Da ergastolo..

Emanuele non ce l’ha fatta. Massacrato di botte fuori da un locale.Difende la ragazza, pestato a morte dal branco: colpito con spranghe, calci e pugni.

È morto Emanuele Morganti, il giovane di Tecchiena d’Alatri pestato a sangue la notte tra venerdì e sabato nella piazza centrale della cittadina in provincia di Frosinone. Il ventenne è stato ricoverato in terapia intensiva in fin di vita al Policlinico Umberto I di Roma, in seguito alle gravissime ferite riportate durante una rissa.

Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero state circa una ventina di persone a picchiarlo all’uscita di un circolo privato. La rissa, che ha visto coinvolti due distinti gruppi misti di italiani e albanesi, è scoppiata per un apprezzamento a una ragazza che pare fosse in compagnia della vittima.

I due gruppi si sono affrontati fuori dal locale e ad avere la peggio è stato il ventenne. Nove i sospettati, già ascoltati dal pm Misiti. Tra loro c’è l’uomo che avrebbe inferto i colpi con la barra di ferro.

Da ragazzi ci capitava di scontrarci, all’uscita dei locali , con i “ragazzi di strada”. E se dalle parole si passava ai pugni era sempre un confronto uno contro uno. Oggi leggiamo che in provincia di Frosinone un ventenne è stato ucciso dal branco, a pugni, calci e colpi di spranghe di ferro. Gli aggressori erano venti, e i carabinieri ne hanno già arrestati nove, quelli che si erano più accaniti fino a provocarne la morte. Saranno processati per omicidio volontario, sperando che il giorno dopo la prima sentenza non stiano a spasso per la città. La vigliaccheria è quella che impariamo dalle TV vedendo le comparsate e gli scontri in Parlamento tra deputati poco onorevoli, che esibiscono cartelli che incitano all’odio. Questa carica di rabbia, oggi enfatizzata dalle televisioni e dai social, in altri tempi trovava uno sbocco quasi naturale quando ci si trovava in prima linea, in guerra. Oggi invece si combatte all’uscita di un circolo privato, nel quale ci si accanisce fino all’omicidio, a questo punto premeditato, se gli assassini erano venti contro uno. Venti vermi, contro un inerme. Vigliacchi.

E non continuate a dire che erano estra comunitari!  la morte del ragazzo sarebbe stata meno tragica se a commmettere l’ odioso atto fosse stato un Italiano ? Tutte le vite sono e hanno lo stesso valore ! Tutti i genitori del mondo soffrono per i figli allo stesso modo . Quelli che danno e pensano che una vita ha piu’ valore a secondo della nazionalita’ , colore della pelle o religione sono dalla parte sbagliata . Naturalmente i vari Salvini cercheranno di fare fieno con questa tragedia ! Le Statistiche c’ entrano poco in questa triste vicenda , ci possono dire solo che certi gruppi sono un po’ piu’ violenti in certe situazioni di altri . Ma che tutti , anche giovani timidi , quando sono in un branco possono commettere atti di inaudita violenza . Diventano animali impietosi . La mia preghiera va al povero Emanuele e la sua famiglia ! Se si continua a guardare alle origini o nazionalita’ delle persone ogni volta che succedo incidenti o tragedie si fa’ solo il gioco di chi vuole metterci l’ uno contro l’ altro . Creando un clima di guerra e in stabilita’. Io vedo solo balordi che non hanno riguardo e compassione per un altro essere umano ! La nazionalita’ non c’ entra niente . Mi disturba il fatto che c’ e’ tanto odio che questi giovani sono capaci di spegnere la vita di un altro giovane per futili motivi . Ha la vita perso ogni valore ?

Da ergastolo..ultima modifica: 2017-03-27T09:04:32+02:00da bezzifer
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