Archivio mensile:aprile 2017

Trovo una STRONZATÄ micidiale continuare ad etichettare politica – o le cose, le politiche – ‘di sinistra’ o ‘di destra’. La trovo una stronzatä pazzesca, volta a rassicurare le menti piú deboli. Ma se é questo che piace o vi piace, fate pure.

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Massimo D’Alema spiega ad HuffPost la lezione francese: “Una sinistra dall’identità forte è in grado di contenere le spinte a destra” “Si è diviso il voto anti-sistema. Macron candidato pieno di incognite. Mélenchon ha sottratto il voto popolare alla Le Pen”

Caro Deangelis nella tua intervista al politico che ha per 30 anni rovinato la sinistra in italia,dovevi domandargli come vuole cambiare la politica in italia e in europa con il suo 3,2% si trovi un lavoro e lo trovi anche per bersani e speranzino,falliti.Per fortuna che c’e’ l’Huffington che pubblica le illuminanti analisi politiche di D’Alema …a sinistra del pd sarebbe intelligente una sola forza con idee chiare e precise,peccato che ognuno la pensi a suo modo,anche al interno di un singolo atomo…in realtà vogliono farci credere che ci sia la lotta tra destra e sinistra ,quando è del tutto evidente che l unica lotta oggi esistente è tra ricchi e poveri,siccome in italia la sinistra estrema sta coi ricchi ,il PD dovrà fare un governo con la destra…Penso che D’Alema dovrebbe pensare a come la sua generazione politica ha fallito invece di cercare di dare lezioni. E’ un uomo fortunato visto che in Italia chi più fa danni più viene premiato e tenuto sulla poltrona. Si goda l’immeritata pensione più vitalizio più buona uscita e taccia una volta per tutte.

Traduco in semplice: “si sperava che la Le Pen vincesse da sola, o che gli altri non si alleassero per farla perdere; da parte nostra abbiamo fatto il possibile per far perdere la sinistra, e anche il centro, ma i francesi non ci sono cascati. Pazienza, sarà per la prossima volta.”

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L’ignoranza fatta candidato premier, manco sa come funzionano camera e Parlamento

Ieri l’editoriale del direttore del Fatto Quotidiano

Luigi Di Maio spera di non dover affrontare il “lodo Travaglio”: “Alleanze dopo il voto? Spero che il problema non si ponga”

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“Secondo la Costituzione chi decide è il Presidente della Repubblica. Noi ci presenteremo alle Camere, presenteremo il nostro programma e vedremo chi non ci voterà la fiducia”.

Lo dice il vicepresidente M5s Luigi Di Maio intervistato da Sky Tg24 a margine di un’iniziativa sul microcredito M5s commentando la proposta di Marco Travaglio di stringere un’intesa tra M5s e Pd dopo il voto. “Penso che saremo la prima forza politica e spero di superare il 40% cosi il problema non si pone”.

“Secondo la Costituzione chi decide è il Presidente della Repubblica. Noi ci presenteremo alle Camere, presenteremo il nostro programma e vedremo chi non ci voterà la fiducia”. In questa frase è concentrata tutta l’ignoranza e la limitatezza intellettuale di giggino ‘o ripetente. E’ terribile il degrado culturale di questa classe politica, arrivata per caso in parlamento.
Possibile che giggino ‘o ripetente non abbia capito come mai Napolitano non ha potuto dare l’incarico a Bersani dopo le elezioni del 2013? Eppure era lì! Forse non capiva. A uso eslusivo degli zombies, ecco come funziona la procedura di assegnazione dell’incarico:
-Si costituiscono i gruppi parlamentari.
-si avviano le consultazioni del Presidente con i gruppi e questi esprimono i loro orientamenti e la loro disponibilità ad appoggiare un governo.
-al termine delle consultazioni, il Presidente capisce l’aria che tira e tira le conclusioni:
a) incarico di formare il governo se si è individuata una maggioranza
b) semplice incarico esplorativo al partito risultato primo (Bersani docet).
Se, al termine delle esplorazioni, l’incaricato va a raccontare al Presidente che non ha una maggioranza certa, allora il Presidente lo saluta e siamo punto e a capo.
Il Presidente-ma a questo giggino non arriva- non può dare alcun incarico!!!! Siamo-e giggino non lo sa-in una repubblica parlamentare; perciò, senza fiducia di entrambi i rami del parlamento, no si procede.
Angosciante la sua ignoranza e triste il nostro spreco di tempo a sputtanare le scemo.

Riceveranno una batosta perché credono di essere i salvatori della patria senza aver dimostrato alcuna capacità politica ma solo una gran faccia di bronzo.Mai e poi mai i 5stelle,saranno i nostri politici.Anche se dovessero vincere le elezioni.Noi non abbiamo bisogno di farci illudere sul reddito di cittadinanza promesso da questi falsi e imbroglioni che si inventano promesse che non potranno mantenere ,pur di ottenere voti ; perche’ non siamo dei sfaccendati come coloro che danno il consenso a questa setta.

