Cari MEDIA BASTA:Vi spiacerebbe lasciare che sia chi il PD l’ha sempre votato a decidere chi deve guidare il partito? Da certi commenti sembra che can- cellare Renzi non basti, si pretende di cancellare il PD, al quale vengono addebitate infamie di ogni tipo… collusioni con la mafia…saccheggio o de- vastazione dell’Italia…uccisione dell’Uomo Ragno…ecc.ecc. Volete lasciar decidere il futuro del partito agli elettori o è pretendere troppo?

Matteo Renzi e il rebus delle liste Pd: “Spazio a 40enni di alto profilo per ricostruire il partito”

Dopo nottate di lavoro sulle liste e una Direzione fissata per il primo pomeriggio, dal Nazareno trapela la strategia che Matteo Renzi sta cercando di ‘forzare’ con i big del partito. “Far spazio ai giovani 40enni professionisti di alto profilo, perché comunque, dopo le elezioni, bisognerà ricostruire il Pd”, è il mantra del segretario alle prese con il corpaccione del partito che in molti casi non schioda dalle proprie posizioni, bloccando la definizione delle liste.

Chissà perché tutti a parlare delle liste del PD come in casa d’altri sia meglio. Nel M5S, date le aspettative di veder di incrementati, di parecchio, i seggi, s’è scatenata una guerra per le autocandidature alle finte parlamentarie…. solo che l’uomo quasi da solo al comando ne ha approfittato per fare epurazione selvaggia. Stendiamo un velo pietoso poi su LeU. Sapevo da tempo che l’operazione D’Alema nascondeva pure la voglia di riprendersi lo scranno ma la realtà ha superato la fantasia. Aspettiamo la rivolta degli ex SEL, ovvero degli autentici bastonati. Nel cdx invece perfetto manuale Cencelli e poche polemiche. Ma la epurazione era gia avvenuta. I 3 tenores infatti avevano già fatto fuori da tempo tutta la dialettica interna. L’ultimo a tagliare il traguardo è stato Salvini che per far fuori tutti i maroniani ha atteso queste ultime settimane. Però nel mirino di questo giornale c’è solo il PD, ovvero l’unico che dovrà dimagrire molto e che discute alla luce del sole con tutte le sue componenti.

Per fare, realizzare un programma CONCRETO sulla ricrescita già attuata, occorrono personaggi dinamici e di valore.Esatto, Minniti e Padoan sono DECORAZIONI di valore sul campo, non semplici medaglie ma numeri che pesano davvero nel loro riscontro sulla realtà.Altri millantano di SFORARE il famoso 3%, quando siamo già al di sotto, all’ 1,6 e si mira allo 0,9. Per far questo ci vuole dinamismo ed energia, e sulle poltrone ci siederanno gli addetti operatori, gli ELETTI avranno altro da fare.Voi populisti non avete ai seminato niente, campate sulle spalle di chi lavora perché così vi paga il reddito di cittadinanza (che giusto voi a crederci).
Per il resto, inutile che vi sforziate di capire qualcosa, ci vuole l’organo preposto alla funzione e voi non lo conoscete.I ‘cervelli’ fuggono, voi non c’è verso.

E dai MEDIA!Tutti ARTICOLI carichi di acredine se non di odio bello e buono. Contenuto? Zero assoluto.
Cosa c’è di cosi terribile in quel che Renzi cerca di fare per definire le liste PD?
Analizziamo punto per punto.
Cerca di attirare nelle liste personaggi che si ritiene nel partito portino spessore culturale ed un minimo di esperienza; sbagliato? Giusto? vedremo in ogni caso non parliamo di decine e decine di personaggi ma di poco più di una manciata quindi tanto rumore per nulla (e si dovrebbe considerare che la stessa cosa stanno cercando di fare tutti in parte anche il M5S anche se attraverso il meccansmo delle parlamentarie).
Ritiene che visto che il PD ha scelto di presentarsi all’appuntamento elettorale in alleanza con altri movimenti e partiti più piccoli è anche corretto che cerchi di far posto loro in qualche seggio meno a rischio di altri, altrimenti non si dovrebbe parlare di alleanza ma di fregatura.
Ricerchi i possibili voti di queste formazioni? Anche se fossero pochi punti percentuali, perché sai che potrebbero servirti per vincere in qualche collegio uninominale? Allora poi devi essere pronto a dare qualcosa anche a loro, non solo posti scartina dove i tuoi non vogliono andarci ma anche qualche posto ritenuto “buono”.
Anche qua nulla di assurdo o incivile o altro.
Punto a far candidare il tuo primo ministro in carica e i ministri che hanno fatto parte del tuo e suo governo? E certo che altro doveva fare? Visto che si intesta con orgoglio i risultati ottenuti in questi anni deve riconoscere anche il buon operato dei suoi ministri e di quelli di Gentiloni ed è giusto che gli offra dei seggi in cui candidarsi e qualche ciambella di salvataggio (sarebbe un bel boomerang mandare allo sbaraglio Gentiloni e ritorvarselo per qualsiasi motivi trombato).
Se per attuare questi tre punti è necessario rivedere ai ribasso le quote di tutte le correnti PD la cosa non mi stupisce visto che il PD non è visto in crescita nei sondaggi ma sembrerebbe attestarsi tra il 22 ed il 24% sotto la soglia del 25% di Bersani e senza il Porcellum, indi per cui si prevedono molti meno seggi alla Camera ed al Senato rispetto alla legislatura in chiusura.
Meno posti in assoluto e queste tre ragionevoli, a mio avviso esigenze, portano solo a questa conclusione.
Aggiungo che le zone d’Italia dove il PD parte ancora come favorito sulla carta sono poche e si sono ristrette: la Toscana, buona parte dell’Emilia Romagna, alcuni seggi in Umbria e nelle Marche, poca roba in Abbruzzo e nel Molise, qualche cosina forse nel Piemonte, in Calabria (cosentino) e nella Puglia (ma molto forse).
off limits la Sicilia e la Sardegna, battaglia quasi persa in Campania, come detto sopra poche chance in Calabria e nella Puglia e in genere in tutto il nord sopra la linea della via Emilia.
Lazio fluido ma in salita (forse Zingaretti farà da traino e non il contrario).
In definitiva per comporre queste liste con questi criteri dovranno fare di necessità virtù.
Dove è lo scandalo?

