Europa e Brexit ITALIA, i rischi possibili.Lasciare la Ue significa prendere decisioni immani tra la sicurezza economica, garantita dall’appartenenza al Mercato unico e all’Unione doganale, e la fine della sovranità condivisa

Ma l’Italia e tempio degli euro-delusi.ITALIA DEL CRAC. Il sondaggio Eurobarometro. Nessuna sorpresa. Abbiamo già visto il 4 marzo come gli italiani abbiano perso qualsiasi ragionevolezza nelle loro scelte di voto, e siano ormai preda di un irrazionale autolesionismo che li porta a scegliere deliberatamente l’autodistruzione. La maggior parte di quelli che odiano l´ Europa non sanno neanche di cosa stanno parlando, sono solo menti deboli manovrate dalla Casaleggio e dagli agitatori odierni, sempre a caccia di un nemico contro cui focalizzare la rabbia popolare, senza affrontare seriamente I problemi. Oggi come oggi, uscire dell´Europa e soprattutto dalla moneta unica, sarebbe un atto di autolesionismo colossale. Ma soprattutto, non risolverebbe I problem strutturali dell´Italia: interessi enormi sul debito (= tasse bruciate senza ottenere nulla in campbio), spesa pensionistica scaricata sulle nuove generazioni, mafia, corruzione, evasione fiscale. Tutti, ma proprio TUTTI questi problemi, non scomparirebbero uscendo dal´Europa. Al contrario, sostenere un debito da 2300 miliardi con la lira svalutata porterebbe alla bancarotta (= tutti I conti correnti azzerati) Heh, non le sono bastati questi primi 6 mesi per capire che il 4 marzo una larga fetta della popolazione italiana è stata presa per il … giro. Il motivo è che ancora non è stato colpito per bene nel portafoglio, ma vede, questo non tarderà ad accadere. Quel che mi cruccia è che dovrò pagare anche io, e già lo sto facendo col mio portafoglio in azioni, e non potrò gioire delle sventure degli scellerati che hanno votato questi commedianti dei miei stivali.Si credo che gli italiani siano in preda a un raptus suicida, spero però di sbagliarmi e a gennaio-febbraio, quando le conseguenze delle scelte del governo si capiranno meglio, di scoprire che l’Italia invece a svoltato.
Per ora anche i “successi” di Salvini sul fronte immigrazione non sono ben quantificabili, la scelta di rendere l’immigrazione totalmente illegale e di escludere gli immigrati dai sussidi potrebbe far addirittura aumentare l’illegalità e il numero di poveri in Italia, cioè esattamente il contrario di quello che questo governo si è prefisso.Non solo. Questo discende anche da una sostanziale ignoranza del tema in discussione. La maggior parte delle persone che si dichiarano oggi a favore di una ipotetica “italexit” non ha la minima idea dei disastri che questo comporterebbe, nell’immediato e nel futuro, alla tenuta delle nostre istituzioni, come i ripensamenti britannici dimostrano. E di questa arretratezza dobbiamo ringraziare soprattutto Berlusconi e le sue TV.

Italia Crac

SIAMO EUROSCETTICI, NON EURO-POLLI – SE SI VOTASSE DOMANI PER USCIRE DALL’EURO O DALL’UNIONE EUROPEA, COSA SCEGLIEREBBERO GLI ITALIANI? – ECCO I RISULTATI DEL SONDAGGIONE EUROBAROMETRO NEI 28 STATI MEMBRI DELL’UE. I GIUDIZI SUL PARLAMENTO EUROPEO, I TEMI CHE SCALDANO L’ELETTORATO EUROPEO, IL “PENTIMENTO” DEI BRITANNICI.

65% ITALIANI FAVOREVOLI EURO,MA I MENO ENTUSIASTI UE

 (ANSA) – Il 65% degli italiani si dichiara favorevole all’euro, ma gli intervistati in Italia sono i meno convinti dei benefici dell’appartenenza all’Unione europea (43%). Lo rivela l’ultimo sondaggio Eurobarometro condotto tra l’8 e il 26 settembre 2018 da Kantar Public in tutti e 28 gli Stati membri, in base al quale il 68% degli europei ritiene che il proprio Paese abbia tratto beneficio dall’appartenenza all’Ue e il 61% degli intervistati considera positivamente la moneta unica.

 Solo il 42% degli italiani intervistati, inoltre, ritiene che sia positiva l’appartenenza all’Ue, il secondo dato più basso di tutti i Paesi europei dopo la Repubblica ceca (39%). Questo dato è comunque in crescita di 4 punti percentuali rispetto a settembre 2017, e mostra un trend positivo negli ultimi anni. Per il 68% degli europei, invece, il proprio Paese ha beneficiato dell’appartenenza all’Ue: si tratta del dato più alto dal 1983, mentre per il 62% è positivo appartenere all’Unione, il dato più alto dal 1992. La grande maggioranza degli italiani (65%) dichiara, inoltre, di essere favorevole all’euro, con una crescita di 4 punti rispetto a marzo 2018 e con una percentuale superiore alla media Ue (61%).

 44% ITALIANI VOTEREBBE RESTARE UE CONTRO 66% EUROPEI

(ANSA) – In caso di referendum nel proprio Paese sulla falsariga di quello della Brexit, solo il 44% degli italiani voterebbe per restare nell’Ue contro il 66% a livello europeo. E’ il dato peggiore dei 28, anche a fronte dei britannici dove oggi il 53% è per il ‘remain’. Lo rivela un sondaggio Eurobarometro in base al quale la percentuale degli indecisi nel Belpaese è pari al 32%, la più alta nell’Unione. Tra gli europei solo il 17% degli intervistati sarebbe a favore dell’uscita. Tra i britannici oggi solo il 35% è per il ‘leave’.

 IL 32% EUROPEI CONSIDERA POSITIVO IL PE, NEGATIVO PER IL 21%

 (ANSA) – Un terzo (32%) degli europei ha un’opinione positiva sul parlamento europeo, un quinto (21%) esprime un parere negativo e una maggioranza relativa (43%) rimane neutrale. Lo rivela l’ultimo sondaggio di Eurobarometro in base al quale, inoltre, il 48% degli intervistati vorrebbe che l’Ue svolgesse un ruolo più significativo in futuro, mentre il 27% preferirebbe fosse ridimensionato. In base alla rivelazione cresce anche la consapevolezza delle elezioni europee del prossimo anno, con il 41% che identifica correttamente la data a maggio 2019 – un aumento di nove punti percentuale rispetto ad un’indagine analoga di sei mesi fa -, e il 51% degli intervistati che si dichiara interessato alla tornata elettorale europea. Tuttavia, il 44% ancora non sa dire quando si voterà.

 Nell’agenda dei temi prioritari per l’imminente campagna elettorale l’immigrazione risulta essere al primo posto (50%), seguita dall’economia (47%) e dalla disoccupazione giovanile (47%), mentre la lotta al terrorismo scende al quarto posto con il 44%. Priorità simili anche per i cittadini italiani, anche se l’immigrazione è percepita come tema chiave da ben il 71% degli intervistati. Seguono l’economia con il 62% e la disoccupazione giovanile al 59%. Le rilevazioni di questo sondaggio sono state condotte con un campione di 27.474 europei di 16 anni o più, intervistati con metodologia faccia a faccia.

Europa e Brexit ITALIA, i rischi possibili.Lasciare la Ue significa prendere decisioni immani tra la sicurezza economica, garantita dall’appartenenza al Mercato unico e all’Unione doganale, e la fine della sovranità condivisaultima modifica: 2018-10-17T10:22:14+02:00da bezzifer
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