Un milione per il Papa. Francesco a Milano entra “da sacerdote” nelle case popolari e in carcere.

La sinistra-sinistra, fallite le manifestazioni violente, s’aggrappa alla tonaca del papa. Di fronte ad un europa sicuramente in crisi, ma migliore dei suoi nemici, vanno salmodiando scemenze sciamaniche. Il papa è grandioso, fa pipì in un cesso pubblico e tutti si prostrano con un sorriso ebete.

Credo che tutti dovrebbero domandarsi perche’ Papa Bergoglio ha piu’ “gradimento” di tante rockstars. A differenza dei politici Francesco capisce cio’ che vuole la gente, spesso rompe il protocollo con iniziative impreviste ma che si evidenziano con la sua presenza. I luoghi, i gesti, i momenti spesso appaiono spontanei ma in buona parte fanno parte di un cliche dove Papa Bergoglio intende apparire come te. Un semplice essere umano che di “lavoro” fa il Papa. Questo mettersi sul piano degli ultimi da a Francesco una popolarita’ che non ha confini. Anche perche’ i suoi gesti “soddisfano” i bisogni etici e morali delle persone facendole apparire importanti come lui. I nostri politici dovrebbero dimostrare gli stessi valori di Francesco che certo non ha un “governo” tranquillo e tante iniziative all’interno di S.Pietro sono state gestite se non imposte dal forte carattere del Papa non trascurando mai i valori a cui si richiama. Servirebbe un clone sempre che non frequenti cattive….amicizie!!

Il fatto vero è che lui è abbastanza spontaneo essendo cresciuto nella miseria e lontano dai palazzi di Roma , ma la macchina di propaganda del vaticano, sfrutta la sua immagine spacciandola per regola, ma la realtà è che lui è una mosca bianca in quel contesto. Troppa corruzione e ricchezza dominano ancora in vaticano.

Perciò fino a quando non cominceranno vendere tutti i tesori che hanno accumulato e rubato vendendo posti in paradiso o in traffici indicibili in millenni e il ricavato donarlo ai poveri dell’africa portandolo direttamente li in africa….. non scomodando un intero continente a spostarsi in europa in modo che sia l’europa e l’italia a farsene carico …. fino allora puo’ predicare quanto vuole e ad andare in tutte le case bianche del pianeta che da domani continueranno ad essere bianche come e piu’di prima…con gli stessi problemi di prima se non peggio. sull’abbracciare i confini poi ? ….. che vorra’di??? entrata libera che avanti c’e’ posto per tutti ??

PS:Mi suona male che il Papa abbia voluto “rubare la scena”, con questa sua trasferta e Milano e Monza, alle contemporanee celebrazioni per il 60o anniversario del Trattato di Roma, mettendole in secondo piano con la complicità di tv e stampa che ne hanno enfatizzato massicciamente l’effetto; non solo, ma mi è sembrato eccessivo e molto poco laico che si sia organizzato il ricevimento in Vaticano prima che in Campidoglio di tutte le delegazioni europee per ascoltare la lezione dal papa su quel che devono o non devono fare. Ma Gesù non aveva detto “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”? E i nostri “Cesari” non ci arrivano da soli a capire quel che devono? devono sempre mostrarsi genuflessi ai capi religiosi? per forza poi le masse accorrono a osannare chi si presenta come autorità al di sopra di tutti! “Si specula sui poveri, sui migranti e sui giovani” ha detto il papa. E’ vero, lo fanno tutti, politici e mercanti e sfruttatori a vario titolo, ognuno pro domo sua. Ma pur con tutto il rispetto per le sue evangeliche parole che vogliono propagandare solidarietà e generosità, ho la sgradevole sensazione che anche il papa speculi su poveri, migranti, giovani e carcerati in queste adunate spettacolari per fare propaganda per la sua religione (ma, stranamente e ambiguamente, anche a quella islamica), salvo poi scaricare l’onere di dare risposte concrete ai bisogni di queste fasce sociali più deboli su governanti e cittadini. E’ loro dovere d’accordo, ma a predicare bene son buoni tutti, quanto a razzolare… Quel po’ di concreto aiuto che la Chiesa elargisce ad alcune famiglie bisognose, viene comunque da volontariato, beneficenze private, 8×1000 e agevolazioni pubbliche varie; si fa quindi vanto di meriti e/o sacrifici altrui.