En marche? Ormai, non c’è rimasto altro.Ormai è un partito inutile. Novità forse dalla Leopolda 9 di fine ottobre. Macron, Sanchez e Merkel sul palco?

E’ esplosa la Galassia centrale e pezzi del Pd si ritroveranno negli angoli più lontani dell’universo. Il Pd, la sinistra riformista, è ormai una realtà irrilevante e balbettante dello scenario italiano. Giusto per la cronaca si può spiegare come fa Salvini a vincere: sa che la questione immigrati imbarazza il Pd e quindi insiste su quello, picchia sempre più duro. E prende voti, conquista città da sempre di sinistra.

In questo è aiutato, almeno a livello mediatico, anche da una banda di distinte signore e signorini di sinistra che continuano schifati a lamentarsi dei troppi immigrati, anche quando il loro arrivo è sceso dell’80 per cento rispetto all’anno scorso. Si è arrivati al ridicolo di calcolare quanti immigrati ci sono in carcere: e chi volete che ci vada in galera? I ragionieri di Unicredit con posto fisso e 14 mensilità? Ci vanno gli ultimi arrivati, i più poveri e i più abbandonati, esattamente come accade in tutto il mondo.

Chiarito che il Pd è vittima spesso e volentieri anche dei suoi stessi elettori, che vorrebbero un’Italia simile alla Svizzera, rimane il problema del che fare.

Non è facile. Il punto da cui partire sarebbe probabilmente la constatazione che il Pd è morto. Non ha un gruppo dirigente di apprezzabile qualità, balbetta sciocchezze invece di dire quello che vuole davvero, una quota rilevante del partito sogna solo di andare al governo con i 5 stelle, considerati meno forcaioli dei leghisti. In più c’è un populismo serpeggiante e ci sono anche pulsioni anti-Merkel e anti-Macron (gli unici due che in Europa potrebbero aiutare l‘Italia)

Un arnese così combinato non serve a niente. Serve solo a perdere un’elezione dopo l’altra. Fino a quando non sarà rimasto più nessuno.

Come rimediare? Non è facile. Renzi non è il massimo, ha perso troppe elezioni e ogni tanto ha le idee un po’ confuse, ma è ancora l’unico leader esistente in quell’area.

Non si sa che cosa abbia in mente per la sua Leopolda di fine ottobre.

Quello che è certo è che il Pd andrebbe sciolto o comunque abbandonato al suo destino, ormai è un vuoto a perdere, una specie di asino in mezzo ai suoni. Tutto il gruppo dirigente del Sud avrebbe dovuto essere cacciato platealmente anni fa.

La Leopolda nove, quindi, dovrebbe essere la fondazione di una cosa nuova, una ripartenza. Suggerirei, ma non sono nemmeno iscritto e quindi non conto niente, di invitare sul palco Macron, Sanchez e la signora Merkel. E insieme discutere come si affronta il populismo, che non è più un problema solo nostro, ma un problema europeo. Come l’immigrazione, verso la quale il “nuovo” Pd deve prendere una posizione chiara: non più un solo immigrato senza una strategia di integrazione. Altro che reddito di cittadinanza. Abbiamo bisogno di 200-300 mila immigrati all’anno (altrimenti diventiamo un deserto economico e sociale), ma li dobbiamo integrare: lasciarli davanti ai supermercati a raccogliere l’elemosina irrita solo le brave signore e non serve a niente. Invece di risolvere un problema (l’inverno demografico), lo crea.

Poi, bisogna decidersi a mettere insieme una piattaforma liberal-democratica vera. Cioè non basata su un aumento indiscriminato della spesa pubblica. Gli esempi della Grecia e del Portogallo (gestiti dalla troika) sono lì a dimostrarlo: esiste la possibilità di un risanamento virtuoso. Ma servono progetti, idee, determinazione. Inseguire i populisti serve solo a perdere voti e a preparare il disastro. Ci porta inevitabilmente al Piano B di Savona, cioè all’uscita dall’euro e al nostro precipitare nel Venezuela.

Insomma, serve ripartire, ma da un’altra parte. Scordiamoci il Pd e Martina. Fra tre anni nessuno li ricorderà più di loro.

En marche? Ormai, non c’è rimasto altro.

En marche? Ormai, non c’è rimasto altro.Ormai è un partito inutile. Novità forse dalla Leopolda 9 di fine ottobre. Macron, Sanchez e Merkel sul palco?ultima modifica: 2018-06-25T12:46:22+02:00da bezzifer
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