Goffredo Bettini rottama Matteo Renzi: “Prenda la sua strada, il Pd ha fallito e va rifatto” Intervista al Fatto quotidiano. Il braccio destro di Veltroni traccia un bilancio del partito: “Ci siamo avvicinati alle élite della finanza”

Un partito “asfissiante”, dove non c’è spazio per un “approfondimento reale”, con un “imperatore e i suoi feudatari sul territorio”. In un’intervista al Fatto quotidiano, Goffredo Bettini, braccio destro di Walter Veltroni nel Pd, fa un’analisi impietosa sullo stato di salute dei dem e pur riconoscendo a Matteo Renzi di aver “levato una certa patina grigia che il Pd aveva accumulato”, sottolinea che l’ex premier ha occupato “tutte le posizioni strategiche nel partito e nelle istituzioni”. Bettini parla così di Renzi e del futuro del partito.

Se Renzi “vuole fare Macron, non ne farei un dramma. Ognuno per la sua strada. Poi al governo ci si potrebbero pure alleare, sempre meglio che con Forza Italia!”. Ma “il partito nella forma attuale va azzerato”.

In merito al partito, Bettini è perentorio sugli errori commessi.

“Siamo un partito condizionato dalla lotta tra correnti, che ha completamente perso l’empatia verso chi soffre. Ha perso la stessa ragion d’essere della sinistra? Per certi aspetti, sì. I modelli da imitare sono diventati i vincenti, ci siamo avvicinati alle élite della finanza, ci stanno simpatici i Marchionne e i Briatore”.

Ragionamento che va contro il concetto di “maggioritario” e di “voto utile” sempre voluti da Veltroni prima e da Renzi poi.Mi scusi Bettini ho grande stima di Lei, e comprendo anche la simpatia che, una persona anziana, possa nutrire per i 5s, sentendoli come “nuovi”, ma che nuovi non lo sono affatto, anzi, sono molto vecchi. Ma siamo onesti: perché mai il PD dovrebbe sporcarsi la faccia, sostenendo un governo di M5S guidato da Luigi Di Maio,uno che manco è stato capace di laurearsi, che s’è fatto foto opportunity con personaggi coinvolti con la malavita organizzata, e che ė radiocomandato da Grillo e Casaleggio, 2 imprenditori coi loro interessi e molto poco trasparenti? Un altro conto sarebbe appoggiare un governo guidato da una persona nobile, onesta e capace, e non radiocomando da Grillo e Casaleggio. Senza vergogna. Si ripropone la caccia all’uomo. Marchionne e Briatore “nemici” del popolo. Mancano soltanto i Tribunali speciali. Ma queste idee che c’entrano con un Partito liberal democratico come il PD? Il tutto ovviamente una decina di giorni prima della prossima tornata elettorale. E poi dicono che non vogliono che si perdano le elezioni. Semmai, è sempre la solita, vergognosa menata: è tutta colpa di Renzi.Si,è vero, perché non li ha cacciati quando avrebbe dovuto. Grillo docet! Questo a mio avviso la principale colpa di Renzi è quella di non aver completato la rottamazione in tempi brevi ma di essersi fatto logorare da quelli che comunque poi se ne sono andati dopo avergli votato contro in parlamento e in senato e infine al referendum !! Avrebbe dovuto cacciarli lui – M5S docet ! In tutto questo Mattarelle non è esente da responsabilità !Incredibile…un accenno di autocritica! Ma mentre passavano la Fornero,la “buona scuola”,i vouchers, l’art. 18, i soldi alle banche, i connubi con la destra, Bettini dov’era? La sua analisi è precisa ma assai tardiva:inutile chiudere la stalla quando sono scappati i buoi!

Divertente il senso di onnipotenza .Renzi è Gulliver nel paese di Lilliput e tutti i lillipuziani vecchi e nuovi cercano di fargli la guerra mentendo spudoratamente. Nessun governo ha mai fatto per i diseredati e per i più deboli quanto ha fatto Renzi pur nella difficilissima situazione economica del paese, la peggiore vissuta nei settant’anni di repubblica. Il governo non poteva non salvare le banche dal fallimento, ad esempio Veneto Banca ha fidi in essere col 20% delle PMI del trevigiano e così altre banche come la Popolare di Vicenza e MPS che ha incorporato Antonveneta. I loro fallienti avrebbero compromesso tutte le imprese e conseguentemente alla perdita di lavoro tutti i mutui concessi ai lavoratori con la conseguenza di un coinvolgimento di tutto il sistema bancario e di buona parte delle PMI che costituiscono l’ossatura del sistema industriale italiano. Il PD ha perso la battaglia della comunicazione al paese e le dissonanze rispetto alle scelte del governo hanno distrutto l’immagine stessa del partito. Casaleggio ha impedito nel m5s queste differenze nella comunicazione dei singoli facendoli ripetere solo slogan sempre uguali, insulti sempre uguali e menzogne sempre uguali nella convinzione nel detto di Goebbels: “Ripetere una menzogna cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Persino all’interno del PD tutte queste menzogne hanno fatto presa e Bettini scioccamente le ripete senza un minimo di analisi o di verifica dandole per scontate verità mentre sono semplicemente propaganda truffaldina e pura menzogna a 5 stelle.