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NOTIZIE TRAGICHE PER DIRETTORA E GRULLINI NOTO POI CON PIACERE CHE IL PD è IL PRIMO PARTITO ANCHE SE I GIORNALE OVVIAMENTE SI DIMENTICANO.UN SALUTO A BERSANI E SPERANZINO,FANNO TENEREZZA

Sondaggio Scenari Politici per Huffpost, Matteo Renzi oltre la soglia del 70% alle primarie del Partito Democratico.Un abisso tra l’ex premier e i due competitor.

La tendenza continua inesorabile:
Oggi: PD 27,9 % e 5Stelle 27,2
Ieri:
Sondaggio ScenariPolitici, del 21 aprile 2017 conferma sorpasso del PD sui 5stelle.
PD= 27,4 con aumento di +6 dal precedente 26,8
5Stelle= 27,0 con diminuzione di -3 dal precedente 27,3
Insomma in 2 settimane il PD sale dell’1,5 mentre i 5stelle sono al palo.
Proviamo a giocare:
-chi riesce ad immaginare la faccia di baffino a rischio estinzione per soglia insormontabile, nel vedere il PD sempre primo.

E:Qualcuno qui si perde in discussioni provincialotte, senza compendere che la storia va tutta da un altro lato, proprio mentre qualche sovranista con le paure vuole farci tornare indietro nel tempo. Renzi con il partito democratico( la nostra e’ una comunita’ articolata , il partito non e’di qualcuno e neanche solo degli iscritti, essendo la unica forza democratica in questo paese) non vincera’ solo le primarie, ma anche le politiche per dedicarsi insieme a altri a fare dell’Europa quello che era nelle menti dei fondatori, gli stati uniti di Europa che rappresentano per noi un obiettivo fondamentale per renderci piu’ forti e piu’ liberi e meno gretti.

A chi parla del m5s che probabilmente tra due anni sara’ un movimento di pura testimonianza perche’ è nel suo dna.non ha ampiezza ma solo misero opportunismo del momento. Il Pd senza Renzi che ha un appoggio popolare di miloni di persone che voi non vede commentare, avrebbe il 40% di voti in meno, per quello che ha saputo rappresentare, un desiderio di cambiamento da parte di quelle persone che sono piu’ avanti nel paese.A me non mi importa delle partigianerie, ma voi crede veramente che gli italiani possano credere di essere governati da un DI maio o un Di stefano, in una fase mondiale come questa? Ecco se voi alzasse lo sguardo dal web e vi immergesse nela realta’ forse comprenderebbe che la relata’ che legge nei social e’ totalmente diversa da quella che alcuni refrattari ai cambiamenti e conservatori le vogliono vendere. Poi ci sentiremo a marzo 2018,se volete e sono disponibile anche a flagellarmi e vedremo dove sta il PD e dove sara’ il movimento.D’altra parte il fenomeno se impara anche a leggere i sondaggi e le tendenze in questi giorni gia’ stanno segnalando il cambiamento e non parlo solo di scenari politici.Quello che conta in quesoto momenoto e’ dare ampiezza al proprio sguardo e uscire dal gossip quotidiano.

Esempio:Con Renzi la disoccupazione giovanile è scesa dal 45% al 37-38% e oggi è al 35%, così come si sono dimezzate le famiglie che non arrivano a fine mese.

Sarà sempre più dura a livello elettorale per i 5S quando i giovani disoccupati che in 2-3 anni son passati dal 46% al 35% continueranno a ridursi fino al 10-15% fisiologico di tutti gli altri paesi del G7 che non sono stati amministrati da incapaci consociativi come Berlusconi e D’Alema e le famiglie che non arrivano a fine mese saranno praticamente scomparse con le politiche di formazione e reinserimento attivo con reddito di sostegno che il governo Renzi ha avviato e Gentiloni sta realizzando.
Sarà sempre più evidente l’inadeguatezza della classe politica fatta di disoccupati imbonitori e incompetenti come Di Maio che hanno usato fino a questo momento per fomentare la protesta per contrastare il PD di Renzi e infatti i  due padroni a Genova han cominciato a cambiare cavallo e a cercare altri soggetti che siano almeno capaci di proporre qualche soluzione.
In realtà non ci sono alternative alle politche d’investimento e dì ammodernamento proposte ed avviate dal PD di Renzi per far uscire il paese dalle ultime posizioni per competitività in Europa in tutti i settori e tornare a crescere in produttività e quindi nel livello dei salari e dei redditi medi pro-capite sostenibili, come han fatto tutti gli altri paesi del G7 ed europei.

PERCIò LO DICO CONVINTISSIMO! Di tutto l’arco politico attuale bisogna ammettere che Renzi sovrasta tutti gli altri,sia come idee che come visione del futuro per questo nostro paese. Chi potrebbe essere l’avversario? Vi immaginate Grillo e la sua banda di incompetenti?Di Maio e Dibba? da sganasciarsi dal ridere,il buio scenderebbe sul paese,Salvini? se gli togli l’immigrazione sotto niente,Berlusconi?poveretto ha 81 anni e ora deve anche mantenere la moglie che gli ha pignorato 26 milioni di arretrati non pagati,ciò che doveva dare ha dato e ha portato il paese quasi in default,la sinistra? sono fermi al muro di Berlino e alla spesa pubblica senza controllo. Non resta altro e se qulcuno lo vede ,lo enunci.

