Senza identità, senza passato, senza direzione: ecco il governo dei narcisi Di Maio e Salvini. La separazione dalla realtà è l’elemento che unisce i capi di Lega e M5S. Perché mentre il Forzaleghismo è stato un vero blocco sociale, il Grilloleghismo non esiste: in comune c’è solo l’avversione per l’Europa.

Damilano, lei, Giannini, De Angelis e tantissimi altri (mettiamoci pure Crozza) a suo tempo avete picchiato come fabbri quasi senso unico contro Renzi e il PD. Non dico che Renzi e PD non meritassero critiche anche dure, ma eravate talmente impegnati a picchiare in quella direzione da lasciare quasi indisturbati i personaggi che adesso da vincitori vi spaventano tanto, Anzi, col vostro contributo alla demolizione mediatica del PD avete contribuito a spianare la strada a questi due ragazzotti. Quindi glielo dico con simpatia: “potevate svegliarvi tutti quanti prima”.

I Damilano, i Sallusti, i Feltri Debortoli Travaglio  e tanti altri comincia ad essere ora di voltarsi dall’altra parte quando li si incrocia per strada. Quando è troppo è troppo. Il bello è che Di Maio si sta proponendo come perfetto sostituto ai loro beniamini ma neppure se ne accorgono. Del resto, se non se ne sono accorti gli 11 milioni di pecoroni che l’hanno votato.

Damilano. Pensa quante ne hai dette a Renzi,dai tempi della riforma costituzionale fino alle lezioni.Non hai niente da rimproverarti assieme a tutti i tuoi colleghi giornalisti e conduttori di trasmissioni politiche?Avete condizionato una nazione intera perché voleva cambiare il sistema,ma a voi non stava bene,e quindi “dagli all’untore”,oggi vieni a farci la lezioncina,ma fammi il piacere!

E siccome questi sono due …..”narcisi” senza qualità, il signor Da Milano e redazione de l’Espresso al gran completo, hanno pensato bene negli ultimi anni di riempire quotidianamente di sputi l’unico partito, il PD, che con questi….”narcisi” non vuole avere nulla a che fare. Complimenti ! Buona parte dei giornalisti italiani mostrano palesi difficoltà a fare il lavoro per il quale sarebbero pagati, cioè riportare i fatti.
Però ci ammorbano da decenni con le loro perdibilissime “opinioni” (chiamiamole così) e hanno lo sgradevole vizio di nascondersi dietro quelli che fanno il proprio dovere e ne pagano le conseguenze.
Damilano è uno dei principi di quest’arte, uno che passa le giornate a rimirarsi l’ombelico e ripetersi allo specchio quant’è bravo, come scrive bene e come parla bene.
Ma è solo uno dei tanti pagati per scrivere quello che il padrone si aspetta di leggere.

Triste dirlo ma sono i degni rappresentanti di questa Italietta, come al solito brava a perdere i treni dello sviluppo,ogni nazione ha i governanti che si merita, o si pensa davvero che per una manciata di politici, una nazione si trovi agli ultimi posti, in quasi tutte le classifiche che dimostrino il suo grado di sviluppo di civiltà, abbiamo 3 mafie autoctone, milioni di evasori fiscali, bassa scolarizzazione, che si aggiunge al fatto che neanche leggono, nepotismo………dimenticavo questi signori sono frutto di giornalismo che se al 50esimo posto al mondo un motivo ci sarà, per fortuna abito in una regione, che come da storia ritornerà alla Mitte Europa e paghiamo purtroppo l’arretrtezza dell’Italia.