Non indignatevi! Il problema non sono i militanti Cinquestelle, ma le verità alternative di Conte

Potrebbe essere un'immagine raffigurante testoA un comizietto del segnaposto del populismo, un paio di grillini hanno invocato le maniere forti (e violente) nei confronti di Renzi. Ma cosa vi aspettavate? Più preoccupante è il ragionamento dell’ex premier sull’operazione politica che lo ha destituito: ancora adesso non ha capito che quella mossa ha salvato tutti noi dalla sua grottesca incompetenza

Ieri il Twitter s’è indignato perché a un comizietto di Giuseppe Conte e di Andrea Scanzi un paio di babbei a cinque stelle hanno urlato, a proposito di Renzi, «sparategli» e «fatelo fuori» senza che i due capi dei suddetti babbei abbiano avuto nulla da dire.

L’indignazione politica, però, dovrebbe essere vietata dalla Convenzione di Ginevra perché è tra le cause dello stato comatoso del nostro dibattito pubblico. Oggi tutti si indignano per qualsiasi cosa anche la più futile e si procede per opposte indignazioni, soprattutto se sostenute da cancelletti sui social. Quel libretto di  Stéphane Hessel che, appunto, si intitolava “Indignatevi!”, è stato uno dei fattori più rovinosi per la sinistra italiana, anche più di D’Alema. Indignarsi, poi, per quello che dicono i babbei a cinque stelle, come se avessero mai detto cose sobrie e sagge , oltretutto è surreale. 

Conte in serata ha preso le distanze, ma chi ha ascoltato l’audio dell’intervento converrà che la cosa grave di quel comizietto anti renziano del segnaposto del populismo non è la reazione scomposta dei babbei astanti, ma il ragionamento politico, se così si può dire, che l’ha generata.

Non indignatevi! Il problema non sono i militanti Cinquestelle, ma le verità alternative di Conteultima modifica: 2021-09-17T10:40:16+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share