Non ci sono alternative al votare per Renzi per chiunque si sia preso la briga di guardare l’andamento della produttività, PIL, reddito medio pro-capite (= salari medi) , digitalizzazione… dell’Italia rispetto agli altri paesi europei dal ’95 al 2014.
Mostrano un paese senza crescita, completamente fermo dal ’95, senza nessuna variazione tra i periodi dell’Ulivo e quelli di Berlusconi, mentre gli altri paesi del G7 con cui prima competeva, crescono costantemente fino ad avere il 30% in più dell’Italia in tutti parametri citati che determinano la competitività di un paese. Rispetto all’Italia anche Spagna e Portogallo son cresciuti del 20% in più, mentre prima del ’95 noi eravamo tra le eccellenze.
Renzi ha raccolto attorno a se quelli che han preso atto della situazione del paese e vogliono impegnarsi positivamente per ridargli un futuro. Le alternative o rappresentano un passato di chi ha fatto spese a debito per 20 anni fino al 130% del PIL senza nessun investimento portando il paese al continuo declino e fallimento, o il nuovo dei padroni 5S che ancora propone solo di spendere e poi non saprbbe far nulla, come si sta ormai vedendo chiaramente a Roma .

Con la crisi del 2011 il vecchio Ulivo e Berlusconi, per non fallire, han poi dovuto sostenere l’austerità e la macelleria sociale di Monti, fatta solo di tagli e tasse infami sui redditi più bassi che ha fatto perdere di colpo il 25% di produzione industriale, più di 1 milione di posti di lavoro e fatto crescere le famiglie sotto soglia di povertà da 2 a 4 Milioni, fatto perdere quasi il 10% di PIL e nonostante ciò ha anche peggiorato il rapporto deficit/PIL che era al 3% quando il governo Renzi è partito.
Sono tutti dati verificabili facilmente.
Per la perdita del 30% di produttività che è l’origine di tutti i mali vedi:
http://voxeu.org/article/productivity-italy-great-unlearning
Per la perdita del 30% di reddito medio pro-capite che ne consegue. Vedi
http://ec.europa.eu/eurosta/tgm/table.do?tab=table
Per la 25esima posizione nell’Indice generale DESI (Digital Economy & Society Index), che misura le performance digitali di un paese
vedi: https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/desi
In 20 anni siamo finiti ultimi in un qualsiasi indice di competitività, compresa la giustizia che è una delle peggiori del mondo con tempi di risoluzione delle cause tra i peggiori d’Europa. Vedi:
http://ec.europa.eu/…/files/justice_scoreboard_2016_en.pdf

Tutto questo ha generato 6-7 milioni di CoCoCo senza diritti, giovani disoccupati al 46%, e una corruzione che non ha uguali, mentre la “Sinistra” e Berlusconi giravano la testa dall’altra parte.

In 20 anni l’Italia, da essere competitiva è finita ad occupare le ultime posizioni in tutte le classifiche che stimano la competitività di un paese in tutti i settori e il livello generale di benessere e i servizi disponibili per i cittadini.

Con Renzi è cominciato il risanamento, si sono attuate molte riforme che aspettavano da anni, tutti i parametri economici sono diventati positivi ma per tornare a crescere come gli altri paesi avanzati dobbiamo ricuperare quel 30% di produttività e competitività in tutti i settori che abbiamo perso nel ventennio di Berlusconi, D’Alema e Monti e che i 5S non sanno neanche cosa sia.
E’ da ignoranti e faziosi dire che il governo Renzi non ha fatto niente.

Il Jobs Act che è stato la prima legge in Italia in favore dei giovani da vent’anni (’95-2014), durante i quali, con il Berlusconismo e l’anti-Berlusconismo inconcludente dell’Ulivo di D’Alema e Bertinotti per 6-7 milioni di CoCoCo c’era solo la prospettiva di un contratto a termine senza nessun contributo pensionistico né la possibilità di avere un mutuo o la disoccupazione-
Altri risultati prima dopo Renzi:
Crescita PIL: da -2,3 a +1,8 %
Occupati totali: +680 mila
Occupati dipendenti permanenti: +450mila
Tasso disoccupazione giovanile: -8 %
Produzione industriale: +2,3%
Export: +7,4%
Bilancia commerciale: +18,3 mld
80 euro per 11 milioni di lavoratori, 14ma per i pensionati sotto i 650€ e altre “mancette” che hanno dimezzato le famiglie che devono fare debiti o attingere ai risparmi per arrivare a fine mese
Renzi ha anche ridotto costantemente il deficit annuo dello stato rispetto agli anni precedenti. E’ quello che conta perchè tagliando si sarebbe riprodotta la macelleria sociale fatta da Monti aggravando i problemi senza risolverli. Per i dati vedi:
http://www.tradingeconomics.com/italy/government-budget
Era del 3% nel 2014 quando Renzi è arrivato, è sceso al 2,6% nel 2015 e al 2,4% nel 2016. Doveva scendere al 2% nel 2017 ma Renzi è riuscito ad ottenere maggior flessibilità per 0,2% per poter investire. Lui voleva +0,4% ed ora la UE vuole lo 0,2% indietro che forse non avrebbe richiesto se lui fosse rimasto e il paese mostrava finalmente di voler fare le riforme.
Fitch ha appena abbassato il rating Italia a “BBB” per crescita populismo e rischi governo debole. Non ci solo alternative a Renzi

 

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Macron come Renzi, ma Matteo ha preferito tenersi il Pd e i suoi guai interni.

