Smettetela di vedere nelle Sardine la salvezza dal vuoto politico a cui ci avete sbattuti.

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Il problema è la prospettiva da cui state guardando le cose. Le Sardine non sono ciò che pensate, e ora vi spiego perché. Io l’ho compreso dopo l’incontro con il portavoce Mattia Santori (qui la video-intervista) e a cui è riferita l’illustrazione di questo articolo. Ma pazientate un attimo, la devo prendere da lontano.Negli ultimi quindici anni sono nati diversi movimenti dal basso di mobilitazione popolare. Alcuni di successo, altri no. Il loro intento? Rompere con la politica, ritenuta distante dai cittadini.

Dai girotondi al popolo viola passando per il Movimento Cinque Stelle, le folle che riempiono le piazze appassionano tutti e destano grande curiosità. Richiamano all’attenzione e verso di esse si accende subito un segnale di speranza. E ogni volta che ciò accade, questo o quello schieramento politico fanno a gara per mettere il cappello sul neonato movimento in modo da accaparrarsi immediatamente il favore di chi orbita intorno a quello stesso movimento: potenziali elettori che quei partiti non riuscirebbero mai a fare loro.

È una dinamica ricorrente che si ripete in modo quasi sistematico. Fin qui nulla di male. Ma tale è oggi la crisi identitaria dei partiti tradizionali e più in generale del sistema in cui viviamo, e così profondo il distacco della politica, che una semplice mobilitazione dal basso (nel caso delle Sardine persino nata in un contesto circoscritto, ovvero regionale) viene automaticamente trasformata in quel che non è.La politica è talmente vecchia e priva di idee che appena intravede il germe di un cambiamento in grado di ottenere un seguito (anche elettorale) e di riaccendere gli animi ci si butta a capofitto nel tentativo di rigenerarsi, di salvarsi da una morte annunciata.

E subito si pretende da quel movimento di colmare un vuoto politico, di idee, di creatività e financo elettorale che i partiti tradizionali non riescono a riempire.Così in men che non si dica media, società civile e politici si rivolgono a quelle piazze con un unico quesito: e ora che succede, che fate, chi voterete, chi appoggiate, verso chi confluirete? Qualcosa dovrete pur fare. Il tutto dopo appena un paio di manifestazioni di piazza ben riuscite e molto ben organizzate, poiché appunto nate con uno scopo preciso e un fine chiaro e definito. Dando per scontato che questo neonato movimento abbia già le idee chiare sul da farsi e su come trasformarsi in un movimento politico nazionale.E ciò e impossibile perché le idee ok forse ci sono,ma poi ci vuole esperienza di impostazione del come fare,e in che tempi attuare idee leggi che si hanno in testa,e per fare ciò pur essendo in grado serve essere nella stanza dei bottoni (parlamento),e per essere in quella stanza serve essere votati,per essere votati serve andare a votare,e allora visto che i tempi stringono,per salvate l’ITALIA, non dare fiducia e voto al unico gruppo politico,che non solo a parole ha dimostrato d’essere in grado di soddisfare col fare le vostre idee ,che sono anche le nostre,questo gruppo partito ha un nome e un leader (ITALIA VIVA-RENZI).Perché ok splendide piazze avete creato e creerete,ma il vostro e pure nostro volere o idee,rimangono nelle piazze se non ce nessuno che le sviluppa e le attua,e ripeto per fare ciò l’unico partito attualmente in italia che può fare ciò.E ITALIA VIVA. 

Smettetela di vedere nelle Sardine la salvezza dal vuoto politico a cui ci avete sbattuti.ultima modifica: 2019-11-28T11:51:44+01:00da bezzifer
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