

E’ vero: il linguaggio sposta i voti e condiziona le opinioni dei cittadini.ultima modifica: 2019-11-17T18:21:34+01:00da bezzifer
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