Macron è un Renzi prima maniera. Se verrà eletto presidente nel ballottaggio del 7 maggio è un fatto rivoluzionario per la Francia. Un giovanotto di trentanove anni, senza alcuna esperienza politica, nemmeno come consigliere di quartiere, con una parentesi di ministro dell’economia, indipendente, nel governo Socialista di Valls, entra all’Eliseo.

Se avrà anche il doppio mandato uscirà dalle stanze presidenziali sui cinquantanni. Ma quello che più colpisce sono alcuni particolari non secondari.

Il primo. Macron è un senza partito. Ha costruito un movimento, in poco tempo, come una start up. Nel territorio non c’è nulla. Un problema per la formazione del prossimo governo che sarà una sorta di Grosse Koalition alla tedesca. Nelle prossime legislative riuscirà eleggere qualche deputato? Già si parla di coabitazione. Con la legge elettorale che c’è e non c’è in Italia dopo alle elezioni avremmo uno scenario simile alla Francia e alla Germania. Non sono similitudini di poco conto tra paesi chiamati a rimettere in piedi l’Unione europea.

Secondo. Il giovane politico Macron è chiamato a difendere la grandeur socialista ma soprattutto i valori dell’Europa. È proprio l’immagine di leader alla Macron che serve a invertire la rotta europea, leader che stridono moltissimo con l’immagine dello “stanco” Juncker. Ma a Bruxelles, dove le famiglie politiche tradizionali contano, dove si appoggerà il futuro presidente della Repubblica?

Terzo. Colleghiamoci all’ultima considerazione. Mai nella Repubblica di stampo gollista era successo che i due tradizionali partiti del paese, socialisti e repubblicani, fossero esclusi dal ballottaggio. Al 7 maggio vanno due candidati contro la tradizione che sommati a Melechon danno la temperatura di un sommovimento, la volontà di cambiare il molto che non va.

Non facciamo l’errore di definirlo populismo, qualunquismo o chissà altro. Marine Le Pen, il solo leader che ha un programma veramente strong, di rottura, dagli immigrati a no euro, non ha ottenuto una valanga di consenso: tanto, certo, ma senza sfondare.

Attenti però alle percentuali di Melechon e Fillon: le dichiarazioni dei leader verso un candidato o l’altro non contano. I voti dei cittadini si muovono e vanno per loro conto e può darsi che molti arrabbiati si posino sulla Le Pen. A quel punto la già forte destrutturazione dell’Europa, che già con questo ballottaggio ha preso un bel colpo, è un’altra cosa. Diventerebbe una realtà travolgente. Straordinaria che, sommata a Brexit e Trump, aprirà scenari anche improvvidi: dubito, però, che i francesi abbraccino con entusiasmo un salto nel buio.

Lo svolgimento della grand route francese è qualcosa che a noi cugini italiani interessa da vicino. Le similitudini Macron – Renzi ci sono. Con una differenza evidente: di sistema elettorale e di elezione (presidenziale). Ma diventano dettagli se calati nello stravolgimento in corso.

Il dato di fondo è che in Francia, come in Italia, contano le leadership non i partiti, con buona pace dei “compagni”, pro domo loro, della ditta bersaniana. I partiti non ci sono più. Scomparsi. Insieme alle ideologie di complemento.

Il candidato socialista in Francia ha preso il 6% a fronte di una sinistra che è spalmata ovunque fino a Macron, a la Le Pen, passando per Melenchon. Il Pd è sistemato meglio ma la sinistra è andata in mille rivoli. E alla fine della fiera il Pd è, e rimane, una scatola vuota. C’è e vive perché in mano a un leader forte e identitario come Renzi. In mano ad altri, il Pd, sarebbe ridotto a lumicino, aprendo una ulteriore diaspora e divisione.

Non reggono gli inviti di Orlando alla reunion del centrosinistra: una idea come la sua parte da principi minoritari del Pd, ridotto alla funzione di pronto soccorso per raccattare qua e là dei pezzi che alla prova del governo diverrebbero incendiari.

Per questo, e altro, Renzi doveva fare come Macron: un suo movimento, uno spin off dai partiti su alcune idee forti e correre. Ha preferito tenersi il Pd che gli ha procurato solo guai. Prima Bersani&C., con un Vietnam spaventoso nei confronti della leadership renziana – quella era la funzione dichiarata dell’ex segretario del Pd; poi una volta finita la loro campagna di Russia se ne sono andati e hanno lasciato Renzi a un altro destino bellicoso.

Il copione è questo: Renzi sarà eletto segretario del Pd e un minuto dopo il marinaro Orlando e il neoborbonico Emiliano inizieranno il fuoco incrociato cercando di condizionarlo e scalfire ulteriormente la sua immagine.

