Titolo: da sinistra, un reddito per vivere. Mi dico, finalmente da sinistra qualcosa di chiaro su lavoro e diritti, una risposta al reddito di cittadinanza del 5 stelle…. ed invece, arrivata a metà ancora non ci ho capito niente……. ma mi è arrivata l’ennesima conferma del perchè i lavoratori non votino più a sinistra!

Da sinistra, un reddito per vivere.

Appalusi!!! Applausi!!!! finalmente ha chiarito il suo pensiero, che c…zo ha detto? bhoooo! se un volenteroso ci facesse la traduzione, sembra un monologo del comico di Zelig, c’è un male oscuro che ha colpito i sinistrati, parlare, parlare e parlare ancora, sempre però a carico delle casse dell’erario.Che ridicoli! Hanno visto che i 5s hanno avuto successo promettendo quattrini agli elettori (che pagheranno altri elettori con altre tasse) e li copiano. Perché il Reddito Minimo Garantito o qualsiasi altra forma di reddito di cittadinanza alternativa a quella autoritaria del M5S non è stato la bandiera elettorale di LeU? Perché si è scelta la proposta giusta ma sicuramente non prioritaria delle tasse universitarie?

Si può sintetizzare che l’ articolo di Fratoianni, sia una scopiazzare al redditi di cittadinanza, definito, come ” la promessa di un “reddito minimo” rigidamente vincolata all’obbligo di accettare un lavoro quale che sia, meccanismo funzionale ai processi in corso di distruzione di ogni garanzia e tutela sul mercato del lavoro, passo ulteriore verso precarizzazione e impoverimento della condizione sociale dei molti.”
Mentre, invece, per Fratoianni, “…… bisognerebbe garantire a tutti e a ciascuno un reddito dignitoso, che significherebbe salvare milioni di persone dalla povertà, assoluta o relativa che sia,nel quadro di una radicale riforma, su scala europea, delle politiche fiscali e sociali.” Certo, l’ ipotesi di poter assicurare a tutti un reddito, attraverso radicali riforme fiscali e intervenendo sui patrimoni, garantirebbe di non essere costretti ad accettare un qualsiasi lavoro, pur di sopravvivere, ma, credo che sarebbe una rivoluzione sociale di lunga attuazione. Anziché scopiazzare il reddito di cittadinanza, con il quale, secondo me, sono stati illusi milioni di elettori, perché non muove le sue attenzioni alle finte forze di sinistra che, negli ultimi lustri, ben poco, hanno proposto per dimostrare di essere sensibili alle condizioni disperate nelle quali si trovano “gli ultimi”. Pertanto, inviterei Fratoianni, a considerare il reddito di cittadinanza, come un primo intervento, impossibile da realizzabile, scopiazzandolo al modello da lui proposto, che richiederebbe la metamorfosi, a livello mondiale, della visione socio economica della vita.Il buon Fratoianni dimentica una cosa.L’aggressione ai patrimoni e’ una disposizione una tantum,ovvero una disposizione che ripetuta più volte azzera i patrimoni. Dopodiché ,finita la furia re distributrice cosa si fa ? Obbligare gli ( ex) ricchi a continuare a lavorare per mantenere chi percepisce il reddito di cittadinanza? Dai coglione.

Caro Fratoianni e cari GRULLINI,la nostra costituzione dice che la repubblica e’ fondata sul lavoro ( non sul fancazzismo).Lei sostiene inoltre che neanche il sistema tedesco funziona in quanto il “redditato”e’ obbligato ad accettare il lavoro proposto.Lei pero’ ci dovrebbe spiegare una cosa: chi paga per chi e’ e redditato. Mi potra’ obiettare ” i ricchi”.Benissimo.Tutte le esperienze comuniste dimostrano che il comunismo e’ bello sino a quando non finiscono i soldi degli altri. Dopodiché sono solo macerie.

OK PORELLO:Ha cercato di dire in modo lungo e complesso, quello che Bill Gates ha sintetizzato in poche parole: “tassare i robot”. In pratica se l’innovazione tecnologica produce forti guadagni a pochi riducendo i redditi di molti, questi guadagni devono essere ridistribuiti a tutti, in modo da garantirne la dignità sociale. Ma lasciando stare LeU, nessuno dei vincitori del 4 marzo ha presentato una ricetta per l’Italia. La proposta di Di Maio è scandalosa, un reddito non più di cittadinanza (abbiamo scherzato) ma di supporto al lavoro (novità assoluta a livello intergalattico). Prendi dei soldi se accetti un lavoro. Quindi al sud tutti hanno barato, ci sono milioni di posti di lavoro disponibili ma vengono scartati dagli Italiani (gli stranieri li manderemo subito a casa loro, altrimenti la Lega piange): basterà che milioni di meridionali accettino a casa loro uno dei 3-4 lavori proposti per avere il reddito di “cittadinanza”. Ovviamente il lavoro c’è, manca la giusta organizzazione dei centri di impiego, che sarà fatta dal nuovo governo. Aspettiamo con il pallottoliere in mano la conta dei nuovi impieghi, stabili, a tempo indeterminato e con uno stipendio adeguato e dignitoso, stile ATAC o ACEA. Se servissero al nord, adesso con le olimpiadi di Torino creeremo 100.000 posti di lavoro, quelle di Roma le abbiamo rifiutate, perché a Roma non c’è alcun bisogno di risistemare la città e di posti di lavoro, ATAC e ACEA ne creano (è il caso di dirlo) a sufficienza e le buche non sono mai un problema, ma una risorsa della città.

Titolo: da sinistra, un reddito per vivere. Mi dico, finalmente da sinistra qualcosa di chiaro su lavoro e diritti, una risposta al reddito di cittadinanza del 5 stelle…. ed invece, arrivata a metà ancora non ci ho capito niente……. ma mi è arrivata l’ennesima conferma del perchè i lavoratori non votino più a sinistra!ultima modifica: 2018-03-18T11:40:13+01:00da bezzifer
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