Se il pentastellato parla da Le Pen
Il proclama di Grillo sugli immigrati irregolari sancisce la svolta trumpista-lepenista del Movimento 5 Stelle.
Populismo è ormai una parola “malata”, un contenitore che comprende tutto e non spiega niente. Ma in certi tornanti della nostra storia un’Internazionale Populista esiste davvero, e purtroppo lotta “contro” di noi. Questo è uno di quei momenti. L’Europa è stretta nella morsa dell’orrore per la strage di Berlino, del dolore per la morte di Fabrizia e del terrore per l’uccisione a Sesto San Giovanni del killer del Tir Anis Amri. Beppe Grillo cavalca l’onda, e scavalca Salvini a destra. Completa la svolta trumpista-lepenista del Movimento, anticipata due settimane fa a Die Welt da Di Battista.
Per toni e contenuti, il “Manifesto anti-immigrati” postato sul Sacro Blog del leader pentastellato ricorda i proclami antisemiti del Ventennio. Grillo invita masse immaginarie alla ribellione contro tutti gli invasori. “Basta, è ora di agire”. Seguono quattro passi nel delirio dell’intolleranza e dell’inconsistenza. “Tutti gli immigrati irregolari devono essere rimpatriati, a partire da oggi”. Dopo ogni attentato, “Schengen deve essere rivisto e immediatamente sospeso”, ripristinando subito “i controlli alle frontiere”.
La linea del Movimento sul tema dei migranti e dell’accoglienza è sempre stata ambigua. Ma una deriva xenofoba così becera ed esplicita non si era mai vista
Non lo sapeva di che pasta era fatto il M5s o ci prende tutti in giro? Che il Grillismo fosse per la sua massima parte molto simile a movimenti e situazioni tipo Trump o Le Pen era chiaro a molti. Capisco chi si informa solo sui social e non va al di là del ragionamento di pancia o a battuta secca, ma ,accidenti, da uno che per mestiere deve seguire giornalmente la politica, beh, questo è troppo! E si capisce che per prendere qualche voto in più Grillo deve solleticare gli istinti più beceri della gente, soprattutto di quelli che soffrono o che temono maggiormente i cambiamenti che, comunque vada, avverranno. Lui trae profitto e voti dal malessere, più stanno male più lui urla e tanti gli vanno dietro. Non una proposta sensata, su nulla. Il vuoto. Dopo però aver fatto tabula rasa di ogni possibile ragionamento o confronto.
Finalmente anche il Giornalismo ITALIANO apre gli occhi. Dopo avere speso tutte le sue energie a tirare la volata del “no”, contro “la deriva autoritaria” e le incongruenze della riforma, ora scopre la natura del populismo grillino. Non occorreva una laurea in giornalismo per accorgersi che la vittoria dell’Appendino a Torino fu causata dall’appoggio della Lega che si era riconosciuta sulle posizioni anti immigrati del leader locale dei 5stelle, Bertola, fatte proprie esplicitamente da Grillo sul suo blog il 5 agosto 2015. Peccato , appunto , che fino a poco prima della vomitata di Grillo , il Giannini ha partecipato in prima fila a fustigare RENZI ….sempre contro….con falsita’ e grande malafede ……e adesso…si accorge ADESSO ???????????!!!!!!!!!!! Faremmo volentieri a meno di giornalisti cosi , rovinano il nostro paese , solo per le loro invidie e masturbazioni mentali. I fatti sono tante riforme ,gestione ottimale dei terremotati , la Salerno – Reggio Calabria .,….Tutto migliorabile ….ma ….mai nessuno come il governo RENZI !!!!
Purtroppo non da oggi la pessima abitudine di accorgersi della pericolosità delle posizioni politiche di alcuni solo dopo aver demolito la parte che le poteva contrastare ha portato al declino ed all’imbarbarimento che viviamo. Sinceramentemente non posso che provare un crescente fastidio per i cantori del giorno dopo che prima distruggono e solo poi piangono del deserto (politico e culturale in questo caso) che hanno contribuito a creare.
E si qualche volta non é conveniente vincere una battaglia per perdere la guerra…. Per caso avete informazioni su cosa stiano studiando per riformare la legge elettorale??? Non dovevano farlo subito e con forte condivisione? Per caritá é cosí bello occuparsi con autorevolezza dell’immigrazione naturalmente senza peró immischiarsi con i mittenti che ci guadagnano….
Come si fa a cambiare questa povera ITALIA se quotidianamente i puristi giornalisti fate le pulci al leader di turno per farlo perdere? Non sono iscritto al PD e Renzi mi è politicamente molto antipatico. Ma, caro giornalista Lei, e i tanti che amo definire masochisti , mi ricordate i giovani americani che prima non sono andati a votare e adesso manifestano contro l’elezione di Trump. Così come gli estremisti ecologisti che hanno presentato il loro candidato in contrapposizione alla Clinton e, con il loro il loro 2%, sono stati determinanti per la sconfitta del candidato Democratico. Le lacrime che versano, per le preoccupanti politiche sull’ambiente che ha nel programma il candidato repubblicano, sono solo lacrime di coccodrillo. In questo vedo molte similitudini con il vostro ottimo articolo.