La domanda che si dovrebbe porre Renzi è: il gioco vale la candela? Stare a guardia di un fortino-carcassa come il Pd per quale scopo? Se le cannonate in corso, per esempio sulla scarsa affluenza alle primarie, sopra o sotto i due milioni, sono motivo di polemica da parte di Orlando – rappresentante principe della oligarchia del vecchio Pci e di qualche bersaniandalemiano che non è proprio uscito ma che sta con il piede in due scarpe per mandato ricevuto e vedere l’effetto che fa -, innescando discussioni sul nulla, immaginate quando entrerà, nel ruolo arrabbiato (perché non ha vinto) di minoranza.

Caro Renzi, lo spettacolo di questi tre anni, e più, è stato deprimente. Mai in nessun partito al mondo una minoranza delle minoranze si è assunta il dovere di denigrare, peggio di un partito della peggior opposizione, il partito del proprio segretario-presidente del Consiglio.

Pensare, ora, a tante campagne elettorali, e sentire su ogni scelta l’eco di Orlando &C. che dicono che nulla va bene, tutto è da rifare, sarà l’ennesima tortura bondage senza senso. A danno di una risorsa quarantenne come Renzi arrostita a puntino e senza alcuna chance per il futuro.

D’altronde chi vota Renzi, non il Pd, vuole un leader forte, che corre e decide e non un bollito della prima Repubblica che sta lì a mediare le parole di un comunicato stampa che va finire nelle brevi alle ventesima pagina di un quotidiano.

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Forza francesi, al ballottaggio usate LE PENne per cucinarvi il MACRON.Che poi ci pensa la nazista a cucinarsi tutti voi!

Eliseo, sarà ballottaggio Macron-Le Pen  spoglio e risultati.Crollo di socialisti e gollisti che ora  appoggiano Macron.Record voti alla destra · E l’Euro dopo cinque mesi vola. Per tutta la politica francese l’obbligo di concentrarsi su un’unica strategia: come farla perdere.Obiettivo: bloccare Marine. La leader del Fn si conferma pivot della politica francese.Il ballottaggio tra Le Pen e Marcon certifica la fine dei partiti che hanno governato la Quinta repubblica.

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Conquista principale della democrazia è la libera espressione del proprio pensiero.
In forza di ciò,desidero esprimere il mio.
Premetto che da sempre sono un convinto europeista.
Viribus unitis…dicevano i nostri padri latini (unendo tutte le nostre forze,per chi non intende il latino)…e l’idea del fascio cioè delle verghe che , messe insieme,è difficile se non impossibile spezzare come una ad una,è una idea reale.
Detto questo,visto che auspico non solo una sicuramente migliorabile Unione Europea,ma addirittura,il mio sogno,da sempre è la U.S.E. ( come lo sono gli U.S.A.),ho il terrore che possano prendere il potere antieuropeisti come la Le Pen in Francia e Salvini in Italia (e anche Grillo,se dovesse cavalcare e sostenere l’antieuropeismo dei primi due citati).
Tornare indietro sarebbe una iattura infinita. Quando avevamo la nostra lira….l’inflazione era al 17 p.c.,i BOT rendevano tantissimo ma avevamo un debito pubblico mostruoso…..e nel quadro complesso mondiale,ciascuno di noi dell’U.E. non avevamo l’Autorità e il prestigio che,invece,abbiamo adesso…
Quindi,una U.E. da aggiustare e migliorare…e non SFASCIARE come vorrebbero la Le Pen e il nostro Salvini……
Auguro,quindi,la vittoria al giovane MACRON, le pen farà pure il 30%, ma non di più. Sarà pure centrale, ma è una centralità sconfitta, infine irrilevante. Ottimo anche perché le elezioni mandano un messaggio anche a una sinistra boccheggiante. Caro bersani ci vogliono idee nuove, non importa quanti tacchini sul tetto si hanno. Sulla vittoria di Macron i mercati ci credono, ci credono i francesi, ci credono tutti gli europeisti. Le pen può girare sullo spiedo e colare grasso quanto vuole, ma quel maiale col rossetto non vincerà mai le elezioni francesi. Non importa quanto aiutini ISIS voglia darle. Che tutti i sovranisti, i lepennarri, i trumpari, i farangiari, i grillari e pipparoli affini vadano a farsi friggere. L’Inghilterra è sempre più isolata, mentre l’Europa regge e anzi si rafforza.

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Fingo stupore a leggere lo stupore di chi solo oggi si accorge che i grillini hanno ormai completato la svolta nazista.

IMMIGRATI: Nuovo intervento del vicepresidente della Camera sui “taxi del Mediterraneo”, le navi impegnate nel salvataggio. “Chi dice che è inopportuno attaccarle, fa finta di non vedere il business dell’immigrazione”

 Di Maio: “Ipocrita chi difende le ong”.

Replica Saviano:”Sei un ipocrita”.”Cerchi voti di chi li vuole morti”

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Dire “le ong” è come dire ” i parlamentari”. Generalizzare giova al m5s.
E gente come Di Maio, che non aveva uno stipendio prima di entrare in politica, farà di tutto per mantenere i suoi privilegi, anche a costo di generalizzare e colpevolizzare chi fa del bene.Diffidate da queste persone che hanno iniziato a guadagnare dei bei soldi solo quando sono entrati in una delle due camere….

