OMOGENEITÀ – È la parola chiave della sentenza della Consulta sull’Italicum.

OMOGENEITÀ – È la parola chiave della sentenza della Consulta sull’Italicum. Servono leggi elettorali di Camera e Senato anche diverse, ma in grado di garantire “maggioranze omogenee” 

Le leggi elettorali con cui si voterà alle prossime politiche non devono necessariamente essere “identiche”. L’importante è che garantiscano “maggioranze omogenee”. A distanza di 15 giorni esatti dalla sentenza che ha bocciato gran parte dell’Italicum, i giudici della Corte Costituzionale pubblicano le tanto attese motivazioni di quella sentenza. Molto rumore per nulla? Sembrerebbe proprio così.

La sentenza della legge elettorale

Legge elettorale deve garantire maggioranze omogenee. Per la Consulta la legge elettorale deve garantire maggioranze omogenee tra Camera e Senato. La Corte Costituzionale “non può esimersi dal sottolineare che l’esito del referendum ex art. 138 Cost. del 4 dicembre 2016 ha confermato un assetto costituzionale basato sulla parità di posizione e funzioni delle due Camere elettive”, è la premessa.

In tale contesto, prosegue la Consulta, la Costituzione, “se non impone al legislatore di introdurre, per i due rami del Parlamento, sistemi elettorali identici, tuttavia esige che, al fine di non compromettere il corretto funzionamento della forma di governo parlamentare, i sistemi adottati, pur se differenti, non devono ostacolare, all’esito delle elezioni, la formazione di maggioranze parlamentari omogenee”.

Ballottaggio distorsivo come premio del Porcellum. “Non comprimere eccessivamente il carattere rappresentativo dell’assemblea elettiva e l’eguaglianza del voto”. È la motivazione con cui la Corte costituzionale ha bocciato il ballottaggio, com’era previsto dall’Italicum.

La Consulta spiega nelle motivazioni che con l’italicum “una lista può accedere al turno di ballottaggio anche avendo conseguito al primo turno un consenso esiguo, e ciononostante ottenere il premio, vedendo più che raddoppiati i seggi che avrebbe conseguito sulla base dei voti ottenuti al primo turno. Le disposizioni censurate riproducono così, seppure al turno di ballottaggio, un effetto distorsivo analogo a quello che questa corte aveva individuato nella sentenza n.1 del 2014, in relazione alla legislazione elettorale previgente”.

Premio con 40% non è irragionevole. Un premio di maggioranza assegnato alla lista che al primo turno ottiene il 40 per cento non è “irragionevole”, perché “consente di attribuire la maggioranza assoluta dei seggi in un’assemblea rappresentativa alla lista che abbia conseguito una determinata maggioranza relativa”. Lo scrive la Corte costituzionale nelle motivazioni della sentenza sull’Italicum.

Capolista bloccato non lede la libertà di voto. Il sistema di capilista bloccati previsto dall’Italicum “non determinano una lesione della libertà del voto dell’elettore”. Lo scrive la Consulta nella sentenza sulla legge elettorale, spiegando che è un sistema ben diverso dai criteri, bocciati dalla Corte, del Porcellum, che “imponevano all’elettore di una lista di scegliere in blocco anche tutti i numerosi candidati in essa elencati – che non aveva avuto modo nè di conoscere nè di valutare”.

Ci sono infatti tre differenze sostanziali: “le liste sono presentate in cento collegi plurinominali di dimensioni ridotte, e sono dunque formate da un numero assai inferiore di candidati; l’unico candidato bloccato è il capolista, il cui nome compare sulla scheda elettorale (ciò che valorizza la sua preventiva conoscibilità da parte degli elettori); l’elettore può, infine, esprimere sino a due preferenze, per candidati di sesso diverso tra quelli che non sono capilista”.

Sembra un sofisma , come si fa a garantire maggioranze omogenee a camera e senato se tempo e spazio sono diversi? Il tempo= platea elettorale , al senato vota chi ha più di 25 anni. Spazio = rappresenta regionale al senato che la costituzione privilegia. Il giornalista dice che l’italicum è stato bocciato dalla consulta , non mi sembra vero è saltato il ballottaggio solo perché il referendum non ha favorito l ‘abrogazione del senato. Quindi l’italicum è costituzionale, voglio vedere chi lo cambia!

Erano riusciti a fare la legge più bella del mondo.. che però li avrebbe fatti sparire.Loro, quelli capaci.. C’ha pensato la supercasta di garanti e protettori della casta – quelli che hanno impiegato 8 anni e una miriade di governi di mezzo, per abolire il porcellum – a togliere le castagne dal fuoco.OK:diciamola tutta, con il referendum Grillo ha avuto la chance per andare a governare, visto che è una testaccia dura e capisce poco di politica, si è autodestinato a non vincere, forse è la sua scelta, visto il disastro di Roma e i papabili primi ministri, un Di Mail che capisce poco e briga parecchio e un Di Ballista dei giri in tour, che racconta fregnaccce, lo volevano in premier league come raccattaballe, ma ha rifiutato non si è ritenuto all’altezza del compito.Se Grillo dovesse gestire l’Italia come gestisce il movimento ci sarebbe da avere paura. Ma quando scopriranno la correttezza dell’operato di Renzi? Quando lo spread arriverà a 400?D’Alema e Salvini giuravano che la vittoria del NO, anche se lasciava l’Italia imbalsamata, non avrebbe avuto ripercursioni internazionali.Perchè gli italiani si innamorano sempre di piccoli narcisi imbonitori? Nessuno in Italia vuole perdere poltrone privilegi e vitalizi. L’unica stella polare della politica in Italia è quella. Non hanno mai voluto adottare leggi elettorali maggioritarie serie. Sempre schifezze. Mattarellum, porcellum. Leggi costruite per permettere a tutti di tenere sempre i piedi nelle scarpe. Le leggi elettorali serie mettono partiti contro partiti. Chi vince governa chi perde fa opposizione. E chi vince prende tutto. Governa per tutto il tempo della legislatura ed alla fine viene giudicato dal popolo per quello che ha fatto. Gli altri fanno opposizione e non possono in alcun modo condizionare gli equilibri della maggioranza. Qui non si può. Qui ci si mette insieme senza criterio al solo scopo di evitare le vityorue altrui e condizionare i partiti maggiori. Speriamo che gli italiani la prossima volta diano un giudizio netto. Diano una maggioranza solida a singoli partiti. Solo così se ne esce…

OMOGENEITÀ – È la parola chiave della sentenza della Consulta sull’Italicum.ultima modifica: 2017-02-10T10:26:38+01:00da bezzifer
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