Adesso Giannini si sveglia e dice che il maggioritario va bene. Fino a pochi mesi fa, tuonava contro l’Italicum, unica legge a portata di mano capace di garantire un governo al Paese, con o senza ballottaggio. Troppo tardi, il danno è fatto.

Amministrative, Giannini: “Flop M5s: cosa ci insegna il controribaltone”Un anno fa si celebravano i successi grillini ai comuni di Roma e Torino. Le comunali di giugno 2017 ci offrono un panorama ribaltato: il Movimento fallisce nelle città, da Palermo a Genova a Parma (dove va benissimo il “grillino antigrillista” Pizzarotti). Questo primo turno ci dice che l’onda populista e antieuropeista rallenta, ma anche che con un sistema elettorale maggioritario i due poli tradizionali (centrodestra e centrosinistra) tornano competitivi. Indicazioni importanti per il prossimo dibattito sulla legge elettorale.

Risultati immagini per il maggioritario va bene.

Trovo poco corretto esortare PD e centrodestra a rivedere la propria posizione sulla legge elettorale in funzione dell’esito di questa (o di un’altra) votazione…. Bisognerebbe esortare i partiti a darci una buona legge elettorale, a prescindere dal principio della convenienza politica (per altro sempre di brevissimo periodo…). Mi rendo conto che per farlo sarebbe necessario avere a cuore questo Paese e questi partiti hanno dimostrato più volte di agire solo per l’interesse particolare… Il Mattarellum in ogni caso non risulta risolutivo in nessuno scenario… L’unico che sarebbe stato risolutivo era l’Italicum, che tra esito del referendum sulle riforme e Consulta è stato affossato… Adesso hanno ben poco da lamentarsi sugli “inciuci”, coloro che hanno contribuito ad affossare le riforme del Governo Renzi…Caro Giannini,Lei ed i tanti esperti avversari di Renzi per un anno avete cercato (riuscendoci) di affossare le riforme costituzionali e l’Italicum con la scusa che l’Italia fosse tripolare, Mi scusi ma il ballottaggio serve proprio quando ci sono più poli perchè con 2 poli la questione si risolve subiti (o si vince o si perde) Ora che Renzi (giocoforza) si adatta al proporzionale siete tutti favorevoli al maggioritario. Un minimo di coerenza per favore. Fareste prima a dire che tutto ciò che propone Renzi non va bene. Sareste più coerenti invece di inventarvi sempre teorie senza capo nè coda.

Ciò ci Insegna che non è vero che l’italia e tripolare e che quindi si giustifica il proporzionale. Avanti tutta con il maggioritario, il voto MDP come quello di SI e cespuglietti vari deve essere considerato perduto per sempre anche perché un alleanza tra PD e partitini, sarebbe una coalizione litigiosa, debole e inutile che anche in caso di vittoria farebbe la fine dell’ulivo di Prodi in meno di un anno. La vera sfida, sulla quale si giocherà l’avvenire del PD, sarà quella del recupero di chi non vota più. Qui si dovranno concentrare tutti gli sforzi e l’intelligenza politica. Di loro abbiamo bisogno non dei pesi morti come Speranza e Bersani. Speriamo che Renzi lo capisca e non si faccia incantare dalle sirene dell’alleanza. Sarebbe un tirare a campare di craxiana memoria che garantirebbe l’inutile esistenza politica di bersani e pochi altri ma nulla più.

L’alleanza si potrà fare pragmaticamente  solo con chi ha preso atto del declino a cui l’Ulivo di Prodi paralizzato dalle richieste corporative di Bertinotti e cespuglietti, appoggiati  da D’Alema per ragioni di potere, ha condannato l’Italia per 20 anni a partire dal  ’95 governando  tanto quanto Berlusconi. Senza riforme e investimenti la produttività oraria del nostro sistema industriale nel 2014 quando è arrivato Renzi, era ancora quella del ’95,mentre quella dei paesi del G7 ed europei come Francia, Germania Inghilterra era aumentata di più del 30% e così i redditi medi e i salari e questo col deficit al 130% del PIL
20 anni di battaglie ideologiche della SX  hanno conservato l’art.18 ma perso milioni di posti di lavoro e aumentato la povertà.
Bisogna fare le riforme e tornare ad investire per aumentare la produttività di tutti i settori, ammodernare il paese e creare nuovo benessere.

Con Renzi il PIL è tornato a crescere, 0,8% nel 2015, 1,0%  nel 2016  1,2% nel 2017, le famiglie che non arrivano a fin mese si sono dimezzate, i giovani disocupati sono scesi dal 44% dl 2014 al 34% di oggi, grazie agli 80 Euro, l’aumento delle pensioni, il bonus giovani, il reddito d’inclusione. L’Italia ha cominciato a uscire dai 20anni di declino, generato dal’immobilismo corporativo e consociativo senza investimenti per il futuro che ha caratterizzato l’alternanza dei governi dominati da Berlusconi e dall’Ulivo di D’Alema e Bertinotti e che ha avuto il suo punto massimo di corruzione e degrado in mafia capitale.
Con Renzi  finalmente oggi  gli investimenti su nuovi macchinari sono ripartiti (+22% nel primo trimestre 2017), l’Italia è al terzo posto in Europa come numero di industrie che crescono di più. Il bacino elettorale dei 5S si sta prosciugando.Bisogna continuare così.

PERCHÉ:Un conto sono i sondaggi dove i cittadini votano in ” libertà “; un conto quando bisogna mettere la scheda nell’urna, li l’elettore prima di votare ci pensa non due ma dieci volte, allora si sceglie chi al di là degli slogan, può garantire governabilità ed concretezza ragionevole nelle scelte di politica economica, sociale, industriale e sociale. Ecco perché il M5S si sgonfia, basta analizzare la capacità di governo guardando a Roma, a Torino e nei comuni che non sono stati capaci di amministrare.

Per noi del PD  e intendo noi iscritti, con una semplice analisi possiamo considerare queste amministrative un buon punto di partenza per le politiche del prossimo anno, per il semplice fatto che in questo momento storico in tutte le nazioni i partiti di governo pagano dazio, quindi, quelli che hanno votato no al referendum ora paghino le conseguenze di un rischio ingovernabilità, ma a quel punto una bella Grosse Koalition, per quanto riguarda Giannini come al solito le sue sono opinioni opinabili, resta tutto quello che aveva scritto e detto a partire dal mese di ottobre 2016, italianamente si va dove soffia il vento, ma non c’erano dubbi.

 

Adesso Giannini si sveglia e dice che il maggioritario va bene. Fino a pochi mesi fa, tuonava contro l’Italicum, unica legge a portata di mano capace di garantire un governo al Paese, con o senza ballottaggio. Troppo tardi, il danno è fatto.ultima modifica: 2017-06-12T18:01:32+02:00da bezzifer
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