In attesa di conoscere una posizione univoca del M5S su come trattare il problema dell’immigrazione, prendiamo atto che per questi è più comodo far credere che l’accoglienza dei profughi in mare sia solo un business e le ONG un branco di associazioni a delinquere gettando discredito sul settore per mera convenienza politica. Non ho ancora avuto notizia di una proposta realizzabile dal M5S che sia andata in porto  i 4 anni di azione parlamentare.

Di Maio, un po di qua un po di la.non dicono di cacciare gli immigrati come la lega…ma in sostanza non dovrebbero esserci,non dicono di voler lasciare l’europa….ma in sostanza vorrebbero abbandonare tutto e tutti,non dicono di voler dare soldi a tutti i cittadini….ma in sostanza è quello a cui alludono.

Il successo di grillo, come le pubblicità acchiappa click, sta nello stare in una zona grigia, fatta di mezze verità, mezze opinioni, mezze dichiarazioni, senza mai rispondere a una domanda diretta,a chi gli chiede “secondo lei dovrebbero fare i respingimenti in mare, contravvenendo alla convenzione di ginevra?” Di Maio risponde “ma i 5 stelle hanno una posizione diversa bla bla”,mai una visione d’insieme, mai una soluzione organica, piccoli rattoppi che accontentano questo o quell’elettore, senza mai scontentare nessuno.Per acchiappare voti senza dire con chiarezza quali siano le soluzioni che propongono. Questo significa barcamenarsi o cerchiobottismo come si preferisce.

Di Maio parla sotto dettatura del Padrone pertanto le sue sono frasi fatte , senza uno straccio di soluzione concreta di qualunque problema si parli . Non esiste da parte loro , cioè i 5 stelle , una proposta in quanto , come affermo , da perfetti cerchiobottisti stazionano in quella zona grigia  , né di quà , né di là . Questo comportamento è fruttuoso per accalappiare il voto degli scontenti tutti , ma senza dare risposte politiche sostenibili , è solo aria fritta . Del loro cavallo di battaglia , cioè , il reddito di cittadinanza , strombazzato ai quattro venti da anni , non ci hanno ancora detto dove prenderanno i ( tanti ) soldi e chi lo percepirà . Aspettiamo…Cosa non si fa e non si dice per una manciata di voti… ma davvero esiste gente che si definisce “di sinistra” che vota sta gente???Che schifo…

 

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Ovviamente, in ultima analisi, è sicuramente colpa di Renzi che occulta le noci per aumentare i decessi per diminuire la spesa pensionistica per consentire a JPMorgan di aumentare i guadagni sulle assicurazioni! Grande Gombloddo

Regione Puglia, i 5 stelle portano in consiglio i medici antivaccino: “Meglio curarsi con le noci”

Regione Puglia, i 5 stelle portano in consiglio i medici antivaccino: "Meglio curarsi con le noci"
Una delle slide presentata in consiglio 

Polemica per le audizioni di alcuni esperti che hanno mostrato slide contrarie alla proposta di legge per rendere obbligatoria la profilassi. La direttrice dell’istituto epidemiologico stronca gli studi presentati.

“I vaccini? Fanno male. Meglio curarsi con le noci”. Sono solo alcune delle dichiarazioni rese da medici e rappresentanti di associazioni antivacciniste invitate dai consiglieri grillini nel corso delle audizioni in consiglio regionale. In Puglia in discussione c’è la legge che prevede l’obbligo di vaccinazione per bimbi e ragazzi fino a 17 anni di età che frequentano asili e scuole medie e superiori.

Non c’è giorno che non si debba leggere una panzana dei pentastellati. Credo che per farne parte bisogna sottoporsi a un test attitudinale. Chi la spara più grossa sarà il candidato PdC, altrimenti non si spiega come ad oggi sia nettamente in testa “giggino o’ripetente”.

In realtà, la cosa grave è che i grillini sanno benissimo che queste sono stupidaggini e panzane colossali; però sanno anche che un sacco di gonzi abboccano e sono tutti voti in più alle elezioni.Farebbero QUALSIASI cosa pur di disfare……C’e’ una regia ben precisa del pregiudicato e del socio….vengono presi troppo  sottogamba dai media , anzi , sempre in primo piano….ma non per mettere risalto le enormi pecche  ma ……quasi con bonarita’ , affrontano  questo inizio di sciaghura….perche’ questi , se non vengono fermati , porteranno fascismo e sciaghure !!!!!!!!

Ma si puo’ andare avanti cosi’ con questa massa di imbecilli del M5S???? da grillo in giu una massa di ignoranti che , come la Le Pen, hanno scoperto quanti idioti ci sono e pur di racattare voti vanno a cercare codeste persone. Il dramma che queste persone non sono recuperabili celebralmente e ci vorranno diversi anni ed investimenti finanziari per combattere questo cancro. Un grazie a berlusconi per aver ridotto ad un puttanio questo paese che ora si e’ trasferito nel M5S lo dimostra la figlia Marina con le vendite dei centri porcate di suo padre. In conclusione che differenza ce tra Grillo e berlusconi??? uno solo… interessi personali perche’ falliti diversamente.

