Invece NON sono in contraddizione, particolarmente perché lei parte dal preconcetto (sbugiardato) che l’immigrazione sia economicamente dannosa. Al contrario, gli immigrati contribuiscono in positivo all’economina dello stato, e tutti i padanissimi pensionati di oggi e di domani devono ringraziarli per permettere la sostenibilità del nostro welfare.Sui mutamenti climatici abbiamo alternative rapide? No? E allora?

Di Maio dice che preferisce aiutare gli italiani piuttosto che “rassegnarsi” all’immigrazione. Il leader del M5S ha detto che secondo lui il calo demografico tra i cittadini italiani non deve essere una ragione per favorire l’immigrazione.Aggiunge:Le due cose SONO per forza in contraddizione, perché:
-la coperta finanziaria è corta e in ulteriore diminuzione;
-le opportunità di alloggio, lavoro, accesso ai servizi non sono illimitate, specie in un Paese dal territorio già ampiamente popolato e sfruttato.
Poi non si capisce perché le zucchine a km zero sì, i bambini invece si possono tranquillamente importare (e sradicare, socialmente e culturalmente) dall’altra parte del mondo invece di favorire, ove necessario, la fertilità della popolazione già residente.

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Che argomentazioni deboli, lo stesso si potrebbe dire della sanità e dell’istruzione. La coperta è debole, o finanziamo le famiglie o finanziano le scuole e gli ospedali (peraltro, l’università è uno dei motivi per cui le donne fanno figli sempre più tardi e gli ospedali uno dei motivi per cui la popolazione invecchia). Peraltro no, i bambini non si “importano”, nascono in Italia. Nessuno costringe nessuno (e non a caso, anche le straniere in Italia tendono a fare meno figli).P.S. Se il territorio italiano fosse già popolato e sfruttato, allora non servirebbe fare nuovi figli, ti pare?

Germania e Regno Unito hanno una densità di popolazione superiore all’Italia, quindi insomma, dire che siamo già “pieni” mi sembra un po’ grossina. Per altro il problema degli alloggi, ammesso che sia un problema sostanziale non di come vengono distribuiti, riguarda le grandi città, visto che i paesini (come di recente quello in Molise che ha protestato per la chiusura del centro di accoglienza) pagano l’invecchiamento della popolazione con lo spopolamento.
Dal punto di vista delle coperture finanziarie siamo al paradosso. La voce principale della nostra spesa pubblica sono le pensioni. Rebus sic stantibus, anche con i correttivi della Fornero, se la popolazione continua ad invecchiare ci troveremo con una legione di persone che non lavora mantenuta da una sempre più esigua quantità di “giovani” in età produttiva. Il modo per rendere questa spesa sostenibile, oltre a ritardare l’uscita dal lavoro, è allargare la base di quelli che producono reddito.
Oltretutto una popolazione che invecchia ha un costo di welfare molto elevato anche rispetto alla sanità, visto che le persone anziane sono più soggette ad ammalarsi e ad avere problemi di salute.

Il problema della bassa natalità non è solo italiano, riguarda tutte le nazioni sviluppate, chi più, chi meno. E NON è dovuto alla mancanza di sostegno alle famiglie: anche dove i sostegni ci sono e sono cospicui la natalità rimane bassa perché è il nostro stile di vita che è contro alla natalità.Certo, si possono fare tante cose, e magari attenuare il problema, non lo voglio negare. Risolvere credo proprio di no.Peraltro, appena i “nuovi arrivati” si adatteranno al nostro stile di vita, avremo di nuovo lo stesso problema.
Ah, l’esempio delle zucchine è un po’ ridicolo, non credo che non riesci a vedere differenze tra zucchine e bambini.Caro Di Maio. Il DUCE poteva favorire la fertilità degli italiani a colpi di tasse sul celibato e di propaganda sul “numero è potenza”. Sono entrambe cose incostituzionali oggi.Di Maio. Gli italiani oramai non li convinci a fare più figli nemmeno a sopprimere tutti i canali tv ricevibili sul territorio nazionale,e le regali il reddito di cittadinanza, così la sera si danno ad altre attività non lavorative e non riproduttive. Accetta questo dato.

E non fare paragoni con Paesi del centro-nord Europa Sono innanzitutto Paesi che hanno i soldi per poterlo fare. L’Italia va in bancarotta se solo ci prova. E poi i metodi sono democratici: lo Stato dà un aiuto economico alle neo mamme, passa una assegno familiare per le spese fino mi pare ai 16 anni, è diverso: non colpevolizza le famiglie senza figli. Se una mamma un lavoro non l’ha, l’assegno famigliare mica basta a sfamare i figli. In quel caso subentra il sussidio di disoccupazione, a cui comunque hanno diritto tutti. E, dettaglio che dimentichi, a queste misure hanno accesso tutti: anche cittadini legalmente residenti nel Paese, anche non nordici quindi.Hai mica guardato gli indici di natalità e la percentuale di immigrati in quei meravigliosi paesi? Se vuoi, qui trovi tutte le statistiche che servono http://ec.europa.eu/eurosta…
Ti accorgerai che non siamo certo il paese con più immigrati, né di numero e nemmeno in proporzione, anzi. E che il tasso di natalità nel resto dell’Europa, anche se mediamente migliore del nostro, non è molto distante e soprattutto non è nemmeno sufficiente a compensare la mortalità.

