I Debiti Di ROMA (12 Miliardi!) Passano Allo Stato: Li Dovremo Pagare Noi! 214 euro a testa per il buco di Roma

214 euro a testa per il buco di Roma

Tutto cambia perché nulla cambi. Come primo articolo della Costituzione italiana dovrebbe essere scritta questa massima del Gattopardo. Almeno sarebbe un articolo finalmente rispettato. 

Questo viene in mente a chi guarda i fatti della politica senza i paraocchi dell’ideologia o degli interessi di partito. Già in passato i governi hanno fatto a gara a salvare- a spese del contribuente- Roma e le sue cose, come il buco della sanità del Lazio o i vari salvataggi Alitalia, ma il meglio lo hanno sempre riservato al Comune: nel 2009 con la legge di “Roma Capitale” il debito di Roma era stato rapportato a una bad bank e coperto per tre quinti da tutti gli italiani e per due quinti dai romani. Ora arriva il “decreto crescita” che trasferisce allo Stato il debito accumulato dal Comune di Roma: 12 miliardi di euro. 

Così, entro il 2021, si concluderà la gestione commissariale del debito della Capitale e nello stesso anno si abbasserà l’addizionale locale di Roma in carico sui cittadini romani proprio per compensare almeno in parte il pagamento del debito. I cittadini romani pagheranno di meno e si ritroveranno liberi dai debiti a spese del resto degli italiani su cui graveranno nuove tasse per ripagare la nuova supermancia che premia l’inefficienza e l’irresponsabilità della capitale. 

12 miliardi di debiti spostati da Roma al resto d’Italia. Per capirci, con 12 miliardi Milano potrebbe costruire tre nuove linee della metropolitana, di cui una circle line, oppure portare il traffico automobilistico sottoterra con dei tunnel stradali sotto la città, oppure ancora si potrebbe realizzare in tutta la città un sistema sotterraneo di riscaldamento geotermico in grado di abbattere l’inquinamento prodotto dalle caldaie. Con 12 miliardi potremmo sostituire il parco auto di tutti i cittadini con veicoli elettrici o ibridi o ancora, potremmo costruire delle linee TAV che ci portino al mare in meno di mezzora.

Il salvataggio di Roma non è solo un disco verde a fare nuovi debiti, tanto li pagheranno gli altri, ma è l’ennesimo esempio di una politica in cui si dice che tutto cambi affinchè tutto resti sempre uguale: dove l’assistenzialismo regna sovrano, dove chi fa debiti e produce inefficienza e corruzione viene sempre salvato a spese di chi lavora e produce rispettando le regole. 

12 miliardi. Nelle cinque giornate Milano si era sollevata per molto meno. 

LA VERITÀ SUL DEBITO DI ROMA.Il debito pubblico dell’Uganda, nazione del centro Africa con 34 milioni di abitanti, ammonta a circa 11 miliardi di dollari, un miliardo in meno del comune di Roma che ad oggi conta circa 12 miliardi di debiti. La parte più consistente sono di carattere finanziario (9 miliardi), i restanti commerciali accumulati in anni di cattiva amministrazione da giunte di tutti i colori politici consapevoli di amministrare un comune too big to fail che ha portato a una gestione sconsiderata dei bilanci comunali.

La cosa grave è che, a fronte del costante aumento del debito comunale, non è corrisposto un miglioramento dei servizi per i cittadini, i rifiuti e i trasporti sono l’emblema e non a caso vengono gestiti da due partecipate, l’Ama e l’Atac. Negli ultimi anni le condizioni di Roma sono progressivamente peggiorate; dal decoro urbano alla sicurezza, dalla gestione dei rifiuti alle strade e ai trasporti, la città è inoltre ferma in un immobilismo che impedisce la realizzazione di grandi opere a causa delle continue vicende giudiziarie che si abbattono su costruttori, amministratori e imprenditori legati a una gestione della cosa pubblica tutt’altro che limpida.

Il celebre racconto di Ennio Flaiano “Un marziano a Roma” in cui si racconta l’arrivo di un alieno nella città eterna dapprima osannato, poi sempre meno considerato e infine dimenticato, calza a pennello per descrivere l’amministrazione Raggi incapace di gestire le problematiche della città, in primis l’enorme debito pubblico.

Dove non riesce l’amministrazione capitolina arriva lo Stato che in questi anni, per evitare che il comune di Roma dichiarasse bancarotta, ha elargito un contributo annuo di 300 milioni di euro, una cifra ingente che non è bastata a risanare i bilanci della capitale. Così è stata elaborata una nuova soluzione che dovrebbe entrare nel decreto crescita per cui lo Stato si accollerà gran parte dei debiti di Roma, una decisione che se approvata porterebbe tutti gli italiani a dover pagare la cattiva gestione del Comune di Roma. Un progetto ingiusto nei confronti delle centinaia di comuni virtuosi che, a fronte della buona amministrazione di tanti amministratori locali e ai sacrifici dei cittadini, hanno mantenuto in questi anni i conti in ordine e si ritroverebbero a dover pagare debiti per colpe non loro. Una misura che non incontrerebbe il favore dell’elettorato leghista, sopratutto al nord, e che si prefigura come un nuovo capitolo della visione economica statalista del M5S. Per risanare i conti del comune di Roma servono tagli agli sprechi, ottimizzazione delle risorse, attrarre nuove investimenti, non scaricare il debito sulle spalle degli italiani.

 

I Debiti Di ROMA (12 Miliardi!) Passano Allo Stato: Li Dovremo Pagare Noi! 214 euro a testa per il buco di Romaultima modifica: 2019-04-08T18:36:37+02:00da bezzifer
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