Per qualsiasi questione il blog di Grillo , che è la fonte principale di informazioni M5S che poi i seguaci diffondono sulle loro pagine, riporta  a distanza di un giorno o due  prima un’affermazione e  poi la sua contraria oppure Grillo si schiera , come ad es. sulla legge del fine-vita non pro, ma neppure contro senza una posizione precisa, Così con  un colpo al cerchio e uno alla botte si raccolgono i voti che è l’unica motivazione della sua politica.Premesso, lunga vita a Grillo. Ma se un giorno ha bisogno di cure sia coerente non si faccia curare da medici dell’apparato tipo il compianto Veronesi, ma mangi 2 noci.Con tutto il rispetto per questi luminari della scienza, aggiungerei alle noci anche un bel salasso giornaliero, tanto di moda nel medioevo…esattamente dove ci vogliono riportare il Comico e i suoi seguaci. Ma ce pure da mettere in conto, le caprione con doppio e triplo salto mortale che fa il sacro blog: Sul blog di Beppe Grillo è apparso ieri un post a firma Guido Silvestri, microbiologo e immunologo, che sostiene che il M5S non è contro i vaccini. Solo che sia lui che Grillo si sono dimenticati di dirlo ai grillini. Ora la Casaleggio farà un bel comunicato che informerà i suoi adepti che sui vaccini non si è più contrari. Chi non seguirà le nuove direttive sarà espulso.

Questi dovrebbero governarci. Consiglierei ai grillini di chiamare gli stregoni dell’africa, che sono sicuramente più aggiornati dei loro consulenti antivaccinari

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Se seguissimo questa nobile morale che inorgoglisce L’Espresso e non solo dovremmo allora mettere in discussione tutti i rapporti internazionali del commercio e rompere con tutti i regimi che hanno la fortuna di possedere i più grandi giacimenti petroliferi e di gas della Terra.

I segreti del Tap: operazione Erdogas. E il Tar dà il via libera al gasdotto

Mentre l’Europa contesta il risultato del referendum in Turchia, l’Espresso svela la rete di società collegate al gasdotto che riconducono alla famiglia del presidente Erdogan. E oltre a questo, le società-cassaforte del dittatore dell’Azerbaijan, i super manager cresciuti alla corte di Putin. Ecco chi farà i soldi.

Questa inchiesta giornalistica internazionale è stata realizzata grazie alla collaborazione con colleghi stranieri che a causa della situazione politica in Turchia devono rimanere anonimi per ragioni di sicurezza e incolumità personale.
Al lavoro di analisi di migliaia di atti e documenti societari, durato più di sei mesi, ha partecipato un gruppo di ricercatori dell’organizzazione anti-corruzione Re:Common.

TUTTO COMMOVENTE GIUSTO INTERRESANTE MA! Se seguissimo questa nobile morale che inorgoglisce L’Espresso e non solo dovremmo allora mettere in discussione tutti i rapporti internazionali del commercio e rompere con tutti i regimi che hanno la fortuna di possedere i più grandi giacimenti petroliferi e di gas della Terra. Dovremmo dichiarare guerra e appropriarci del tesoro energetico in possesso di questi regimi. Ma questo è stato già fatto prima col colonialismo e recentemente con la guerra americana in Iraq e tutte le altre guerre presenti in medio oriente. Com’è evidente è sostanzialmente impossibile per cui è necessario che si abbiano rapporti che rispettino i patti economici stabiliti a prescindere.

ESPRESSOMUNAFO-20170331194551287-jpgtap, gasdotto

PER QUESTO:Occorrerebbe porsi delle domande. C’e’ necessita’ per le industrie, per gli usi domestici del gas di Baku? Abbiamo altre possibilita’ strategiche di approvvigionamento? Poi, mettendo da parte gossip su dittatorelli e altro, tentare pragmaticamente di trovare soluzioni, tipo lo spostamento sul porto di Brindisi e/o altro. Altrimenti, corriamo il rischio di discutere inutilmente, perché tutto sommato tra l’integralista Algeria, la Russia di Putin, la Libia, il Venezuela di Maduro, l’Arabia Saudita e la Nigeria c’e’ poco da scegliere.

Il cantiere del Tap in Grecia...

ORA:C’è bisogno del gas di Baku? Si, per la diversificazione degli approvigionamenti e per la loro sicurezza, altrimenti alla prossima crisi ucraina o nord-africana che ci lasceranno al freddo grideremo alla miopia e scarsa programmazione strategica…..
Altri approdi? La VIA ha dimostrato che Melendugno è il migliore, incluse le varie opzioni Brindisi. Chi dice che si può spostare l’approdo in pochi mesi mente sapendo di mentire (solo a fini elettorali): ci vogliono almeno due-tre anni per ottenere una nuova Autorizzazione Unica e poi non penso che i brindisini rimarrebbero silenziosi…..

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Eccezionale. Un bel po’ di parole che non dicono assolutamente nulla. Non è mica facile!