Come all’inizio dell’era berlusconiana i liberali hanno impiegato un lustro per capire che della rivoluzione liberale a Berlusconi non gliene fregava niente, allo stesso modo i nostri pasdaran del progressismo senza macchia, hanno dovuto attendere qualche anno per capire che un movimento che dipende da una società a responsabilità limitata, che fa firmare un contratto con tanto di penale ai propri candidati come fossero di fatto dipendenti, nulla ha a che vedere con la democrazia. Oggi, in concorrenza col lepenista Salvini, testimoniano pure che l’importante è vendere il “prodotto” che deve incontrare il gusto dei clienti, poco importa se questo è in conflitto con la democrazia stessa, col buon senso e pure col senso di umanità. Caro GIORNALISTA ben tornato nel mondo reale.
I giornalisti sono stati i più ridicoli durante la campagna del NO; hanno deriso il PD, prestandosi a tutti i conduttori dei media grillini ed ora, eccoli pronti a dichiarare quello che hanno sempre saputo tutti: i 5 S sono ex fascisti, di evidente estrazione familiare maturata nella destra più estrema ma rifiutati dall’allora MSI. Vedete la storia familiare e personale di DIBBA e Di Maio, Taverna e Fico. Auguri Giannini e o Damilano, vai a scrivere sul FATTO QUOTIDIANO, dopo che hai cavalcato Floris, Lilli, Travaglio, Berlinguer, Crozza, Giannino e Milan su Radio 24 Ore, Radio 102.5 ed RDS. Auguri a tutti i venduti della sinistra, passati a Grillo. La sinistra riformista è composta da gente moderata ma attenta al sociale ed alle riforme progressiste.
La missione contro il rinnovamento è finita.Ristabiliti i gli illustri sederi sui loro antichi scranni, scongiurato il pericolo che il popolo si accorga che un certo sindacato è funzionale solo per le loro carriere interne, impedito che un solo stipendio romano si potesse dissolvere ora “l’eroico” popolo del NO si divide ed ognuno ritorna alla primaria occupazione:curare i propri interessi.Chissà se chi non aveva nulla prima del referendum e li ha aiutati col proprio NO ora passerà un Natale più ricco e soddisfacente come i politici che anno salvato.
Speriamo che almeno gli abbiano mandato gli auguri.
PS:Caro Giannini, a Natale siamo tutti più buoni, lo si vede da questi articoli così pieni di Speranza, così profondi, così liberi da ogni pregiudizio. Le faccio i miei migliori auguri di Natale. Spero che il 2017 porti ai grandi giornalisti come lei un briciolo di onestà intellettuale, c’è n’è tanto bisogno,(e così i vari Formigli, Floris, Padellaro, Berlinguer, Freccero…) togli i se, non continuare a mettere la testa sotto la sabbia, non continuare in nome dell’antagonismo al PD di non vedere quello che è sotto gli occhi di tutti: il S5S è sempre stato un partito di destra qualunquista, sessista, antidemocratico, settario, razzista (Grillo: Roma sarà invasa dalla spazzatura e dai clandestini…) , guidato con metodi dittatoriali privatistici estranei alla democrazia. Anche Santoro e Saviano all’inizio ci son cascati, ma ora hanno cambiato idea.
ORA: sugli immigrati grillo fa il copia e incolla delle dichiarazioni di salvini e marine le pen, ma se qualcuno lo fa notare, i grilli si offendono. Fateci capire. Siete di destra, non è mica reato. Sulla paura dell’immigrato e le parole d’ordine del populismo, si prendono tanti voti da diversi anni, ma non si risolvono i problemi. Magari si è vicini alla pancia del mitico POPOLo, ma non è che siccome la gente ne ha le balle piene degli immigrati, il problema immigrazione si risolve come per incanto. Quando c’erano bossi e maroni l’immigrazione c’era lo stesso, gli sbarchi pure. La ricetta magica non c’è, bisogna coordinarsi molto di più a tutti i livelli, ma i muri, la fine di shengen, le urla, le banalità vanno bene per la campagna elettorale, non per la realtà. Roma insegna. Un conto è il mondo dei balocchi, un altro la realtà.Al netto delle motivazioni umanitarie che pare non interessino più a nessuno, vediamo di affrontare il tema dell’immigrazione come un problema di ingegneria idraulica. Non è che se metti sulle rive del Po un cartello “vietato esondare” quello non esonda; e anche gli argini di cemento armato (i muri, per intenderci) non servono a molto perché l’aumento di velocità della massa d’acqua li frantuma. da sempre si sa che le piene vanno fatte sfogare in una rete razionale di canalizzazioni. Questo stanno cercando di fare gli stati non ancora corrotti dal populismo e dalla xenofobia, non per buonismo ma per responsabilità, lottando non solo per contenere il problema ma anche contro un fronte interno di gente che si rivolta se in paese arrivano cinque profughe con i bambini e grida all’alluvione anche se si è solo bagnata gli alluci.