Ho visto Davigo, Cassese e Padellaro a Piazza Pulita e sono sconvolto.

Risultati immagini per Ho visto Davigo, Cassese e Padellaro a Piazza Pulita e sono sconvolto.Forse vale la pena proprio cambiare Paese come dice la mia amica Dolores. Lo squisito costituzionalista e giurista Cassese segnalava come fosse anomalo che in questo paese i 2/3 degli imputati dopo 4-7anni di processi vengano riconosciuti innocenti. Poi spiegava come l’eccesso di controlli della magistratura e dell’amministrazione abbiano paralizzato gli investimenti. Due esempi portati da Cassese: 1.Basilicata. Lì abbiamo uno dei più grandi giacimenti petroliferi d’Europa, ma da 7 anni per vari veti e impedimenti incrociati (tar in promis) non si riesce a sfruttare quel bene. 2. La gara per la pavimentazione di Piazza Venezia a Roma è partita da 4 anni, ma non si riesce a costituire la Commissione per l’attribuzione dell’appalto per mancanza di commissari disponibili, evidentemente preoccupati di eventuali accuse di favoritismo. A questa vera tragedia, che è ovviamente anche il pallino politico di qualche partito, e che è la vera causa del ritardo economico italiano, Davigo cosa risponde? Che gli amministratori italiani in galera sono di meno di quelli degli altri paesi. Dunque il perseguimento degli amministratori deve essere aumentato. Quindi secondo Davigo bisogna adeguarci (poi a quali paesi? Con quali sistemi giudiziari? Con quanti abitanti? Con quanta produzione attiva?) e aumentare il numero degli inquisiti e dei carcerati. Buuuuum! Quasi Torquemada. Ma che gli è successo a questo nella vita da aver concepito questa visione demoniaca dei cittadini? E in specie dei cittadini impegnati nella cosa pubblica? Poi ci meraviglieremo se un nuovo liberismo selvaggio di tipo Berlusconi a o ma sorretto da un mazziere di ferro anzi due (Salvini e Meloni) pronto a bypassare leggi e istituzioni poggiandosi su un presunto consenso del Poppolo (come il maestro di Predappio) saranno salutati da imprenditori e cittadini come liberatori. E addio adeguamento liberal della nostra Repubblica, con buona pace del paese normale e della nostra collocazione tra le democrazie avanzate del mondo!

PS: Io ho l’impressione, anzi quasi la convinzione, che opinionisti, costituzionalisti, politici ecc. non sappiano, o fingono di non sapere, come stanno ( non come vanno) le cose.

Ogni intervento, pubblico o privato, dal momento in cui è disponibile il finanziamento (vale anche per il privato, con nome meno altisonante, oppure si va a buffo), comporta, se di una certa importanza, qualche anno tra permessi, progetti e adempimenti vari, dall’ambiente ai beni culturali alla sicurezza sul lavoro, procedere d’esproprio e quant’altro.

In mezzo c’è tutto un mondo che è facile immaginare, nel bene e nel male. E tutto questo negli ultimi anni, parere mio personale, non si è semplificato, tutt’altro. Penso sia esperienza comune, in ogni settore, la produzione esasperata di procedure, scritte, che regolano, o vorrebbero regolare, ogni minima attività, con dovizia di riferimento a leggi, decreti, norme ecc.

Mentre l’azione penale, per quanto so, può procedere per iniziativa, per i Tar non è così: i Tar procedono per ricorsi di privati su atti della pubblica amministrazione. Forse, limitando l’attenzione si Tar, il problema forse è perché per ogni cosa che si fa c’è sempre qualche ricorso al Tar? Procedimenti non rispettati, procedimenti che ragionevolmente in una vita umana non si riescono a rispettare, qualcuno che vuole fare come gli pare perché è o si ritiene in posizione dominante ecc.

E tutto un coacervo legislativo e di competenze nel quale, se uno vuole, ha solo l’imbarazzo della scelta per cosa ricorrere, anche ad arte. C’è da razionalizzare molto, non rottamando quanto piuttosto intervenendo a ragion veduta. Ma in un’epoca di fenomeni trasversali è molto difficile.

Ho visto Davigo, Cassese e Padellaro a Piazza Pulita e sono sconvolto.ultima modifica: 2019-12-07T17:07:03+01:00da bezzifer
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