Leopolda al via, Renzi punta sui civici. E apre alle forze liberali.Come diceva De Gasperi: un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle prossime generazioni. E’ tutta qui la differenza la differenza tra Renzi e i suoi avversari (che comprendono anche i mille diversi gattopardi italiani)

Leopolda al via, Renzi punta sui civici. E apre alle forze liberali

 Cinquanta tavoli di proposte e discussioni per la nona edizione della kermesse. Tra gli ospiti esterni Burioni e Roberto Cingolani. L’ex segretario: “Il congresso non è la cosa più importante”

Non si parlerà di correnti né di congresso del Pd ma di contenuti. E verrà presentato il progetto di lanciare “comitati civici di resistenza” su tutto il territorio. È il programma dell’ex premier Matteo Renzi per la nuova edizione della Leopolda, la nona (e il sottotitolo è appunto “La prova del nove”), che prende il via questo pomeriggio a Firenze fino a domenica 21 ottobre, nella vecchia stazione cittadina.

“Con rispetto per il Pd, non è il congresso la cosa più importante” dice Renzi in una intervista a Fanpage. “Quando ci saranno i candidati sceglieremo e voteremo, bello un partito che ha una democrazia interna, spiega. Ma il Paese sta andando a sbattere, rischia la recessione, è questa la mia preoccupazione. Davvero uno pensa che il problema sia scegliere tra Minniti e Richetti? Ora preoccupiamoci dell’Italia”.
L’idea del senatore dem è quella di costruire un network civico, con coordinatori regionali, rappresentanti non parlamentari, che avranno il compito di andare oltre al Pd. Il piano  sarebbe quello di spendere poi quella rete alle Europee con una lista. Aperta anche alle sacche di resistenza liberale presenti in Forza Italia.

Ben detto, Renzi si potrà criticare per tante cose, ma comunque negli ultimi trent’anni è stato l’unico che ha veramente provato a fare riforme che potevano davvero cambiare questo paese e di questo gli va reso merito.Per gli attuali governanti non ci sono parole, semplicemente non stanno governando.

Renzi, anche se qualcuno ci ironizza sopra è proprio questa la strada che mi pare più corretta.  Ormai il PD è un ectoplasma ed i numeri lo avvicinano al morto che cammina, debilitato dall’interno dai soliti Capetti che invocano unità e concordia ma lo fanno come sempre con discorsi disgreganti, da tutti contro tutti in funzione Segreteria.  Prenda atto che Lei ormai è un bersaglio fisso su cui scaricare le frustrazioni per la loro mediocrità.    Ed anche dall’esterno il binomio PD/Renzi è lo stereotipo del nemico da abbattere perché, nel bene o nel male, in Lei percepiscono l’unico leader da cui temere.   Avanti, esca veloce dal Partito ma senza sbattere la porta e si rigeneri politicamente coordinando questi Comitati Civici in area Centrosinistra perché dissolta la Sx-sx e liquefatta FI vi si apriranno enormi spazi occupabili solo da Movimenti sorti dal basso.

Renzi ha capito il PD molto più di tanti che professano attaccamento alla “ditta”. Il PD è stato fondato come il partito del centrosinistra (senza il trattino), casa comune dei moderati e progressisti italiani (parola di Veltroni, ex PCI). Se qualcuno pensa che il PD sia altro, sbaglia lui, non Renzi che quell’ideale lo ha incarnato, pur con i suoi difetti.

ORA:Che Renzi alla fine debba fondare un partito nuovo, era nelle cose ma avrebbe dovuto farlo molto tempo fa. Inutile, il PD non gli può e non gli vuole stare dietro. Che questo nuovo partito faccia parte comunque di una coalizione di centro-sinistra mi pare altrettanto scontato. Io, da elettore di centrosinistra, al momento del voto valuterei tra i programmi di questo partito ed il programma (e gli uomini e la credibilità) del PD, che tanto ho sostenuto e tanto mi ha fatto soffrire per i dissidi continui al suo interno. Non voterei l’estrema sinistra e non voglio votare Berlusconi. Quindi o il PD o una sua alternativa nella stessa area. Penso che, come me, siano in tanti a non voler entrare, in coscienza, nell’astensione, soprattutto oggi nel tragicomico momento storico che stiamo vivendo.Per questo: Io personalmente, al di là della confusione degli elettori e degli errori che anche Renzi ha fatto in passato, lo ritengo l’unico vero politico in circolazione, e soprattutto una persona onesta. Era stimato dalle altre potenze europee, abbassando la testa questo è certo ma questo è un timore che solo gente come i fuori usciti  e simili hanno, la paura di prenderlo in tasca per non dire in culo. Io RENZI lo voterei senza alcun dubbio, con la coscienza pulita. Sicuramente doveva staccarsi dal PD molto prima, ma evidentemente o credeva ingenuamente di poterlo trasformare e renderlo più coeso, oppure gli serviva come sostegno. In ogni caso adesso è giusto che si prenda delle responsabilità, e scarichi chi boicotta e ostacola il buon Renzi. L’odio che alcuni hanno maturato nei suoi confronti è immotivato, ed è il rancore di chi cerca sempre un responsabile ai propri problemi.Dimenticando che Renzi ha tuttora la credibilità di chi ha cercato di riformare il Paese, con riforme coraggiose, tanto che gli hanno pure fabbricato prove false, pur di costringerlo a dimetterlo. Un assalto alla democrazia, le prove false, che in qualunque altro Paese avrebbe creato allarme e scatenato indagini, ma siamo in Italia e magari si applaude. Del resto qui si vota per un partito comandato da un mai eletto e da una srl oscura, che tele dirigono una massa di decerebrati che non possono pensare, pena 100 mila euro di multa. Ma il pericolo per la democrazia, oh, è Matteo Renzi, uno che si dimette e rivince le primarie del suo partito, ci mancherebbe.

Leopolda al via, Renzi punta sui civici. E apre alle forze liberali.Come diceva De Gasperi: un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle prossime generazioni. E’ tutta qui la differenza la differenza tra Renzi e i suoi avversari (che comprendono anche i mille diversi gattopardi italiani)ultima modifica: 2018-10-19T18:09:42+02:00da bezzifer
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