Sul Mes il Pd non transige.Per i dem è in gioco la credibilità in Europa: né mediazioni a ribasso, né bandierine da regalare all’avversario
L’epreienza lasciata dal precedente governo ha dimostrato che di fronte alla linea dura tenuta dal duce Salvini, Giggino ha sempre fatto dietro front anche sui principi fondanti del movimento, quali la Tav, perchè se avesse fatto cadere il governo giallo-verde forse sarebbe tornato a fare il bibitaro. Ciò insegna che se il PD mantiene una linea dura sulle sue proposte giuste, fregandosene di Giggino, sicuramente le otterrà perchè questa volta il pluriripetente sarebbe disoccupato, dal momento che il posto di bibitaro è già stato occupato.
Gli altri 18 Paesi hanno condotto la trattativa con i rispettivi Governi come avvenuto per l’Italia.
Salvini era occupato a parlare d’altro per un anno e mezzo, per cui si sarà dimenticato. Certo che, una diretta facebook sul Mes anzichè sulla Nutella ci stava.
Non siamo il Paese di Pulcinella? Anzi meglio,ora la figura più azzeccata è quella di Cetto Laqualunque,anche peggiorata dai veri protagonisti populisti.Paese poco serio,questo è il nostro dramma principale.Pensare che uno ,che va in giro per le strade a parlarsi col telefonino sul faccione,come uno zombi,possa andare a Palazzo Chigi,nemmeno nella Papua Nuova Guinea è concepibile.
Cerchiamo di essere responsabili, evitando esibizionismi strumentali: il nostro futuro è in Europa e l’Europa di Ursula VdL ha tutto l’interesse al ruolo strategico dell’Italia rimanendo unita e competitiva sugli equilibri mondiali. Giocare questa partita sulla propaganda interna, rincorrendo la Lega e le sirene sovraniste, è replicare una politica demenziale che in altri tempi fu la nostra rovina.
