Ora basta alibi. L’Europa ha giocato le sue carte.Cerchiamo di farlo funzionare al meglio, proviamo al Consiglio Europeo a migliorarlo ulteriormente, e mettiamoci al lavoro senza alibi. E senza più slogan.

 

L'immagine può contenere: il seguente testo "Claudio Cerasa ore Stanziati 100 mld contro disoccupazione e 200 da Bei per le imprese. Riviste norme su aiuti di stato. Sospese regole di bilancio. Stanziati da Bce 750 mld. Attivati 500 mld del fondo Mes senza condizionalità per spese sanitarie. Si lavora su recovery bond. Ma l'Europa non esiste."

Come era largamente prevedibile, l’accordo di ieri sera all’Eurogruppo mette in campo uno strumento (il Mes) e ne annuncia altri due (una nuova linea di garanzie Bei per i prestiti alle imprese, e “Sure”, cioè la nuova linea di credito ai governi per la cassa integrazione).

Vediamo meglio.
A dispetto di chi ha passato mesi a definirlo un’associazione a delinquere, a dispetto di chi diceva (anche fino a ieri) “No al Mes senza se e senza ma”, alla fine – ma tu pensa un po’ ! – e’ invece arrivato proprio il Mes.
E come sostenevamo in tanti, è stato perfettamente possibile farlo – nel pieno rispetto dei Trattati – senza nessuna condizionalita’ “lacrime e sangue”, bensì con una del tutto lieve e scontata: l’utilizzo delle risorse (fino ad un massimo del 2% del Pil) solo per spese legate all’emergenza sanitaria.
A questo proposito è prioritario capire meglio due cose:
a) insistere affinché la definizione di “spese legate all’emergenza sanitaria” sia la più larga possibile, e includa i costi economici indotti dalla crisi sanitaria
b) avere conferma che l’accesso al Mes fa accedere anche all’OMT della Bce (=gli acquisti illimitati di titoli di stato sul mercato secondario, cioè il “bazooka” annunciato da Draghi il 26 luglio 2012 e mai messo in funzione). Potrebbe essere la cosa cruciale.
Gli altri due strumenti annunciati (le nuove garanzie Bei e il nuovo meccanismo Sure) possono essere strumenti utili (il primo sul fronte imprese, il secondo sul fronte lavoro) ma devono essere resi operativi davvero in fretta.
Altre cose concrete, come da alcuni di noi previsto, non ce ne sono. La prospettiva degli Eurobond – cruciale per far fare un salto in avanti all’integrazione europea – sarà reale solo quando gli Stati saranno disposti a dotare la Ue di una vera capacità fiscale e di un vero bilancio, cedendo sovranità dal livello nazionale a quello “federale”.
Il ministro Gualtieri – che alcuni non hanno perso occasione per attaccare – ha fatto invece un ottimo lavoro, nel contesto e nelle condizioni date.
Il problema semmai è che è stato inviato a negoziare sulla base di un mandato che ha troppo spesso dato l’impressione di cedere alle sirene populiste provenienti dall’opposizione. E non solo.
Non posso ovviamente sapere i dettagli di cosa sia successo nella riunione dell’Eurogruppo, ma è stato ad esempio un peccato che alla fine sia ricomparso quel limite del 2% del Pil per l’utilizzo del Mes, che a un certo punto sembrava possible eliminare. Sarebbe un peccato se si fosse trattato di un irrigidimento di altri paesi dovuto a eccessive nostre insistenze su altri fronti (che alla fine come abbiamo visto si sono rivelati comunque inconsistenti). Spero ci possa essere margine, nel Consiglio Europeo, per tornare a discutere di questo limite.
Ora basta alibi. L’Europa ha giocato le sue carte. Non saranno state le migliori (e non sempre per colpa degli altri), ma non sono nemmeno scarse: stiamo parlando di più di 500 miliardi di euro messi a disposizione (240 di Mes, 200 di Bei, 100 di Sure).

Cerchiamo di farlo funzionare al meglio, proviamo al Consiglio Europeo a migliorarlo ulteriormente, e mettiamoci al lavoro senza alibi. E senza più slogan.

Ora basta alibi. L’Europa ha giocato le sue carte.Cerchiamo di farlo funzionare al meglio, proviamo al Consiglio Europeo a migliorarlo ulteriormente, e mettiamoci al lavoro senza alibi. E senza più slogan.ultima modifica: 2020-04-10T16:10:59+02:00da bezzifer
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