Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i due vincitori già invecchiati
La legislatura è appena cominciata ma sembra già finita. E i cittadini che avevano votato per il cambiamento si ritrovano nella crisi dei veti e delle manovre.
VOLEVANO ROVESCIARE TUTTO.INVECE SONO SPROFONDATI NELLA PALUDE CHE A PAROLE VOLEVANO CONTRASTARE.COSI SALVINI E DI MAIO I VINCITORI DELLE ULTIME ELEZIONI SI DIMOSTRANO PRECOCEMENTE GIÀ MOLTO PRECOCEMENTE MOLTO VECCHI.
Vecchissimo vizio italiano. Voler gareggiare col paracadute del proporzionale, e poi pretendere di utilizzare i risultati come se ci fosse il maggioritario. “Abbiamo vinto, il governo lo facciamo come diciamo noi….”.Non incolpo nessuno di questo balletto. E’ la legittima scelta degli italiani, non tanto alle elezioni quanto al referendum del 2016. Gli italiani hanno scelto questo paese e questa politica, ne hanno il sacrosanto diritto e fa male Berlusconi a insultarli. Sono fermamente convinto che, se potessero, Salvini e Di Maio voterebbero immediata fiducia al governo Gentiloni, per 5 anni, a patto che continui a essere perennemente dimissionario e non appaia mai in TV o sul web o sui giornali. In TV (etc etc) ci stanno loro, i due vincitori eletti dal popolo, a parlare sodo di quello che farebbero se… se… se..
TRE Note per I VINCITORI:
La MIA sensazione è che dietro le quinte si giochi una partita completamente diversa. L’autentico problema per il governo non sembra essere Di Maio, che ha abiurato l’antieuropeismo e l’antiatlantismo, ma Salvini che sembra non intenda rispettare i Trattati europei e quindi la Costituzione. Ma per fare questo ha bisogno di dare la spallata finale a Forza Italia e al PD e quindi ha bisogno di nuove elezioni, stando all’opposizione, tra uno o due anni. Dopo di che sogna di fare l’Orban italiano. L’unica cosa che non sa è che l’Italia non è l’Ungheria e che l’economia del Veneto e di metà Lombardia ed Emilia e Romagna dipende al 100% dall’industria tedesca e che da quelle parti gli stipendi degli operai non sono quelli ungheresi. Per non parlare delle banche italiane che senza la garanzia europea sui depositi sotto i 100 mila euro rischiano tanto.