MAI COME QUESTA VOLTA O SI FA L’ITALIA O SI MUORE

L’Economist promuove Paolo Gentiloni e il PD.

Risultati immagini per L'Economist E GENTILONI

Il celebre quotidiano inglese sceglie l’attuale premier anche dopo il 4 marzo: “Rassicurerebbe gli investitori”

Ma ce chi dice non indico chi perché e lampante a chi mi riferisco “noi siamo l’economisti, ci interessano gli affari e tuteliamo gli affaristi, del popolo italiano frega zero”

PURE Io faccio parte del popolo italiano, mi sono fatto il culo per tutta la vita per potermi creare “negli anni bianchi” un polmone a garanzia di eventuali tempeste, e sono seriamente preoccupato di come possa reagire l’economia e la finanza ad un risultato populista delle elezioni.

Chi, soprattutto giovani di primo pelo incazsati contro tutto e tutti. vuole buttare tutto a mare e “CREDE AI MIRACOLI” proposti da qualcuno, avrà “i propri vecchi” a cui forse tremano le gambe al pensiero che il mondo economico e finanziario dia un calcio in culo all’Italia se “I NUOVI FROFETI” avranno il sopravvento.

Comunque ognuno si tenga le proprie idee ma non scriva, come fate voi che al mondo economico e finanziario frega zero del popolo italiano.E misi cari bocaloni sapiate che sicuramente chi ha LE CHIAVI DEL FORMICAIO in ogni caso ne avrà dei vantaggi, alla faccia delle formiche! O k e dimostrato e SI VEDE CHE NON CAPITE una mazza di economia… un po’ come quelli che dicevano che non gli fregava nulla dello spread.

Per fortuna il popolo italiano è interessatissimo a sapere le lo spead può essere
di nuovo spinto a 500 dagli affaristi.Solo chi aspetta il reddito di cittadinanza se ne può fregare.Le persone normali debbono sperare che vinca il PD che gli affaristi li sa gestire e li tiene lontani dalle speculazioni sulle nostre spalle..

Ma il popolo è matto. Il popolo americano ha eletto Trump, un pericolo mondiale. Il popolo italiano giubilò Mussolini, quello dell’attacco alla Francia e alla Russia, delle leggi razziali; il popolo tedesco portò al potere Hitler, il criminale n. 1 del xx secolo; il popolo russo portò al potere Stalin, il criminale n. 2 del xx secolo. Il popolo è egoista e guarda una spanna davanti a se, è incapace di guardare al futuro. Inoltre i popoli si infiammano per il nazionalismo. Parla di nazionalismo, di sfida ai popoli vicini, e avrai il popolo unanime al tuo fianco. Le società moderne devono essere governate da saggi, ad esempio i premi Nobel di ogni disciplina, che hanno sicuramente più a cuore dei popoli il futuro del mondo e dell’umanità.

Ma pensate l’ignoranza ITALIANA e di che cosa hanno paura (io lo chiamerei idio astio verso Renzi)E si chiedono:Mettiamo il caso che vinca il PD. Chi assicura che Gentiloni sia premier e non diventi nuovamente premier Renzi come da statuto?Non vi è certezza su questo punto, quindi pur volendo confermare il gradimento a Gentiloni e alla sua linea politica è impossibile, perché molti voti dati al PD riporterebbero Renzi a Palazzo Chigi, è così? Ma voi ancora non avete capito che il capo del governo lo decide il PDR. Chiaramente ha il suo peso il voto, ma le proposte, se siano concrete e sane, le valuta lui, il PDR. Se Gentiloni assicura una maggiore stabilità, avrà quell’incarico. E pur essendo convintamente renziano, non penso che, dopo tutti gli endorsemente di peso che ha avuto Gentiloni, Mattarella pensi a Renzi, anche perché i due non sono proprio “culo e camicia”. L’Italia ha bisogno di una maggiore stabilità e armonia politica e sicuramente Gentiloni ha qualche asso in più nella manica e Mattarella questo lo sa.

Ma quello che conta e che al governo ci sia il PD unico partito che a saputo raddrizzare la barca ITALIA,e se vogliamo mantenere diritta questa barca chiamata ITALIA serve proseguire su questa rotta fatta dalla squadra del PD se vogliamo raggiungere lidi sereni fruttuosi e dignitosi per tutta l’ITALIA e non solo per certi personaggi o e popolusti o per capirci meglio l’accozzaglia legaiolagrillesca.

MAI COME QUESTA VOLTA O SI FA L’ITALIA O SI MUOREultima modifica: 2018-03-02T13:11:20+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share