In ITALIA non possiamo permettercelo ed e  per quello che meno capisco  questa corsa verso la riproduzione forzata.
Ma cosa c’è di male se le famiglie di origine italiana fanno pochi figli mentre le altre ne fanno di più? Ha un senso questa distinzione? I nuovi nati non faranno a loro volta figli italiani?
Ma da quando c’è questa gara a chi fa più figli? Come se poi avessimo risorse illimitate a livello globale… Mi sembra che la popolazione mondiale stia già crescendo a sufficienza.
Benvenga una politica che sostenga i neogenitori in tutti gli ambiti necessari (in effetti i servizi per l’infanzia fanno schifo in genere da noi…) ma l’idea dovrebbe essere supportare chi vuole crescere e realizzarsi come persona da ogni punto di vista (lavorativo, sociale, affettivo…), non obbligare le persone a riprodursi sennò “gli altri” ci fregano il posto.
(Che poi, attenzione, ho il sospetto che gli aiuti sarebbero rivolti a chi si vuole riprodurre a patto che sia etero e sposato, che qui non vogliamo robe strane eh!)

PS: La piramide demografica in Italia e in Occidente è capovolta e la coperta finanziaria non può reggere a tutti i baby boomers e alla spesa disinvolta dei decenni precedenti. Le opportunità e le risorse, bé la popolazione italiana sta diminuendo, spazio e infrastrutture ci sono, la ricchezza invece deve essere creata da persone professionalmente attive, non anziani.
Il paragone con le zucchine poi è pessimo. Peraltro i bambini non vengono importati dalla Chiquita, ma scappano coi loro genitori da situazioni un po’ più complesse. E a parlare di sradicare culturalmente, immagino la sua opinione sullo ius soli a bambini nati e cresciuti in Italia e parlanti italiano, ma di un colore un po’ scuro.
A margine, la fertilità (posto che fare figli per la Patria non mi sembra una motivazione seria) la si sostiene con politiche di redistribuzione della ricchezza .Sorvolando sulle altre banalità inesatte da Lei dette caro Di MAIO: non vedo da parte di chi si oppone all’immigrazione proposte serie per incentivare “la fertilità della popolazione residente” (ehi, ma sono residenti anche gli immigrati…). Se anche ci fossero proposte davvero efficaci esse comincerebbero a sortire effetti col tempo, avremmo dei giovani in età da lavoro solo venti o trent’anni dopo a partire da “pochi” adulti in età riproduttiva.

Chiudo dicendo. Il problema delle pensioni è adesso e si aggraverà nei prossimi anni. Né il M5S né la la Lega né CasaPau e altri propongono soluzioni al problema, anzi, vorrebbero peggiorare le cose.  Né M5S né Lega mi sembra facciano proposte serie per aumentare il tasso di fecondità che è cosa tutt’altro che facile.
La Lega al governo ci è stata tre volte, dove sono i bambini nati dalle sue lungimiranti politiche? In questa discussione che tratta su immigrazione e fertilità degli italiani tu hai sostanzialmente detto tu Di Maio specificando che a tuo avviso permettere l’immigrazione ed incentivare la prolificazione dei residenti fossero azioni incompatibili.
– non è ben chiaro quale sia il problema secondo te, men che meno quale sia la soluzione.
– l’Italia non importa nessuno, sono gli immigrati che vengono e l’Itlalia nemmeno li accetta ufficialmente ma non e in grado di fermare gli accessi illegali. Gli immigrati non sono solo africani. Ultimamente arrivano dei potenziali profughi che l’Italia ospita in base ad accordi che ha firmato, tra gli altri anche quando la Lega era al governo. Tu sei portavoce del M5S mi fai capire come chi sbraita contro gli immigrati quando arriva al governo come deve gestire la realtà…
Gli africani che vengono in Italia non sono solo maschi, non sono milionate e spesso non ci vogliono nemmeno restare, in Italia.
– come mai siete (tu ed altri) così ossessionati dai giovani maschi africani , espressione che ripetete sovente?

Invece NON sono in contraddizione, particolarmente perché lei parte dal preconcetto (sbugiardato) che l’immigrazione sia economicamente dannosa. Al contrario, gli immigrati contribuiscono in positivo all’economina dello stato, e tutti i padanissimi pensionati di oggi e di domani devono ringraziarli per permettere la sostenibilità del nostro welfare.Sui mutamenti climatici abbiamo alternative rapide? No? E allora?ultima modifica: 2018-01-17T18:25:47+01:00da bezzifer
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