Francesco Boccia si candida per la segreteria Pd. “Dialogo con M5S” Riparte dai mercati e dall’hashtag #aporteaperte “per dire a tutti: tornate”. Contro la rottamazione renziana che “ha fallito clamorosamente” 

Dopo Richetti un altro leaderino si presenta sulla scena, questa volta della corrente di Emiliano, ma nel PD e’ tutto un fiorire di correnti con relative fondazioni. Finora abbiamo come candidati Zingaretti, Richetti, Damiano e Boccia, ma dietro l’angolo sono pronti gli uomini di Renzi, Calenda, Gentiloni, Franceschini, Minniti ed altri che sfuggono alla conta.

Il problema dell’ex PD non è la pluralità ma il fatto di continuare a mantenere le proprie posizioni senza riconoscere la vittoria del proprio avversario di partito, come succede da anni a questa parte. Renzi può piacere o no  ma se uno vince un congresso con i numeri con cui lo vinse lui, se non condividi o te ne vai (e poi la figuraccia come Bersani) o ti allinei, magari con senso critico costruttivo, ma non bombardi continuamente il tuo segretario di partito regolarmente e inequivocabilmente eletto dal congresso. Nella fattispecie poi Boccia è veramente l’ultimo che può parlare, visto come si è comportato in questi anni: se prenderà 4 voti al congresso (e non vedo perché dovrebbe prenderne di più visto che di fatto scimmiotta Zingaretti come posizione politica) poi tacerà per sempre ?? lo dubito. Questi personaggi rappresentano plasticamente il peggio della sinistra degli ultimi 20 anni: pensare di avere sempre e comunque ragione, non senza un bel carico di spocchia culturale, a dispetto degli schiaffi nei congressi e nelle urne.Il Pd, ancora con le ossa rotte, non ha certo bisogno di un personaggio sempre ipercritico ed ondivago come Boccia.
Non lo hanno cercato i 5s e sta ancora a scassare i cabasisi nel pd che non riesce a liberarsi neppure di quell’altro aspirante 5s di Emiliano.
Boccia se ne stesse con la moglie ex destrorsa e tromvata alle ultime elezioni.
Parafrasando il grande Toto’: ci faccia il piacere!

Non si è mai visto un partito in cui parte dei suoi componenti del direttivo fanno campagna elettorale contro il segretario eletto e PDC sul Referendum e poi festeggiano la vittoria del NO alla Di Mail sul famoso BALCONE. Gli stessi che hanno appoggiato il Governo Monti e consegnato a GRILLO almeno il 20 % dell’elettorato di SX. I rapporti con le periferie e con la parte del paese in difficoltà era appannaggio proprio di quella parte del PD , da sempre. Perché non hanno creato un confronto interno costruttivo prendendosi carico di questa incombenza? Forse perché legati a quel passato di clientelismi che hanno poi determinato le inchieste negli Enti locali coi risultati che conosciamo? E non volevano smantellare quel sistema che gli ha sempre garantito consenso? Oggi al governo c’è esattamente una coalizione che si è spartita i COMPITI , cosa che poteva fare tranquillamente il PD, ma la VECCHIA GUARDIA ha preferito andare contro il proprio partito pur di non dare soddisfazione ad un Segretario democraticamente eletto.No mi spiace ma il “dialogo” con i 5s proprio no; non per pregiudizio o per ripicca ma perché se c’è un gruppo distante da qualunque idea di società aperta e democratica è proprio quello. Non mi importa niente che su questa o quella questione possano esserci posizioni comuni e tanto meno accetto di rincorrere elettori che hanno cambiato bandiera (ce n’era che avevano cambiato bandiera con B. nel ’94, ce ne sono che sono andati con la lega…). Non accetto neanche questa menata delle elites: queste fregnacce le lascio volentieri ai populisti.

Purtroppo il dramma del PD è che non ha ancora perso tutti i dementi che vivono di gombloddi e complicità con la spectre. L’Italia ha bisogno delle riforme che aveva immaginato Renzi, perché non sia possibile che un piazzista dell’odio ed un bibitaro da 4 soldi rappresentino questo paese.

Un altro che pensa che la sinistra sia qualcosa che sta nelle periferie o tra i poveri per definizione. Vero che il PD di fatto é stato identificato con i ricchi e benestanti, secondo me in maniera ingiusta ma talvolta giustificata dai molti errori politici e di strategia. Rimane un fatto che è abbastanza evidente. Renzi é stato eletto segretario con una maggioranza schiacciante ma ha dovuto sprecare molto del suo tempo per le beghe interne. Salvini é stato eletto ed é praticamente indiscusso, tutti allineati. Di Maio altrettanto. Quindi? Di che parla questo BOCCIA se è uno che ha sempre seguito la logica della divisione invece del contributo? Renzi  mi è simpatico. e credo che il piú grave errore politico siano state le mancate dimissioni a seguito del referendum. Ma ha avuto un merito, far scoprire che il meccanismo assistenzialistico della ex-DC e della sinistra non funziona più. Ma questo cambiamento non è ne colpa ne merito di Renzi, mentre il Di Maio lo vuole riportare in casa ma cambiandogli il nome!