Ma D’Alema ancora va in giro? E’ proprio senza vergogna, più che fondare nuovi partiti ha la naturale inclinazione ad affondarli….

Massimo D’Alema certifica la scissione e presenta di fatto un nuovo partito: a sinistra per parlare ai delusi di Renzi e Grillo

LA GRANDE speranza della sinistra post comunista, dalla Bolognina in poi, era che la morte dell’ideologia avrebbe reso più viva la politica. Più viva e più libera di abbracciare la realtà, di assomigliare alle persone e alla società così com’erano, di unire e di dividere non più sulla base delle differenti appartenenze, ma delle battaglie da fare.

L’attuale crisi del Pd, forse sull’orlo del suo dissolvimento, non è grave perché mette a rischio le sorti di questo o quel gruppo dirigente, o addirittura quelle del partito stesso: i leader passano, i partiti anche, e perfino per i litigiosi eredi della grande tradizione comunista e cattolico-popolare vale il cinico ma salvifico detto “chi muore giace, chi vive si dà pace”. La crisi del Pd è grave perché, con tutta la buona volontà, non si riesce a leggerla in chiave di autentico scontro politico, cioè di un conflitto provocato da visioni inconciliabili della società, dell’economia, dei diritti e dei doveri, degli interessi da tutelare e di quelli da combattere.

CARO D’ALEMA.Il vero problema è che la PRIMA DELUSIONE A SINISTRA è stato proprio tu D’Alema, il primo a violare l’art. 11 della Costituzione e ad attaccare lo Statuto dei Lavoratori, a conferma degli “errori” di giovinezza, quando nella sua sezione del PCI faceva nascondere i ritratti di Lenin…ora “nella rottura del Pd l’auspicio di D’Alema è la rinascita di un centro-sinistra a due gambe, evocativa dello schema Margherita e Ds, in forma nuove: “La somma dei voti che questi due movimenti possono raccogliere è assai maggiore di quelli che può prendere il Pd”. Uno, appunto, è quello che nascerà dalla rottura di domenica, l’altro è il Pd, in cui è in atto da tempo una deriva neocentrista nelle politiche, su banche lavoro, utilizzo della flessibilità e nel partito.”

Oddio Massimo…hai deciso di scinderti dal PD per poi entrare in una coalizione col PD quando ci sarà, eventualmente, una nuova legge elettorale proporzionale????
E quindi stai tentando un “reverse engineering” dei DS…
Massimo ti do una notizia: il PD non è la Margherita e la tua Nuova-Cosa-Di-Sinistra-Senza-Centro non è come i DS.

Ecco, l’unica cosa su cui sono d’accordo con D’Alema, e che spero si verifichi, è che la sua Nuova-Cosa-Di-Sinistra-Senza-Centro possa portar via i nostalgici dei DS che non votano più PD al M5Stelle.

Io dico che tutto ciò è un bene, un bene per la DEMOCRAZIA innanzitutto. Si litiga, ci si incaxxa, ci si divide , si lotta ma si dimostra che si è VIVI. D’Alema si ribella ad un giovane politico che lo ha messo di fronte ad una realtà INELUTTABILE e cioè che IL TEMPO PASSA PER TUTTI. Ognuno ragiona e opera in base agli insegnamenti e alla cultura e ai tempi , della politica in questo caso, in cui è cresciuto e fra LUI, D’Alema e Renzi c’è un abisso, così come c’è con Bersani e altri, ma la democrazia non è ESCLUSIVA per nessuno quindi ognuno ha il diritto di esprimersi e di fare le scelte che ritiene più opportune….è la democrazia bellezza, cosa che in altri mo vi menti è SEVERAMENTE VIETATO FARE , inutile segnalare IN QUALI, tanto si sa benissimo. OGNUNO andrà per la propria strada ed esporrà i propri programmi e saranno gli elettori a scegliere o a bocciare con una certezza, NEL PD VIGE LA LIBERA POSSIBILITà DI DIRE QUELLO CHE PARE E PIACE, senza prima consultare ORACOLI GENOVESI O PADRONI MILANESI ……DITE che non è sufficiente? OK, ma almeno sappiamo CON CHI ABBIAMO A CHE FARE!

Non si fa altro che percorrere una via parallella alla realtà del paese. Tutti questi sapienti della politica dovrebbero riunirsi e riconoscere i propri errori. TUTTI. Alla fine dopo avere stabilito una linea condivisa dalla maggioranza qualificata proporre agli elettori un programma da attuare. Il programma da seguire TUTTI. Come si fa a non capire che le scissioni sono perdenti per tutti. La storia ci insegna che in Italia la “Sinistra” non ha mai vinto da sola, ma occorre una apertura verso altri vicini. I problemi sono tantissimi e non di facile soluzione, fateci capire quali sono quelli per voi prioritari e come proponete di risolverli. E smettetela di fare discorsi persi. Viceversa ciascun elettore metterà una X a casaccio frutto solo della confusione.

Le tue chiacchiere caro D’Alema sono solo:Ambizioni personali deluse, ripicche e vendette personali stanno dietro tua probabile scissione nel PD: non ci sono affatto ragioni politiche che, ove esistessero, sarebbero facilmente superabili tenendo in conto il bene del Paese che rischia l’ascesa al potere dei disastrati 5*.

Ma D’Alema ancora va in giro? E’ proprio senza vergogna, più che fondare nuovi partiti ha la naturale inclinazione ad affondarli….ultima modifica: 2017-02-18T08:52:34+01:00da bezzifer
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