Lotta dura contro Bruxelles, colpevole solo di tentare di farci ragionare. Vogliono la rissa a tutti i costi.

IL GOVERNO DEI FANATICI INCAPACI. Liberarsene è un dovete civico.

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“Bruxelles attacca il popolo, governo non arretra”. È l’aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. La prima frase è di quell’idiota di Salvini, la seconda di Mussolini. La differenza è minima.

Perché mai Bruxelles dovrebbe attaccare il popolo italiano? Socio fondatore dell’Unione (Trattati di Roma) e fino a ieri esemplare membro della comunità europea? Ma Salvini è lo stesso che sul confine delle Alpi cerca disperatamente lo scontro con i francesi (che potrebbero anche starsene buoni).

La verità, molto semplice, è che il governo italiano ha presentato a Bruxelles una manovra con un disavanzo che è il triplo di quello concordato, con previsioni di crescita che nemmeno la Madonna potrebbe garantire. Che cosa doveva fare Bruxelles? Abbozzare? Ha bocciato, come è suo dovere fare. Non era mai successo.

Ma questi, i gialloverdi, cercano lo scontro, lo vogliono, sta in cima ai loro pensieri. Ne hanno bisogno per poter dimostrare al loro popolo che sono autonomi e che possono fare da soli.

Ma naturalmente mentono. Così come è combinata questa manovra farlocca regge sì e no fino alle elezioni europee, poi crolla su se stessa. E si lascia dietro una scia di rovine. Troppe spese e troppe poche coperture. Solo a una banda di demagoghi poteva venire in mente che per il paese fra i più indebitati d’Europa, e con una crescita superiore solo a quella della Grecia, fosse arrivato il momento di mandare in pensione la gente a 62 anni e di dare uno stipendio (modestissimo) a tutti.

Vogliono farci credere che qui va tutto bene e che è ora di mangiare la torta, ma la torta non è nemmeno ancora stata messa in forno.

Non è vero che l’Italia sia un paese super. Siamo un paese mal combinato (con strutture decrepite) che avanza a fatica, per di più governato dalla peggior classe politica da Giulio Cesare in avanti. Da sempre la nostra crescita è metà di quella media europea: ci sarà un perché. O è sempre colpa di Soros e di Renzi? Il primo è un signore che ha dato 17 miliardi di euro del suo patrimonio personale di 25 in beneficienza e borse di studio, il papà del secondo (vittima per anni di una campagna stampa ignobile) ha appena vinto una causa di quasi 100 mila euro contro il Fatto Quotidiano, che adesso si lamenta e piange (come i coccodrilli).

La verità è che i gialloverdi non sanno governare, ma sanno solo fare promesse che sanno che non potranno mai essere mantenute. Infatti, la pensione a 62 anni durerà forse un anno e anche meno. Il reddito di cittadinanza scomparirà già nel 2020, pena il default del paese. A noi, come popolo, rimarranno i conti di queste stupidaggini da saldare. Ammesso che non mettano le mani nei nostri conti correnti bancari, prima.

Giurano che non lo faranno mai. Intanto i soldi della Cassa depositi e prestiti, dove sono i risparmi postali (cioè della povera gente) li stanno già prendendo per sciocchezze senza senso tipo nazionalizzazione dell’Alitalia). Dopo, toccherà agli altri.

Gente pericolosa che punta alla povertà generale, un po’ per scelta ideologica e un po’ perché non sa governare, ma solo armare delle risse quotidiane con chiunque.

Liberarsene è un dovete civico.

Lotta dura contro Bruxelles, colpevole solo di tentare di farci ragionare. Vogliono la rissa a tutti i costi.ultima modifica: 2018-10-23T18:46:15+02:00da bezzifer
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