E l’economia cresce al ritmo dello 0,4 per cento all’anno, cioè è quasi ferma.

Definire il governo gialloverde come un governo di pazzi forse è ancora riduttivo. Qui siamo oltre la malattia mentale. Verrebbe da pensare alle droghe pesanti, comprate da spacciatori di pochi scrupoli. Pochissimi elementi:

1- La crescita del terzo trimestre sul secondo è stata appena dello 0,1 per cento. Il che significa che in questo preciso momento l’economia italiana sta viaggiando alla fantastica velocità di crescita dello 0,4 per cento.

2- Come sia possibile passare l’anno prossimo al 3 per cento (quasi dieci volte di più) è un mistero che nemmeno un concerto di santi potrebbe spiegare.

3- Forse facendo ricorso a delle spiegazioni di Di Maio, attinenti alla categoria scongiuri e profezie. Manderemo in pensione anticipata, con la quota 100, 500 mila persone. Per ognuna di queste le aziende ne assumeranno tre (ma chi glielo ha detto?): quindi ci sarà un milione e mezzo di persone in più che produrrà (ma che cosa?),che prenderà uno stipendio e che spenderà. L’economia farà boom.

Che dire? Non esistono strutture sanitarie per ricoverare questo poveretto. E forse nemmeno medicinali adatti, va messo in coma farmacologico fino alla fine della legislatura. Per ora, grazie alla sua riforma del lavoro, si sono persi circa 50 mila posti di lavoro, ma siamo solo agli inizi.

4- Fra crollo delle azioni, dei Bot e degli altri titoli di Stato, questo governo, per ora, è costato circa 300 miliardi. Per ora nessuno ha perso fisicamente nulla perché nessuno ha ancora venduto, ma la colossale perdita incombe sui risparmiatori italiani come una mannaia. Con quei soldi, persi per le stupide dichiarazioni di Salvini e Di Maio, si potevano fare non una, ma dieci manovre.

5- Il 2019 sarà ancora un anno di transizione, perché per almeno metà anno nessuna delle riforme idiote di questi signori entrerà in funzione. Il 2020 rischia di essere invece il vero anno catastrofe, l’anno del crollo dell’Italia. Ma, forse, non si arriverà nemmeno al 2020.

È il cambiamento. Buona giornata.