Guarda caro GRULLO& ACCOZZAGLIA VARIA io non sono convinto che l’esperienza sia un disvalore da aborrire in assoluto. Non mi sembra che in nessun altro paese europeo dalla Spagna, alla Germania, passando per Olanda, GB e Francia o Austria si veda l’esperienza in politica come un male da contrastare ad ogni costo.
L’incapacità, il pressapochismo e ovviamente la disonestà sono disvalore da contrastare.
L’inesperienza può contenerne, anche se involontariamente almeno uno, ovvero l’incapacità.
Non siamo tutti ugualmente capaci di far tutto partendo da zero.
Anche per imparare a stare in Parlamento e per comprenderne i meccanismi e per essere utile e non solo un numero ci vuole tempo e gli inciampi possono essere molti.
E’ per questo che una pattuglia di candidati deve essere formata da gente nuova e da gente con esperienza.
I secondi dovrebbero essere d’aiuto ai primi, la questione semmai è capire come scegliere al meglio quelli con esperienza e capacità manifestate rispetto a quelli che hanno gettato via il loro tempo o ne hanno solo approfittato.
E’ un compito difficile e rischioso, ma è nel mix di nuovo ed esperto che si costruisce la forza di un gruppo chi vaneggia di cambiare ogni volta tutti senza badare a fare differenze e distinguo sbaglia, così come coloro che si limitassero a confermare sempre tutti gli uscenti senza fare mai una valutazione di merito sul loro operato.
La Politica non dovrebbe essere un confronto tra bianco e nero, ma richiedere uno sforzo ulteriore, un andare oltre.
Mi viene in mente a riguardo il caso Pomezia. Non so se ne è al corrente. Provo a riassumerglielo.
Come lei probabilmente sa, il comune della città pontina è da 5 anni amministrato da una maggioranza pentastellata guidata dal sindaco Fabio Fucci, per molto tempo questo amministratore è stato indicato da tutto il Movimento come uno degli esempi più fulgidi di buona ed efficace amministrazione a 5 Stelle.
Orbene il sindaco Fucci per via della regola aurea del M5S che vieta di poter fare più di due mandati consecutivi in politica, indipendentemente dal dove ed in che ruolo, non può ricandidarsi come sindaco uscente al comune.
Fucci ha cercato di contestare questa norma intransigente sostenendo che i due mandati consecutivi andrebbero interpretati e che per lui non dovrebbero valere perché i primi 5 anni nel comune di Pomezia li ha vissuti come consigliere di opposizione in un ruolo ben diverso da quello attuale.
A suo parere un’interpretazione più elastica di questa regola dovrebbe consentirgli di ricandidarsi come sindaco per la città con il M5S.
Di Maio ed i garanti del M5S sono stati però inflessibili a riguardo ed a nulla sono valsi gli attestati di merito per quando fatto dal sindaco e dalla sua amministrazione. La regola è una ed una sola e lui ha fatto due mandati in politica e nel comune di Pomezia ed ora se ne deve andare in silenzio.
Ovviamente può immaginare quale sia stata la replica di Fucci e cosa sia accaduto. In breve lui e la sua giunta si sono opposti e sono stati espulsi de facto dal M5S e si sono ricandidati per il comune con una lista civica autonoma che rischia seriamente se non di vincere sicuramente di impedire che un altro sindaco pentastellato possa essere eletto.
Pertanto in una città che a detta di molti è stata ben amministrata dal M5S il rischio finale è che possa essere ri-eletto un sindaco non (più) del M5S.
Tutto questo perchè? Perché non si applicano con intelligenza e flessibilità delle norme draconiane, fino al punto di assumere decisioni autolesionistiche.
Se un sindaco ed una giunta hanno ben operato perché non consentirgli di andare avanti a tuo nome? Perché dirgli grazie tante ma fatti da parte perché tu sei fungibile come chiunque altro e se a guidare un comune ci sei tu o una fioriera il risultato sarà sempre lo stesso ed ovviamente buono basta che la fioriera sia marchiata M5S?
Credo che in questo modo di fare ci sia molta arroganza da parte di chi guida il M5S e sicuramente scarsa considerazione del valore e nelle capacità individuali degli uomini, che vengono visti come pezzi di ricambio di un ingranaggio eterodiretto via web.
Tutto questo a me non sta affatto bene, non so a lei & coglioni vari.W ll Partito Democratco W Renzi !!!!!!

Cari MEDIA BASTA:Vi spiacerebbe lasciare che sia chi il PD l’ha sempre votato a decidere chi deve guidare il partito? Da certi commenti sembra che can- cellare Renzi non basti, si pretende di cancellare il PD, al quale vengono addebitate infamie di ogni tipo… collusioni con la mafia…saccheggio o de- vastazione dell’Italia…uccisione dell’Uomo Ragno…ecc.ecc. Volete lasciar decidere il futuro del partito agli elettori o è pretendere troppo?ultima modifica: 2018-01-26T17:02:11+01:00da bezzifer
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