Risultati immagini per Beppe Grillo calpesta le battaglie dei Radicali

Beppe Grillo calpesta le battaglie dei Radicali: “Sul biotestamento non siamo pro-morte. Abbiamo evitato il loro caos” Il lungo post sul blog di Grillo: “Dove ci sono disgrazie li trovi”

“Molti hanno ceduto alla tentazione della mossa politica di demagogizzare l’altro affibbiandogli l’appellativo di pro-morte. Io credo che queste posizioni simil radicali oppure pienamente oscurantiste rappresentino il fumo dietro il quale ci si vuol nascondere e confondere avversari”.

Così Beppe Grillo sul suo blog dove affronta il nodo fine-vita e avverte: “Gettare un mistero in mano” a certa gente e “gettare perle ai porci non è tanto differente”. Grillo attacca pure i radicali, non “dove ci sono disgrazie ci sono loro”.

Come possiamo pensare di trovarci tutti d’accordo su qualcosa, la fine della vita per come la conosciamo, che ognuno di noi vede e teme in modo differente? Nulla è più soggettivo della morte” afferma il leader M5s secondo il quale temi di questo genere “finiscono per diventare la passerella di schieramento politico preferita da coloro che non intendono affrontare la questione in se ma, piuttosto, vogliono dispiegare come ruote di pavoni il loro colore morale”. Ma neppure, afferma il capo politico del M5s, “possiamo fare la fine dei radicali”. Il Movimento, invece, non dice “alla gente che cosa è buono e cosa è cattivo” pure se “questo non significa che siamo completamente incapaci di riflettere oppure fornire degli spunti di riflessione in merito al fine vita”.

Allora, dopo tre letture integrali, penso di essere riuscito a capire il senso di tutto ‘sto discorso: la traduzione semplificata è “se ci schieriamo per il fine-vita, perdiamo il voto dei superstiziosi (anche noti col più pomposo titolo di “religiosi”, per non menzionare “credenti” al posto di “creduloni”). D’altronde, è previsto che il 95% dei pro-testamento biologico non capisca il senso del discorso, e che quindi possano continuare a votare MoVimento Sociale 5 col beneficio del dubbio.

Ma è:Strano che Grillo si sia esercitato su un argomento sensato, che richiede proposizione politica. Generalmente se ne guarda bene. Immagino che la ragione sia nel fatto che, quando lo fa, i risultati sono questi.Per quel che so della lingua italiana, questo intervento non significa nulla. Si conferma l’impressione di una totale assenza di analisi, e la generale incapacità di avere e sostenere una posizione qualunque.Anche parlando del nulla, nel modo più confuso, il “co-padrone del movimento” riesce a distruggere quello che di buono è stato realizzato senza di lui. Credo che sia ora che vada a nascondersi per il bene di tutti.A solo dato un colpo al cerchio e un colpo alla botte …e’ la linea politica dei 5s per acchiappare voti da tutte le parti

Comunque penso che il problema che pone Grillo sia un problema che non si pone ,considerato che non ci sarebbe un obbligo alla morte per le persone molto sofferenti.E’ la persona che decide se continuare a vivere o scegliere di morire .Cosi’ come sceglie di vivere la propria morte come qualcosa di molto personale e intimo o qualcosa che coinvolge altre persone ,anche estranee.

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Pazzesco non riesco a crederci… Riposa In Pace grande Campione

Dramma nel ciclismo: muore mentre si allena Michele Scarponi

Il corridore di Filottrano sarebbe stato capitano dell’Astana al Giro dopo l’infortunio di Aru.

Noo tragedia e sgomento, questa notizia mi ha portato tristezza che mi accompagnerà per tutta la giornata. Sono un appassionato di ciclismo e questo corridore marchigiano mi era assai simpatico. Quanto ‘ingiusta ed impietosa’ sa essere talvolta la vita. Lo so non avrei dovuto più commentare, ma un’eccezione ho dovuto farla. Dispiaciuto.
Ciao Michele Scarponi.

Travolto da un furgone: muore in allenamento Michele Scarponi, vinse il Giro d'Italia 2011

Povero Michele, destino crudele, sono sempre i migliori che se ne vanno.

Grande campione e grande uomo….Che destino crudele; morire nella sua regione e nel suo paese natale.Grande campione di vita, lottatore e fidato gregario.Come sportivo sono profondamente colpito per la grave perdita.
Un affettuoso abbraccio alla moglie e ai bambini che ha lasciato.Riposa  in pace Michele.Un pensiero commosso e riconoscente al grande campione Michele e condoglianze sentite ai suoi cari.

Sono ciclista amatoriale e sono ben consapevole della vulnerabilità dei ciclisti sulle nostre strade. Per ridurre i rischi in primo luogo serve più disciplina da parte dei ciclisti stessi: troppo spesso si vedono gruppi in allenamento che si comportano in strada aperta al traffico come se fossero in gara; inoltre non sempre si scelgono percorsi alternativi poco trafficati. Vi è poi un problema di adeguatezza delle strade. In Italia scarseggiano percorsi per soli ciclisti (le cosiddette piste ciclabili). Abbondano marciapiedi trasformati in piste, privi di manutenzione  e pericolosissimi oltre a piste ricavate da porzioni di strade aperte alle auto senza alcuna protezione fisica. C’è molto da fare. Naturalmente chiediamo anche gli automobilisti molta più attenzione e rispetto.
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